La giunta regionale toscana sta decidendo di aumentare l'addizionale Irpef per far quadrare il bilancio della sanità visto che mancano 400 milioni di euro verso gli imprenditori dei dispositivi medici. Il presidente Eugenio Giani ha annunciato oggi prima dell'inizio dei lavori in Consiglio, che quest'oggi dovrà approvare il bilancio, l'aumento della tassazione che "non tocca i redditi sotto i 28mila euro".
Nel pomeriggio l'alleato di governo Italia Viva ha indetto una conferenza stampa per annunciare che "non siamo disponibili a votare nessun aumento di tassazione tanto meno l'incremento dell'addizionale Irpef che riteniamo sia iniqua, non necessaria e non condivisa", come afferma il capogruppo e vice presidente del Consiglio regionale Stefano Scaramelli. Italia Viva esprime la vice presidente Stefania Saccardi nella giunta regionale.
"Quello che io farò in queste ore è di cercare di far fare una discussione seria, approfondita, di fare in modo che tutte le forze politiche abbiano il loro spazio per discutere, presentare gli emendamenti e confrontarsi, però ho anche l'impegno di far votare questa norma all'assemblea legislativa prima di Natale perché dentro c'è anche una norma pro alluvionati e noi dobbiamo dare risposte a cittadini e imprese che hanno perso tutto" ha detto Antonio Mazzeo, presidente del Consiglio regionale della Toscana, prima dell'inizio dei lavori della seduta.
“Presenteremo in queste ore un emendamento per l’aumento dell’addizionale Irpef per circa 200milioni di euro che serviranno per la Sanità toscana”. Il presidente della Toscana Eugenio Giani anticipa all’Aula le linee dell’emendamento, il cui contenuto dovrebbe essere a disposizione dei consiglieri regionali per la discussione che riprenderà domani mattina. “L’esame dei conti della sanità ci impone questo provvedimento, per prevenire interventi supplettivi e dare la possibilità di mantenere la guida, il timone del nostro sistema”.
Il presidente premette che “questo si propone come un Bilancio di investimenti, sviluppo, capacità di risposte nei servizi, volontà di guardare ai ceti più deboli. Manteniamo la capacità di spesa, che viene diminuita a livello triennale, ma è leggermente aumentata sull’anno che conta, il 2024 (371milioni di euro rispetto ai 365milioni dell’anno scorso) con incrementi credibili. Garantiamo gli interventi sul Tpl per 660milioni circa, a dimostrazione che, sul piano delle risorse, per il trasporto pubblico ci impegniamo e vogliamo che sia un’eccellenza: ci mettiamo risorse proporzionalmente agli abitanti, come in nessun’altra Regione”. Ci sarà una “riduzione della spesa vincolata pari a 304milioni, per la mancanza di stanziamenti sull’art. 20 della legge sull’edilizia sanitaria ospedaliera, per la quale dovremo contare molto sugli interventi del Pnrr. Abbiamo avuto una buona intuizione col ministro Speranza del Governo precedente, che ci permette di disporre di circa 50milioni per le Scotte a Siena, con il cantiere del padiglione volano, dove sono partiti i lavori un mese fa. Auspico che si riprenda presto la strada dell’articolo 20, penso in particolare all’ospedale di Livorno”. Giani segnala poi un “maggiore incremento sul capitolo della difesa del suolo: abbiamo messo 162milioni su tre anni. Altri settori vedono ridotti i capitoli: con la Cultura si parte da 12milioni, ma arriveremo alle cifre stabilite con le variazioni di bilancio durante l’anno”.
