È già domani: storie di ricerca, le avventure che possono cambiare il mondo. Non è solo uno slogan, ma anche una precisa visione del ruolo di una Università pubblica nel tessuto sociale in cui si muove.
Formazione e ricerca per creare impatto sociale. Formazione, ricerca e terza missione per affrontare con gli strumenti giusti le sfide del presente e del futuro e per immaginare ciò che oggi ancora non c’è.
La Scuola Superiore Sant’Anna ha inaugurato l’anno accademico 2023/2024 con un evento innovativo, interattivo e multimediale che si è svolto giovedì 7 dicembre al Teatro Verdi di Pisa.
“Oltre alle pubblicazioni e ai progetti acquisiti il mondo in cui viviamo ci chiede di più. Ci chiede innovazione, curiosità, creatività, ascolto e comprensione delle problematiche che attanagliano la nostra società e soprattutto capacità di fare la differenza” dichiara la rettrice Sabina Nuti.
La ricerca che può cambiare il mondo
Sul palco del Verdi si sono alternati le allieve e gli allievi che hanno ricevuto una borsa di studio dalla Fondazione Il Talento all’Opera; rappresentanti istituzionali come il sindaco di Pisa Michele Conti e l’assessora della Regione Toscana all’Istruzione, formazione professionale, università e ricerca, impiego, relazioni internazionali e politiche di genere Alessandra Nardini; esponenti industriali e della società civile; docenti, ricercatrici e ricercatori per raccontare alcune sfide della ricerca condotta negli ultimi anni dalla Scuola Superiore Sant’Anna.
Il tratto comune degli interventi è stata la capacità della ricerca di creare valore, che non si misura soltanto in termini di pubblicazioni scientifiche e di citazioni ma anche e soprattutto con l’impatto che la ricerca stessa riesce a determinare nella società. Come ad esempio le ultime frontiere di ricerca condotte dai docenti di biongegneria Christian Cipriani e Silvestro Micera: il primo responsabile scientifico di un progetto che ha permesso a un paziente amputato di tornare a usare con naturalezza una protesi di mano; il secondo autore di uno studio che ha consentito a tre persone paralizzate di tornare a camminare grazie a elettrodi impiantati nel midollo spinale.
La ricerca ha anche la necessità di rispondere al bisogno di salute delle persone che vivono in territori marginalizzati, dove c’è carenza di servizi. È questo il caso del progetto Proximity Care, che ha l’obiettivo di favorire il miglioramento dei servizi sanitari, sociali e socio-sanitari nelle “aree interne” della provincia di Lucca. “Il progetto Proximity Care – dichiara Andrea Tagliasacchi, Sindaco del Comune di Castelnuovo di Garfagnana e Presidente dell'Unione dei Comuni della Garfagnana – è la legittimazione di un’alleanza tra i territori della Garfagnana, la Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca e la Scuola Sant’Anna”.
Sinergie e alleanze strategiche su temi di particolare rilevanza innovativa sono anche alla base della collaborazione tra Scuola Superiore Sant’Anna e STMicroelectronics, rappresentata dal General Manager Nunzio Abbate, nell' esplorare le tecnologie abilitanti il mondo della sensoristica, delle telecomunicazioni, del medicale, della robotica.
“La ricerca assume ancora più valore quando è interdisciplinare e riesce a coinvolgere maggiori e diverse competenze”. Con il progetto strategico AfricaConnect la Scuola Sant’Anna fa squadra per creare impatto nel continente africano mettendo a fattor comune le proprie competenze con un approccio interdisciplinare e per trovare sinergie con e per le popolazioni africane e per contribuire allo sviluppo inclusivo e sostenibile dell’enorme potenziale del continente. A presentare il progetto e le iniziative di AfricaConnect è salito sul palco don Dante Carraro di Medici con l’Africa CUAMM.
“È un giorno bellissimo per la nostra comunità – conclude la rettrice Sabina Nuti – Siamo riusciti a dare spazio a tutte le componenti della Scuola per festeggiare al meglio l’inaugurazione dell’anno accademico 2023/2024 e per lanciare un messaggio positivo sul valore che può garantire il mondo universitario per il benessere sociale e delle persone”.
Fonte: Scuola Superiore Sant’Anna
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