Nell'intervista di fine anno che la sindaca di Empoli Brenda Barnini ha rilasciato al nostro giornale (nella quale si è espressa anche su cantieri, cultura e sicurezza) ha trovato spazio anche la recente discussione, poi fallita, di portare la Fiorentina a Empoli. A far incontrare le parti era stato il sindaco Dario Nardella, con Barnini come interlocutore della proprietà dello stadio Carlo Castellani e Joe Barone in rappresentanza dei viola. Abbiamo ripercorso quei momenti, chiedendo anche del futuro dello stadio comunale di Empoli.
Questione stadio Carlo Castellani: sin dall'inizio della trattativa ha detto che c'erano molte variabili in ballo che ostacolavano il potenziale arrivo della Fiorentina a Empoli durante i lavori del Franchi. Cosa avrebbero dovuto promettere per far sì che l'offerta risultasse valida?
È stata una questione da valutare seriamente, per poter pensare di accettare bisognava che l'ipotesi ventilata di un trasferimento della Fiorentina a Empoli solo per 6 mesi fosse credibile. Ma considerando i tempi dei lavori pubblici e il fatto che la Fiorentina non fosse interessata al Padovani...
Ma la Fiorentina era interessata alla soluzione Empoli?
Sì, lo era. Ma è insostenibile prestare il Castellani per la Fiorentina. A Firenze forse la domanda dovevano porsela prima.
Per quanto riguarda invece i lavori allo stesso Castellani?
Ci sono delle interlocuzioni con la società, stanno lavorando al restyling, a inizio anno dovrebbe essere presentata la proposta.
La società aveva indicato tra fine campionato in corso e inizio del nuovo l'avvio dei lavori
C'è la volontà di partire prima possibile, ma non è così semplice con l'amministrazione in scadenza. Con la nuova amministrazione, se i criteri sono positivi, tra fine 2024 e inizio 2025 potranno esserci i lavori.
Ma anche l'Empoli dovrà cercare un'altra casa?
Non credo, l'idea alla base del progetto è che la squadra possa sempre giocare, magari non con la capienza piena dello stadio.
E la procedura che avevate fatto per l'alienazione?
Visto come stanno andando le cose, il percorso di alienazione non è più perseguibile, non vorrei che ci fossero altri interessi in gioco. Abbiamo accantonato questa ipotesi.
Elia Billero
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