Capitolo sanità: “Mi premeva spiegare l’aumento dell’addizionale Irpef, il cui utilizzo è uno strumento che la legge ci consente. Si tratta di una previsione per circa 200milioni di euro di entrata. L’interlocuzione con il ministero della Sanità e con il Mef, infatti, non ci porta a poter prevedere il ‘payback’, che è una voce di credito per la nostra Regione. Non si è ritenuto di dover fare come l’anno scorso, con il ministro Speranza, che accettò di contabilizzare le prime quattro annualità. Ci ho sperato fino all’ultimo, manca il credito per 2019, 2020, 2021 e 2022: queste quattro annualità valgono 420milioni, che non avremo perché il governo non ha fatto un piano di riparto. Non posso non anticipare quello che altrimenti – afferma Giani – produrrebbe, come effetto, un indebitamento non sostenibile. Non posso che ricorrere a una previsione di addizionale Irpef inserendola nella previsione del 2024. Saranno 200milioni in più di entrata nel bilancio del 2024. Non è che la parte sanitaria sia interamente coperta con questi 200milioni, però ci mettono in sicurezza rispetto a piani di rientro ed eventuali commissariamenti”. Il presidente spiega perché la scelta è caduta sull’addizionale Irpef: “Il bollo auto significa gravare su tutti i cittadini. Il ticket, ad esempio sulle ricette, si sarebbe riflesso direttamente sul bilancio 2024, senza la possibilità di coprire le spese del 2023. L’Irpef in Toscana è particolarmente bassa. La linea è quella della progressività, salvaguardiamo lo scaglione da zero a 28mila euro, circa un milione e mezzo di contribuenti; chi ha un reddito di 35mila euro avrà 10 euro al mese di prelievo Irpef, non di più; chi è a 50mila euro avrà 330 euro come prelievo sul reddito annuo. Da 50mila in su si arriverà con un livello simbolo di 1.200 euro di prelievo annuo per chi ha un reddito di 100mila euro. Ritengo che non consentire il ‘payback’ sia un’occasione sprecata – prosegue Giani –. Il sistema sanitario toscano vale più di 8miliardi di euro. Ho preferito questo provvedimento ai tagli forti sulla Sanità, all’abbassamento dei livelli di servizio, all’eliminazione di ospedali o distretti, per garantire il livello dei servizi”.
Giani racconta il suo “colloquio col ministro Schillaci, a cui do atto di capacità di ragionamento: mi diceva ‘quello che posso fare, lo faccio per la Sanità Toscana’, che, mi confermava, essere d’eccellenza. Abbiamo 57mila dipendenti a tempo indeterminato, il nostro sistema sanitario tocca gli stipendi di 150mila persone, ha più di 800 sedi e 45 ospedali. Se vogliamo mantenerlo e implementarlo, dobbiamo farci carico di chiedere il sacrificio ai toscani dal più alto reddito, per poterlo garantire e sviluppare”. Il presidente riconosce “il tentativo del consigliere Petrucci col ministro Schillaci di far cogliere importanza di pagare il ‘payback’. Il ministro, nonostante la sua onestà intellettuale, non è riuscito nello scopo, probabilmente non per sua volontà, ma per quella di chi governa fortemente in conti dello Stato. Avevo chiesto almeno due annualità su quattro al ministro Schillaci. Questo provvedimento confermerà il profilo della Sanità toscana al livello d’eccellenza. Sono convinto che dal dibattito arriveranno proposte costruttive e giuste”.
I 200milioni di euro, annuncia Giani, serviranno anche, in piccola parte, per aiutare le popolazioni colpite dall’alluvione: “Abbiamo vissuto un’alluvione senza precedenti per intensità e dimensione territoriale. Sappiamo che il Governo ha approvato, anche se ancora non c’è atto ufficiale l’allargamento degli interventi a sette province. Ho voluto che 10milioni dei 200milioni del prelievo Iperf andassero ad aggiungersi ai 15miliini in parte corrente messi a bilancio per le famiglie alluvionate. La Toscana avrà 25milioni per rispondere alle esigenze delle famiglie più una cifra complementare di 5milioni euro, per coprire 5mila famiglie. Si tratta di una misura complementare a quella del Governo, che spero possa arrivare presto. Nella piattaforma di richiesta danni ci sono 2mila 600 domande: sono troppo poche, ne aspettavamo 30mila. Abbiamo l’idea di prorogare i tempi per permettere di presentare le domande. Il Governo ci darà le risorse, magari tra qualche mese. Alle famiglie faccio l’appello: presentate la domanda”.
