Clima teso nel Comune di Poggibonsi a causa di contrasti sindacali sulla contrattazione decentrata. La Fp CGIL di Siena denuncia l'atto "gravissimo" del Comune, accusandolo di aver firmato un accordo separato con la Cisl, ignorando la RSU e altre sigle sindacali. La Fp CGIL critica le decisioni inique sulla valutazione del merito e la mancanza di equità nelle progressioni economiche.
Il Comune, attraverso il sindaco David Bussagli, risponde sottolineando sei mesi di incontri e il coinvolgimento di tutte le parti sindacali. Il disaccordo riguarda il criterio di assegnazione delle progressioni, con la parte pubblica che sostiene la valutazione basata sul merito, mentre la Fp CGIL la rifiuta. Il sindaco afferma di non aver adottato atti unilaterali e di essere aperto al confronto, ma critica l'atteggiamento della Fp CGIL.
La Cisl prende le distanze dalla CGIL, definendo il suo atteggiamento "provocatorio e irrispettoso". La segretaria della Cisl Funzione Pubblica, Valentina Francesconi, difende la firma dell'accordo, sottolineando il rispetto dei parametri di legge e la volontà di concertare contratti in base alle risorse disponibili. La Cisl critica la mancanza di democrazia nella Fp CGIL e promuove la concertazione e il confronto per il bene dei lavoratori. Di seguito le note integrali di CGIL, CISL e Comune di Poggibonsi
La CGIL: "Adesso basta"
“Stesse norme e stesso CCNL… Perchè il Comune di Poggibonsi non vuole dare le giuste risposte economiche al proprio personale, come invece avviene in tutti i Comuni con la medesima normativa?” – denuncia la Fp Cgil di Siena, annunciando lo stato di agitazione dei lavoratori dell’Ente.
“Quello che è successo nella delegazione trattante del 16 novembre non è rigidità e supera tutti i limiti della responsabilità. E’ un atto gravissimo, mai successo in provincia di Siena! – prosegue il sindacato - La delegazione trattante di parte pubblica ha sottoscritto un accordo con una sola sigla sindacale territoriale: la Cisl. L’ipotesi di accordo riporta la firma anche di due delegati Cisl ed appare singolare che non sappiano che la RSU è unitaria e le scelte del singolo non valgono nulla senza condivisione. Ma tant’è... Hanno apposto la firma senza parlarne con gli altri, addirittura disertando la riunione RSU convocata per decidere collettivamente la scelta da intraprendere. Una strana idea di democrazia…”.
“Il Comune ha preferito usare scorciatoie improprie e atti autoritari, - sottolinea la sigla sindacale - rinunciando al confronto e siglando una pre-intesa con chi ha rinunciato alla giusta rivendicazione di richieste contrattuali avanzate, solo qualche settimana prima, unitariamente. L’accordo separato è di per sé un atto grave mai successo in provincia di Siena, lo diventa ancor di più se firmato con chi non rappresenta che una minoranza dei lavoratori”.
“Ma perché questo grave atto? – si domanda la Fp Cgil - Ce lo chiediamo visto che le richieste concordate a livello territoriale da tutte le Categorie della Funzione Pubblica hanno portato alla firma di accordi unitari in tutti Comuni: non è accettabile che i nuovi differenziali stipendiali (ex PEO) siano ancora decisi con criteri prevalentemente soggettivi (le pagelle), non è stata accolta una soluzione sulle Ex PEO specifica per il 2023 per far passare di livello tutte le persone che negli ultimi 5 anni non hanno fatto avanzamenti professionali, non è stata accolta la richiesta di criteri oggettivi che consentano equità e non, come negli ultimi 5 anni, con le risorse di tutti, molti facciano 1 PEO, altri 2 PEO e diverse persone rimangono al palo. Un’impostazione iniqua e sbagliata che continuerà a protrarsi anche con questo accordo separato”.
“Infine è inaccettabile che il Comune di Poggibonsi non comprenda che negoziare è una condizione nobile, segno di autonomia e autorevolezza, - conclude l’organizzazione sindacale - l’opposto di chi sceglie la via più semplice della deriva autoritaria, in barba alla democrazia della rappresentanza, in cui il rispetto della maggioranza è valore mai messo in discussione”.
La RSU e la Fp Cgil hanno già indetto assemblee specifiche per spiegare nel dettaglio alle lavoratrici e ai lavoratori ciò che è stato sottoscritto e quali richieste, a detta del Comune inaccettabili, non sono state invece accolte.
