La Valdelsa piange Roberto Bastianoni, fotografo di fama internazionale

roberto bastianoni

È morto all'età di 86 anni Roberto Bastianoni, fotografo professionista e curatore di workshop di fotografia originario di Castelfiorentino. Domani si terranno i funerali alle 14.30 nella chiesa di Santa Verdiana a Castelfiorentino.

Nella sua vita è stato al lavoro per le più famose riviste di moda italiane e straniere, ma si è dilettato anche con il reportage e lo still life, senza disegnare i ritratti. Ha curato l'immagine di volti della musica come Marco Masini, Raf, Aleandro Baldi, Federico Salvatore, Claudio Fiori, Man, Alessandro Canino. Tra i marchi che lo hanno voluto con sé, troviamo Reebook, Ricordi, Mondadori, Marchesi Antinori e molti altri.

Il lungo curriculum che trova spazio sul sito di Irsoo fa risalire al 1970 l'anno della ribalta, con la partecipazione alla rassegna di fotografia '50 fotografi professionisti al Sicof di Milano'. "Tra i numerosi eventi, sono da segnalare, nel 1985, la mostra "Il fotografo e il suo eros", a Firenze. In seguito, nel 1997, la mostra al Salone internazionale di arte fotografica ad Alessandria. Poi, nel 1999, la partecipazione alla "Internationale tweedaagse van de fotograaf" in Belgio. Nel 2004 partecipa inoltre alla Biennale des Arts di Lione e nel 2011 è nella rassegna "EEvolution", Fiof, Barletta e alla "16eme Rencontre d'art" a Calvi, in Francia", spiega ancora Irsoo.

A dare la notizia della morte di Roberto Bastianoni è stato il sindaco della sua città, Alessio Falorni, chiamandolo affettuosamente 'I'Bobbe': "Possiamo dire senza tema di smentita che è stato uno dei più importanti fotografi di moda italiani. Oltre a questo, persona di intelligenza brillante, con cui discutere era un piacere. Ho avuto una enormità di interazioni con lui, e tutte mi hanno lasciato qualcosa di significativo. Ultima fra queste, il bellissimo libro di scatti del panorama valdelsano, che aveva raccolto attraverso una delle sue passioni, la camminata libera in campagna, attraverso la fotocamera del suo telefonino:un talento incredibile. Sono felice che Ente Cambiano abbia acquisito i materiali del suo studio fotografico, che forse troveranno spazio nei nascituri locali dell’ex Puccini. Un pezzo della storia italiana della fotografia, e di Castelfiorentino, che rimarrà per sempre con noi".

La mostra a cui fa riferimento Falorni si chiama Due passi nella Valdelsa fiorentina, ideata nei giorni della pandemia nel 2020, quando, con il suo inseparabile smartphone, ha immortalato le bellezze del territorio: non solo Certaldo, ma anche Castelfiorentino, Gambassi Terme, Montaione e Montespertoli, riscoperti attraverso punti di vista e angoli nuovi.

Un caloroso abbraccio alla famiglia in questo momento di cordoglio arriva anche da Filippo Lotti, curatore d'arte che ha lavorato con lui in questi anni: "Roberto era un altruista per natura; la sua disponibilità andava oltre ogni possibile immaginazione e una cosa che mi ha sempre colpito è la sua pacatezza nell'affrontare la vita e sempre con il sorriso e le braccia aperte di chi accoglie. Una bella persona e un galantuomo, uno dei pochi. Piango un amico e rimpiango i bei momenti passati insieme che non torneranno ma che, anche ora, sento vividi nel mio cuore".



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