La Manovra illustrata in Consiglio
“La nota di aggiornamento al Defr inquadra le previsioni economiche, sulla base delle indicazioni fornite da Irpet – afferma il presidente della commissione Affari istituzionali, Giacomo Bugliani (Pd) illustrando gli atti finanziari che compongono la Manovra di Bilancio previsionale 2024-2026 -. Si segnala un generale rallentamento dei consumi, a cui fa da contraltare l’incremento degli investimenti che determina un incremento del Pil in Toscana e un leggero miglioramento del dato occupazionale” Riguardo al quadro finanziario generale, Bugliani evidenzia il tema dell’”indebitamento regionale nel quale si registra una diminuzione di circa 62milioni”.
Sui 29 progetti del programma regionale di sviluppo, il presidente evidenzia “vengono stanziate risorse per 6miliardi e 111milioni sul triennio 2024-26”. Tra le priorità a livello regionale, si ricorda l’allegato riferito all’ “Agenda 2030, un approfondimento richiesto dalla corte dei Conti che mette in relazione gli obiettivi strategici di governo con quelli dell’Agenda”. C’è poi una parte dedicata alle misure di sostegno per territori e cittadini colpiti dalle alluvioni. “Irpet – afferma il presidente - ha stimato danni intorno ai 2miliardi di euro”. L’ultima parte dell’aggiornamento al Defr tratta le opere di razionalizzazione delle società partecipate. Bugliani evidenzia “la proroga della vita societaria di Ala Toscana per 5 anni, proroga funzionale alla presentazione del business plan aeroportuale”. Per i complessi fieristici di Carrara Fiere e Arezzo è invece, in corso un monitoraggio funzionale all’aggiornamento dei piani industriali mentre per Firenze Fiera una revisione delle tempistiche per l’ingresso di soci privati, la sottoscrizione del capitale sociale per 28milioni di euro e la sottoscrizione di patti parasociali. Per Cosvig,” l’obiettivo è quello di scorporare il ramo d’azienda Sestalab, per preservare configurazione come società in house; per Fidi Toscana “il piano di razionalizzazione è centrato sulla proroga della scadenza della cessione del pacchetto societario”; per gli interporti Prato e Vespucci, “sono disciplinati i termini per la presentazione piani industriali”; per Sviluppo Toscana “il piano di razionalizzazione si concentra sull’acquisizione di Sici”.
“La Manovra prevede un totale complessivo di entrata e di spesa pari a 11miliardi e 826milioni – continua Bugliani - Tra le voci di entrata quella principale sono le entrate correnti di natura tributaria, contributiva e perequativa (9miliardi e 300milioni circa)”. Si segnala come “i tributi per la sanità vengono determinati sulla base dell’ultimo riparto disponibile (intesa conferenza Stato Regioni dello scorso novembre”. Attualmente si ricorda che “il fondo sanitario regionale per il 2024 è determinato in 7miliardi e 755milioni di euro, mentre le altre entrate regionali ammontano a 505milioni, di cui 415milioni vengono dalle tasse automobilistiche, 45milioni sono le entrate derivanti dall’addizionale regionale sul gas naturale, 16milioni dalle tasse versate dagli studenti universitari per il finanziamento del diritto allo studio; 11milioni il tributo speciale per il conferimento in discarica rifiuti solidi urbani”. C’è poi un contributo di oltre “29milioni di euro come compensazione degli effetti delle manovre regionali derivanti da agevolazioni sull’Irap”. Sempre sul fronte delle entrate, “i trasferimenti correnti ammontano a 729milioni di euro di cui 28milioni Fesr, 100milioni Fse e 54milioni dall’accordo marittimo interregionale Italia-Francia; 102milioni dal Pnrr, 38 dai trasferimenti degli enti locali per il Tpl, 13milioni per garanzia continuità territoriale con Arcipelago toscano; ci sono poi trasferimenti statali per 25milioni dal Fondo nazionale per le politiche sociali, 24milioni dal Fondo statale per il progetto sulla non autosufficienza e 30milioni per la domiciliarità alternativa al ricovero per i malati di Sla”. Le entrate extratributarie ammontano a “102milioni di euro dei quali 28milioni da canoni e concessioni; 12milioni di proventi derivanti dai contributi versati dagli utilizzatori delle concessioni geotermiche; 11milioni dal sanzionamento tributario amministrativo”. Le entrate in conto capitale: 577milioni di entrate dalla nuova programmazione europea: 175milioni dal Fesr, 1,7milioni dal Fse e 4milioni dall’accordo interregionale marittimo Italia-Francia”.
