I 400 anni della diocesi di San Miniato: si è chiuso il Giubileo straordinario

(foto Danilo Puccioni)

È stato consegnato ufficialmente alla storia il giubileo straordinario della Chiesa di San Miniato, in concomitanza, questo 8 dicembre, con la solennità dell’Immacolata Concezione. 400 anni dalla fondazione della diocesi (1622-2022), 400 anni di storia celebrati con un anno giubilare scandito a partire dai secondi vespri della domenica 4 dicembre 2022, in significativa coincidenza cronologica con l’emissione della bolla emessa da papa Gregorio XV il 5 dicembre 1622, che elevava la città della Rocca a sede episcopale. Fu monsignor Migliavacca, alla presenza del cardinale Betori e di una parte dell’episcopato toscano, ad aprire la porta giubilare della cattedrale nel dicembre di un anno fa. È stato monsignor Giovanni Paccosi a chiuderla ieri, con una solenne liturgia che includeva anche l’ordinazione diaconale del seminarista Alfonso Marchitto e il rinnovo dell’affidamento della diocesi alla Madonna.

Un anno intenso e denso di celebrazioni: se ne contano oltre trenta officiate solennemente e una miriade a contorno. Quasi tutte le realtà e dimensioni umane sono state interessate da questo tempo forte di grazia. Hanno infatti celebrato il loro giubileo le famiglie, i giovani, i ministranti, i catechisti, le realtà e le associazioni solidali e caritative, i medici, gli ammalati… solo per citarne alcune, ma l’elenco sarebbe davvero molto lungo. La Cattedrale di Santa Maria Assunta e San Genesio, segno del magistero del vescovo, è stato il vero centro di questo itinerario. Il pellegrinaggio verso di essa delle diverse comunità diocesane, quale figura del cammino dell'esistenza terrena, è divenuto, di volta in volta, per il popolo della diocesi, occasione per esprimere il desiderio sincero della piena conversione del cuore.

Insomma un "anno memorabile" per questa "diocesi giovane", che ha vissuto un suo tempo non ordinario anche a motivo della concomitanza col cammino sinodale e per l’avvicendamento sul seggio episcopale, lo scorso febbraio, tra monsignor Migliavacca e monsignor Paccosi. Significativa poi l’appendice prevista per il prossimo 16 dicembre, quando il vescovo Giovanni porterà la sua gente in pellegrinaggio a Roma dal Papa, come segno concreto di ringraziamento per questo tempo di grazia. L’idea è nata agganciandosi all’iniziativa del grande presepe vivente, con oltre duemila figuranti, che si terrà a Santa Maria Maggiore proprio quel giorno; evento chiesto dal Santo Padre stesso all’associazione "Terre di presepi", realtà sorta proprio in diocesi di San Miniato.

"Sono arrivato a San Miniato ad anno giubilare iniziato – ha dichiarato monsignor Paccosi in un’intervista al settimanale diocesano "Toscana Oggi/La Domenica" -. È stata l’occasione per inserirmi da subito in una grande storia e scoprire che da questi 400 anni di vita cristiana sono nate tante cose grandi e belle. […]. Più volte ho pensato che adesso siamo nell’anno 400 più uno. Un anno che è questo in cui sto personalmente conoscendo la diocesi che il Signore mi ha affidato; un anno in cui ho scoperto tante tradizioni che vivono nelle nostre comunità. Ma anche 400 più uno, dove quell’uno sono proprio io come vescovo, che mi trovo a ereditare questa storia grande da guidare. Spero di poterlo fare in modo sempre più sinodale, non come slogan, ma nel senso proprio di riconoscere ciò che lo Spirito fa nascere dentro le nostre comunità per indicarlo a tutti come testimonianza".

Fonte: Toscana Oggi

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