Una targa per ricordare, nel trentunesimo anniversario della morte, il gioielliere Carlo Barducci, assassinato da rapinatori nel suo negozio, è stata installata questa mattina sul muro del palazzo di via degli Strozzi dove allora c'era la sua gioielleria. Alla cerimonia erano presenti, oltre alla moglie Teresa e il figlio Lorenzo, il sindaco Dario Nardella e l'assessora alla toponomastica Maria Federica Giuliani.
Il 20 dicembre 1992 Barducci venne colpito all'arteria femorale da un proiettile sparato da uno della banda durante una colluttazione in cui lui stesso tentava di difendere una sua commessa. I soccorsi non riuscirono ad arrivare in tempo utile a salvarlo e il gioielliere morì dissanguato. I tre killer (tra loro Maurizio Massaria, componente della Banda della Magliana, l'organizzazione criminale romana) furono successivamente arrestati e condannati grazie all'indagini condotte da Fabio Cilona, all'epoca dirigente della sezione rapine della squadra mobile di Firenze.
Per il suo gesto, Carlo Barducci venne insignito della medaglia d'oro al valor civile alla memoria con questa motivazione: "Mirabile esempio di grande coraggio e sprezzo del pericolo, spinti fino all’estremo sacrificio".
"La vicenda di Carlo Barducci ci serve, soprattutto, per coltivare i valori della legalità e della coesione in una comunità - ha sottolineato il sindaco Nardella - perchè non bisogna mai abbassare la guardia e la risposta non dovrebbe mai essere quella estrema di Barducci". "Non vogliamo vivere in una società dove le persone sono costrette a difendersi da sole - ha aggiunto il sindaco - noi vogliamo vivere in una società dove i valori della legalità devono essere rispettati da tutti, senza differenza di ceto sociale, di colore della pelle, di origine, e devono essere garantiti dallo Stato. L'esempio drammatico di Barducci ci serve proprio a ricordare che non devono esserci altri casi come questo e che lo Stato deve garantire la sicurezza, la tranquillità e la vivibilità delle città e delle comunità". "Abbiamo un dovere di amore, gratitudine e di senso riconoscenza - ha concluso - verso esperienze di vita bellissime come quelle della famiglia Barducci. Una famiglia fiorentina. Una famiglia di noi".
"Oggi è un momento di commovente ricordo per questo grande gioielliere, per la bellezza che ha regalato a Firenze e per una famiglia presente nella nostra città da oltre 100 anni - ha detto l'assessora Giuliani - Barducci si è sempre preso cura dei suoi dipendenti tanto da sacrificare la propria vita per uno di loro. Un pensiero va anche agli investigatori che hanno lavorato per individuare a fare condannare gli autori di questo efferato omicidio. Ringrazio anche il giornalista Gigi Paoli che ha avuto a cuore questo bellissimo ricordo".
“Questa lapide commemorativa per il mio amatissimo padre – ha dichiarato Lorenzo Barducci – è un segno tangibile e indelebile del suo generoso quel giorno quel giorno per difendere i propri dipendenti dalla violenza dei banditi sacrificando la propria vita. Noi abbiamo continuato a lavorare e operare in città nel solco dei suoi insegnamenti, vedeva nel contributo alla comunità e società fiorentina un impegno da assolvere al pari del proprio lavoro. Questa attenzione e attestazione delle istituzioni ci rende orgogliosi”.
Fonte: Comune di Firenze - Ufficio stampa
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