Bugliani ha parlato di un “incremento delle risorse regionali libere per circa 318milioni e di una contrazione delle risorse vincolate statali e comunitarie di 94milioni, con in particolare un incremento delle risorse sanitarie di 34milioni dovuto alla crescita del fondo sanitario indistinto per 338milioni e dalla diminuzione della parte vincolata di 304 milioni per il mancato rifinanziamento degli interventi previsti sull’edilizia sanitaria per 311milioni”.
“Riduzione – continua Bugliani - di 25milioni di euro di risorse relative al Por del Fesr e Fse 2014-2020 e incremento, invece delle risorse della programmazione europea 2021-27, per oltre 106milioni di euro e anche le risorse del Pnrr passano da 215 a 263milioni”. Sul fronte della spesa Buglioni ha ricordato alcune riduzioni di risorse come per i servizi istituzionali e di gestione pari a 16milioni di euro, per ordine pubblico e sicurezza si parla di una diminuzione di due milioni e mezzo così come di 6milioni e mezzo per il diritto allo studio. Incremento invece, per le politiche giovanili dello sport con 9milioni, contrazione per missione del turismo di 2milioni e 800, incremento sull’assetto del territorio ed edilizia abitativa pari a 35milioni, riduzione di 88 milioni su sviluppo sostenibile e tutela territorio; incremento di 39 milioni per trasporti e mobilità; riduzione di un milione per soccorso civile, incremento di 80milioni di euro per politiche sociali e famiglia; su sviluppo economico e competitività contrazione di 9milioni; per politiche di formazione e professionali incremento di 55 milioni; 23milioni in più per agricoltura e pesca mentre riduzione di 6,8 milioni per energia e diversificazione fonti energetiche.
La manovra di bilancio si completa con la legge di stabilità 2024 e il suo collegato, nelle quali prevale la componente di rimodulazione delle risorse. Bugliani ha ricordato il rifinanziamento della legge per combattere povertà e disagio sociale attraverso la redistribuzione delle eccedenze alimentari; dell’atto che riguarda i contributi ai comuni capofila della via Francigena per la manutenzione della via e la norma sul contrasto alla violenza di genere.
Bugliani si è soffermato sull’“incremento del finanziamento da 900mila euro a 3milioni per la rigenerazione spazi urbani”, “per la salvaguardia della laguna di Orbetello con tre milioni di euro, un milione per ogni annualità”.
Nel collegato alla legge di stabilità ci sono misure puntuali per lo stanziamento di risorse. Ne ricordiamo alcune in provincia di Arezzo: 350mila euro per Terranova Bracciolini per un campo da calcio Brandini-Galasso e 71mila euro al comune di Ortignano Raggiolo per la pavimentazione della scuola San Piero in Frassino e 119mila euro a Lucignano per l’ex cinema Rosini. In provincia di Firenze: 2milioni a Montespertoli per il teatro civico, un milione a San Casciano per la viabilità. In provincia di Grosseto: 2 milioni a Monte Argentario per interventi di viabilità. In provincia di Livorno 1milione e 200 a Portoferraio per il santuario dei mammiferi marini; 545mila euro a Campiglia per la riqualificazione di biblioteche e scavi archeologici e 500mila a Marciana marina per riqualificazione dell’abitato. In provincia di Lucca: a Viareggio 100mila euro per viabilità; a Camaiore 3milioni e mezzo per la ristrutturazione dell’immobile ex Arlecchino e due piazze; 760mila euro alla asl nord ovest per la ristrutturazione per l’immobile in via Bianchini. In provincia di Pistoia: 350mila euro a Pescia x viabilità e 160 per il palazzetto dello sport Borelli. C’è inoltre, uno stanziamento di un milione di euro per la viabilità provinciale.
I commenti
Il Pd: "Meloni contro la Toscana"
“Il regalo di Natale che la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ci fa è una nuova tassa. A differenza di quanto concesso dal Ministro Speranza, il Governo Meloni non permetterà alla Regione Toscana di iscrivere in bilancio i crediti che ha verso le imprese del settore medico. Dal cosiddetto Payback alla Toscana spetterebbero ben 420 milioni corrispondenti a due annualità. Dalla finanziaria che ieri ha avuto il via libera della commissione Bilancio al Senato è chiaro a tutti come la Regione non vedrà un solo centesimo di quanto le spettava in base ad una legge dello Stato.
