Ostello Castelfiorentino, la Lega: "Operazione poco trasparente"

Quando nel 2017 si annunciava la riapertura dell’ostello si pubblicizzava una gestione professionale che avrebbe valorizzato un centro polifunzionale con la riapertura di tutte le attività compresa la ristorazione. Di fatto il ristorante non è mai stato riaperto.

In realtà la Forti Yachting, che aveva sottoscritto l’appalto nel febbraio 2017, pagò a suo tempo solo la prima rata trimestrale corrispondente a 1830 euro dopo di che, evadendo la seconda rata, cedeva a un ramo d’azienda denominata D’Alacon la gestione dell’ostello, subentro che veniva formalizzato presso gli uffici comunali nel giugno 2017.

La D’Alacon, una Srl con capitale sociale di 12 mila euro suddiviso tra Forty Yoching e una cooperativa ATI con sede in Castelfiorentino, non ha mai versato il canone di affitto evadendo di fatto oltre 150 mila euro di introiti pubblici.

Alla D’Alacon, in liquidazione e scioglimento dal 2020, non risultano agli atti nessun tipo di solleciti da parte dell’amministrazione nonostante l’articolo 15 del contratto preveda la clausola risolutiva espressa in caso di inadempimento, tutto ció fino a quando nel settembre 2022 la D’Alacon per mezzo del liquidatore, chiede la compensazione dei canoni non pagati con le migliorie apportate all’immobile.

Premesso che tra la documentazione in mio possesso non risultano interventi strutturali che abbiano richiesto permessi specifici agli uffici comunali, con precisa delibera in consiglio comunale nel novembre scorso, veniva approvata a maggioranza questa compensazione senza che nessun consigliere avesse in mano almeno la perizia giurata delle valutazioni, che al momento sembra introvabile nonostante le mie numerose richieste.

È a questo punto che invece di rientrare in possesso dell’immobile, come sarebbe stato secondo me auspicabile, l’amministrazione avalla un altro subentro alla Srl 0571 con capitale sociale di euro 40 per la realizzazione di un PUB, che di fatto subentrando al contratto d’affitto e prende possesso della gestione di tutto l’immobile.

Il punto in questione non è il PUB a cui auguro la migliore riuscita, ma la gestione come minimo disinvolta di immobili di proprietà comunale, l’impossibilità di fare sopralluoghi, che vengono definiti come azioni ispettive ma anche ottenere la documentazione comprovante queste migliorie sembra molto complicato.

Evidentemente i consiglieri di maggioranza hanno votato sulla fiducia incondizionata ma l’opposizione vota sui fatti e sui documenti e da quel che è emerso l’operazione, dal 2017, è stata come minimo poco trasparente e non certo gestita nell’interesse pubblico.

Susi Giglioli
Lega Castelfiorentino 
Capogruppo

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