Il Comune: "Sei mesi di incontri e risorse a disposizione"
“Per noi contano i lavoratori, il merito e la contrattazione. Le parole e l’atteggiamento della Fp CGIL mostrano scarso rispetto del percorso fatto, dei dipendenti e del ruolo stesso del Sindacato che siamo certi non vorrà farsi snaturare e mortificare da personalismi inutili. E’ un atteggiamento infatti che nemmeno sorprende perché si era già manifestato nelle precedenti occasioni di contrattazione”. Così il sindaco di Poggibonsi David Bussagli interviene sulla posizione assunta dalla Funzione Pubblica CGIL Siena in merito alla contrattazione decentrata.
“Abbiamo promosso sei mesi di incontri, iniziati ad aprile e con il coinvolgimento di tutti i soggetti sindacali che hanno firmato il CCNL e della RSU aziendale. Il tema su cui si è incentrato il confronto, anche animato, è stato quelle delle progressioni economiche orizzontali su cui le legittime risorse per i dipendenti ci sono e mai sono state messe in discussione. Motivo di divergenza è stato però il criterio di assegnazione: per la parte pubblica la valutazione va fatta anche sul merito, per la Fp CGIL no. Proprio grazie alla contrattazione, in cui noi crediamo, la piattaforma presentata dalla parte pubblica è stata modificata anche in maniera sostanziale per accogliere alcune proposte e sempre chiaramente nell’ambito del perimetro che la legge impone. A ottobre si sono svolti due incontri che hanno portato ad un’ipotesi su cui convergere tanto che per il 14 novembre è stato convocato l’incontro per giungere a sintesi. Il pomeriggio antecedente all’incontro la Fp CGIL – che in sei mesi non ha mai prodotto una ipotesi complessiva - ha inviato una proposta parziale, dedicata solo alle progressioni, e completamente divergente da quella che aveva preso corpo in sei mesi di contrattazione”. “Questa è la situazione, aldilà dei toni che la Fp CGIL si è lasciata sfuggire. La parte pubblica non ha assunto atti unilaterali e mai si è sottratta al confronto neppure di fronte alle offese personali che il segretario della Fp CGIL locale ha indirizzato al personale dell’ente, mai seguite da scuse di alcun tipo”. “L’obiettivo per noi sono gli interessi dei lavoratori e chiudere un contratto che consentirebbe l’assegnazione delle progressioni – chiude il sindaco -. L’atteggiamento della Fp CGIL risulta francamente poco comprensibile proprio rispetto all’importanza della contrattazione e alla funzione stessa del Sindacato”.
CISL prende le distanze da CGIL: "Atteggiamento provocatorio e irrispettoso"
“Prendiamo le distanze e diffidiamo la Cgil dal tenere atteggiamenti ‘inquisitori’ verso i colleghi della Rsu Cisl rei di aver firmato un accordo in cui credono fortemente e che rappresenta in pieno il mandato di chi li ha votati. Invece di scaricare le proprie mancanze su chi a quel tavolo responsabilmente era presente, la Cgil si interroghi perché il 16 novembre scorso in delegazione trattante non si è presentata”.
Lo sottolinea la segretaria della Cisl Funzione Pubblica Valentina Francesconi a proposito della contrattazione decentrata nel Comune di Poggibonsi.
“La Cisl, come sindacato responsabile, ha posto la firma sul contratto integrativo in quanto rispettava i parametri di legge previsti, permettendo di poter far accedere il personale del Comune alle progressioni. IN quell’occasione la Cisl ha fatto mettere a verbale una dichiarazione che permette di rivedere l’accordo qualora ci fossero discrepanze nel corso del prossimo anno. Nei Comuni in cui la Cisl è presente, infatti, i contratti di secondo livello sono tutto concertati in base alle risorse che sono a disposizione. Le proposte – sottolinea ancora Francesconi – vengono portate al tavolo della trattativa e solo in quel momento vengono trattate, cosa che la Cisl ha sempre fatto, confrontandosi con gli interlocutori, mai in modo politico e ideologico”.
“Per la Cisl – conclude Francesconi – la democrazia vuol dire stare al tavolo quando chiamati e contrattare risorse e principi contrattuali che per impegno profuso spesso vengono ratificate. Democrazia è anche avere una posizione ed esprimerla liberamente senza ideologie come sindacato libero e partecipativo. Per la Cisl la concertazione e il confronto, nell’unico interesse dei lavoratori e dei dipendenti comunali, è sempre al primo posto, senza ogni volta dover ricorrere, come qualcun altro preferisce fare, ad inasprire i toni e assumere atteggiamenti provocatori e poco rispettosi”.
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