A ciò si aggiunge il fatto che, a differenza di quanto avevamo richiesto, le risorse che il Governo ha scelto di destinare al Fondo Sanitario nazionale sono del tutto insufficienti per far fronte all’inflazione, ai costi energetici e alle necessità di un sistema sanitario che ha affrontato la prova della pandemia.
Per far quadrare il bilancio della sanità, è perciò necessaria la revisione dell’addizionale Irpef regionale, una tantum, da rivedere a dicembre dell'anno prossimo. Una manovra che non andrà a intaccare tutti i redditi inferiori ai 28.000 euro che rappresentano il 72,8% dei contribuenti toscani. L’introduzione di questa misura eviterà il piano di rientro che sarebbe una tragedia per la sanità toscana, perché comporterebbe l’innalzamento massimo di Irap e Irpef, il blocco delle assunzioni per il personale sanitario per un anno e mezzo, la cancellazione di tutti gli extra-lea, ovvero quelle attività, prestazioni e servizi che la Regione eroga in più ai livelli minimi nazionali, e il taglio a strutture sanitarie territoriali e servizi”.
Fratelli d'Italia: "Aumento Irpef è una Giani Tax"
“L'aumento delle tasse regionali per coprire il buco di bilancio in sanità è una Giani Tax. Nel 2023 il Governo Meloni ha stanziato 1,1 miliardi in più per la sanità toscana rispetto al 2019 (cioè l’ultimo anno pre-Covid): si è passati dai 6,866 milioni di 4 anni fa, ai 7,933 miliardi di quest’anno. Risorse più che sufficienti a coprire i rincari inflattivi” così il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Diego Petrucci (componente della Commissione Sanità) assieme al capogruppo Francesco Torselli e al vicecapogruppo Vittorio Fantozzi a conclusione della conferenza stampa di Fratelli d’Italia sul buco di bilancio toscano.
“Il Pd – ha detto Petrucci - sta facendo una demagogia inqualificabile sui fondi sanitari. Anche oggi reclama maggiori risorse da Roma parlando dei rincari inflattivi. La verità è un’altra! Oltre il 53% delle spese sanitarie è totalmente svincolata dall’inflazione. Mi riferisco in particolare agli stipendi del personale socio-sanitario, al costo dei farmaci con brevetto che viene fissato con un decreto di Agenas, ai costi dei servizi erogati dai soggetti privati, ai canoni d’affitto … I rincari dovuti all’inflazione sono largamente coperti dal miliardo e mezzo di stanziamenti in più fatto dal Governo Meloni.
E il payback? Non è altro che un bluff. Qui siamo di fronte al fatto che la Regione Toscana ha un ammanco di 400 milioni di euro in sanità. Questo non perché il Governo Meloni non interviene, ma perché Giani & Co non sono in grado di gestire la sanità toscana. In 20 anni la sinistra ha costruito una macchina elefantiaca utile a creare consensi ma non a garantire una buona sanità. Se anche arrivassero i soldi del payback, il prossimo anno ci troveremmo punto e a capo, perché il Pd e il governatore non sono stati in grado di fare quella necessaria riforma amministrativa del comparto sanitario, mirata a combattere sprechi e regalie. Fosse per me, anziché alzare le tasse ai toscani inizierei a tagliare i primariati amministrativi!”
“Fino all’ ultimo minuto – ha detto il capogruppo Francesco Torselli - vogliamo credere che l’aumento indiscriminato delle tasse per i toscani non sia altro che una boutade. Il presidente Giani sa del payback da oltre due anni. Semmai dovesse presentare un emendamento alla manovra di bilancio 2024, dovrà essere un serio piano di razionalizzazione delle spese e di revisione degli sprechi. Se invece ricorrerà all’aumento delle tasse, saremo di fronte alla manovra più scontata, sbagliata e inopportuna che potrebbe fare. Specie in una Regione colpita da una grave calamità naturale come la Toscana.
