È finalmente arrivata l’ufficialità della notizia che circolava da qualche giorno sul non accorpamento dell’Istituto Gonnelli di Gambassi Terme e Montaione per l’anno scolastico 2024/2025.
È infatti di ieri la delibera della Giunta Regionale Toscana (della quale purtroppo non abbiamo ancora ricevuto il testo ufficiale dalla Regione) che recependo quanto previsto dal Decreto Milleproroghe (Decreto Legge del 30 dicembre 2023, n. 215) ha ridotto il numero degli istituti scolastici da accorpare per il prossimo anno scolastico dagli originari 15, fra cui anche il nostro, a 4.
Con il decreto di fine anno il governo ha di fatto effettuato una marcia indietro temporanea sul cosiddetto dimensionamento scolastico. Al momento si tratta solo di un rinvio dell’applicazione dei tagli previsti dal decreto del Ministro dell’istruzione e del merito, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze n. 127 del 30 giugno 2023, che rimangono confermati.
Da un lato manifestiamo la nostra grande soddisfazione per veder scongiurato da subito l’accorpamento della nostra scuola. Come noto le nostre Amministrazioni Comunali avevano cercato da subito, con ogni mezzo, di contrastare la fusione prevista dalla Regione. Da parte nostra, come abbiamo sempre sottolineato, riconoscevamo alla Regione Toscana l’impossibilità di sottrarsi ai tagli previsti dalla norma nazionale, ma contestavamo la non reale condivisione con i Comuni dei criteri adottati per individuare gli istituti da accorpare e soprattutto il non aver tenuto di conto dell’effettivo numero degli alunni iscritti al Gonnelli per l’anno scolastico in corso (per la Regione 594, a fronte di una soglia di 600 quale base per rientrare nelle scuole da considerare per gli accorpamenti, invece dei 606 iscritti all’inizio del corrente a.s.). Ed infatti abbiamo presentato ricorso al TAR della Toscana (per il 12 gennaio è prevista l’udienza) che a questo punto valuteremo con i nostri legali come trattare.
Ribadiamo quindi la nostra assoluta contrarietà al piano di dimensionamento scolastico del governo, crediamo che andare a risparmiare cifre assolutamente non rilevanti per un bilancio statale sulla pelle delle scuole, soprattutto quelle delle aree più interne, privandole di quella autonomia che da sempre ne rappresenta il maggior valore e che fa di istituti come il Gonnelli una scuola di vera qualità, apprezzata da tutti, insegnanti, genitori, studenti, sia un grande errore strategico. Riteniamo che creare istituti “monstre” di complessa, se non impossibile, gestione rappresenti un danno irreparabile al sistema scolastico.
Alla Regione Toscana, in vista della discussione sui necessari accorpamenti per l’anno scolastico 2025/2026, differentemente a quanto avvenuto a fine novembre, chiediamo di attivare con largo anticipo un confronto serio, che coinvolga anche le amministrazioni comunali più piccole e periferiche, per individuare criteri che non siano penalizzanti sopratutto per le realtà demograficamente più piccole che già risultano svantaggiate sulla fruizione di molteplici servizi pubblici. Non tutto può sempre essere valutato in termini numerici asettici senza considerare il reale contesto e non riteniamo quindi giusto che i criteri di dimensionamento prescindano dal contributo di analisi della situazione reale e che può venire solo dai territori.
Sarebbe auspicabile potersi smarcare da logiche prettamente numeriche che possano far scaturire una sorta di “mercato” nell’accaparrarsi alunni e valutare invece la qualità formativa e dei servizi non usando una logica distorta di diffusione scolastica nei comuni meno popolati ma bensì rispondendo con la salvaguardia delle realtà più deboli riguardanti però vasti territori come nel nostro caso.
Paolo Pomponi, sindaco di Montaione
Paolo Campinoti, sindaco di Gambassi Terme
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