Italia-Ciad, nuovo corso di alta formazione con la Scuola Sant'Anna

L’attività di cooperazione tra Italia e Ciad si consolida grazie al nuovo corso di alta formazione in tema di “Tecniche di gestione di progetti internazionali” in programma a N’Djamena in Ciad fino al 21 dicembre 2023, e rivolto ai magistrati locali.

Il progetto formativo, promosso dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale italiano in collaborazione con il Ministero della Giustizia del Ciad e ospitato dalla Scuola di Formazione dei Magistrati del Ciad (ENFJ), si propone di migliorare la capacità degli attori locali (ed in modo speciale, del Ministero della Giustizia del Paese) e di gestire correttamente i sempre più numerosi progetti di cooperazione internazionale a favore del settore della magistratura locale.

Il corso, articolato in quattro giorni, ha l’obiettivo di rafforzare le competenze dei magistrati locali relative alla programmazione, formulazione, realizzazione, monitoraggio e valutazione dei progetti che vengono finanziati dall’Unione Europea e da altri donors internazionali nel settore della giustizia. Il corso può contare sulla partecipazione di due esperti internazionali in tema di project management: Josefien de Kwaadsteniet e Jean Marcial Bell.

Il corso di alta formazione a favore di attori giudiziari ciadiani vede impegnata la Scuola Superiore Sant’Anna, dopo iniziative analoghe che si sono svolte tra il 2018 e il 2022 nel Sahel, in particolare con il progetto “Rafforzare i sistemi giudiziari dei Paesi africani attraverso la formazione (2022-23)”. Per il successo di queste attività, è sempre risultato determinante il supporto garantito dalla Farnesina e dall’Ambasciata d’Italia in Camerun.

“La Scuola Superiore Sant'Anna è orgogliosa di contribuire a questo importante progetto di cooperazione tecnica, che mira a rafforzare – dichiara Andrea de Guttry, professore ordinario di diritto internazionale dell’Istituto Dirpolis (Diritto, Politica, Sviluppo) e coordinatore scientifico del Progetto – le competenze dei magistrati del Paesi saheliani e allo sviluppo delle capacità locali. Siamo convinti che attraverso la formazione e il rafforzamento delle istituzioni giudiziarie sia possibile promuovere lo stato di diritto in un’area chiave per la stabilità del continente africano e dell'Europa”.

Fonte: Scuola Superiore Sant’Anna

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