Sapeva da anni che questi soldi potevano non arrivare, speriamo che in questo lasso di tempo abbia avuto modo di lavorare ad un piano diverso dal semplice, odioso e inopportuno aumento delle tasse”.
Cisl: “Aumento Irpef Toscana è ingiusto. Valutiamo azioni contro provvedimento”
“La decisione della Regione Toscana di aumentare le tasse è ingiusta, fa pagare solo e soltanto chi ha sempre versato fino all’ultimo centesimo: lavoratori e pensionati”. Queste la dichiarazione di Ciro Recce, segretario generale Cisl Toscana, in merito all’addizionale Irpef proposta dal presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, oggi pomeriggio in Consiglio regionale.
“Giani avrebbe dovuto pensarci prima intervenendo con dei correttivi e non aspettare l’ultimo momento e accorgersi che il payback non è esigibile, come in molti sostenevano”.
“La Cisl ribadisce la propria contrarietà e nelle prossime ore avvierà un confronto negli organismi per valutare le azioni da mettere in campo per contrastare questi provvedimenti”.
Lega: "Sinistra si conferma partito delle tasse. Giani incapace di gestire i conti"
"La sinistra si conferma il partito delle tasse. E i cittadini toscani saranno costretti a pagare di tasca propria con l’aumento dell’Irpef l’incapacità di Giani e del PD nel gestire i conti della sanità regionale” scrive Susanna Ceccardi su Facebook.
Forza Italia: ""Sforamento di bilancio è colpa di cattiva gestione"
"Una stangata inaccettabile da 200 milioni di euro, che si abbatte su tutti i toscani di reddito superiore ai 28.000 euro, per coprire in parte i 400 milioni di euro di sforamento del bilancio della sanità toscana".
Lo afferma il capogruppo di Forza Italia al Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella, commentando l'annuncio del governatore Eugenio Giani in aula.
"In questi anni il Pd e la sinistra hanno accumulato un debito gigantesco in sanità, e ora non sanno come fare per rimediare alla sua cattiva gestione, e lo fanno, come sempre fanno i progressisti: aumentando le tasse, in questo caso aumentando l'addizionale Irpef. Noi diciamo no a qualsiasi aumento della tassazione, e chiediamo il taglio delle spese clientelari e improduttive".
"Il Governo di centrodestra - ricorda Stella - ha trasferito nel 2023 alla Regione Toscana per la sanità quasi 8 miliardi di euro, per l'esattezza 7,93 miliardi. È una cifra nettamente superiore a quella degli anni precedenti, per cui la sinistra la smetta subito di cercare di far ricadere le colpe sull'esecutivo nazionale. A questo punto, visti i proclami in conferenza stampa di Italia Viva, che annuncia il voto contrario all'aumento dell'Irpef di Giani, chiediamo a IV se manterrà la promessa e uscirà dalla maggioranza, oppure se alla fine, in sede di voto, prevarrà la logica dell'attaccamento alle poltrone e ai privilegi di stare in maggioranza. Siamo curiosi di vedere come andrà a finire".
Movimento 5 Stelle: "Payback nasce nel 2015 col governo PD guidato da Renzi. Se Irpef aumenta la colpa è di PD e IV"
"L’aumento dell’Irpef è una conseguenza al danno causato dal Payback, provvedimento dalla ratio meramente economica voluto dal governo Renzi nel 2015, quando a capo del Partito Democratico c’era proprio il toscano Matteo, oggi leader di Italia Viva".
Così Irene Galletti, Presidente del Gruppo Movimento 5 Stelle in Regione Toscana.
"Quindi, quando i renziani tentano di ergersi a difensori dei cittadini dall'aumento delle tasse, non fanno altro che alimentare un teatrino di responsabilità di cui sono parte integrante. Farebbero meglio ad assumersi le proprie responsabilità, invece di ricattare il Partito Democratico per ottenere vantaggi sulle prossime elezioni amministrative a Firenze. Per quanto riguarda il Partito Democratico, è innegabile che la Toscana sia una delle regioni che più di altre hanno ricorso al Payback, oltre 480 milioni, e questo ha creato una situazione insostenibile per qualsiasi bilancio. Se ci troviamo in questa situazione, la responsabilità deve essere equamente divisa tra i partiti che malgovernano oggi la Toscana".
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