A 79 anni ci ha lasciato Massimo Toschi, una figura storica della politica e del terzo settore in Toscana. Originario di Porcari, si ammalò di poliomielite da piccolo, ma ha sempre affrontato con forza ogni sfida. Per molti anni ha insegnato al liceo, inoltre si è occupato molto spesso di don Milani e del tema della pace. Ha girato il mondo, specie l'Africa, ed è stato nominato consigliere per la pace dalla regione Toscana nel 2000. Nel 2005 è stato eletto consigliere regionale, poi assessore con delega alla cooperazione internazionale. In molti lo stanno ricordando in queste ore.
Giani: "Intelligente e coraggioso"
“Un uomo intelligente e coraggioso che ha dedicato la sua vita all’impegno sul tema dei diritti umani fondamentali, schierandosi sempre a fianco degli ultimi del mondo e sostenendo sempre, con grande tenacia, l’abbattimento di ogni barriera per le persone con disabilità”. Così il presidente della Regione Toscana ha ricordato Massimo Toschi, scomparso ieri sera all’età di 79 anni.
Il presidente ha ricordato in particolare il lavoro compiuto da Toschi proprio in Regione, come consigliere per la pace, la cooperazione e i diritti umani e, per una legislatura, dal 2005 al 2010, come assessore.
“Massimo Toschi – ha evidenziato Giani - ha avuto sempre come orizzonte del suo impegno le grandi sfide dell’umanità, la ricerca della pace, della giustizia sociale, la lotta alla povertà e a ogni forma di discriminazione o di esclusione".
“Ricordo – ha aggiunto - che aveva chiesto e ottenuto di poter dare al suo compito nella giunta regionale una declinazione insolita: assessore alla Cooperazione internazionale, al perdono e alla riconciliazione fra i popoli. Riteneva infatti che, anche da una dimensione locale come quella della Regione, non dovesse mai mancare uno sguardo globale alle grandi ferite dell’umanità, e una spinta a dare un contributo concreto”. “La sua – ha concluso Giani - è stata una grande testimonianza di coraggio e di passione civile e sociale”.
Il ricordo di Iacopo Melio: "L'ho sempre ammirato"
"Del Professore ho sempre ammirato, oltre alla grande cultura, la determinazione per la conquista di quell’indipendenza per la quale ha lottato per tutte le persone con disabilità. E io non lo ringrazierò mai abbastanza per esser stato il primo ad aver creduto nel mio attivismo, quando scoppiata la mia prima campagna mediatica venne a trovarmi a casa facendomi subito capire l’importanza dell’amplificare le voci di chi voce non ha, prevedendo un percorso che io di certo non avrei mai immaginato, figuriamoci intrapreso. La sua potenza stava tutta nell’umanità delle sue idee e dei suoi valori che, sebbene da prospettive e visioni talvolta diverse, abbiamo sempre condiviso in lunghe telefonate. Lui fervente cattolico, io progressista laico: mi ha regalato la ricchezza del dialogo e del confronto, dell’incontro e dello scambio per cause giuste e universali. La sua ultima mail, che ancora rileggo, si chiude con un suo affettuoso augurio che, oggi più di ieri, mi commuove. E che porterò sempre dentro, come un mattone fondamentale del mio lavoro. Perché questo è stato, e sarà, Toschi per me" così Iacopo Melio, attivista e consigliere regionale.
Il cordoglio di Menesini: "Un amico, ci mancherà"
"Esprimo profondo senso di cordoglio per la scomparsa dell'amico professor Massimo Toschi. Sono vicino a sua figlia Sara e, in questo frangente, voglio ricordare la persona e l'amico con cui in tanti anni ho avuto modo di collaborare. Massimo Toschi lega il suo nome anche a quello della Provincia di Lucca in quanto è stato il primo coordinatore della scuola per la Pace; successivamente il suo impegno e la sua attenzione sui temi degli ultimi, dei diseredati, dei disabili, dei bambini non è mai venuto meno ed anche con la sua tenacia, con la sua volontà di porci di fronte alle nostre responsabilità come persone e come amministratori, ha garantito un ascolto ed una tribuna a tematiche importanti che rischiano di rimanere sopite. Ci mancherà tanto Massimo, ci mancherà il suo sguardo profetico sulla società internazionale sulla società italiane anche sulla nostra società lucchese. Ci mancherà la sua capacità di essere insistente per le battaglie giuste che ha sempre condotto" sono le parole di Luca Menesini, sindaco di Capannori e presidente della Provincia di Lucca.
Fornaciari: "Era una voce autorevole"
Il sindaco del Comune di Porcari, Leonardo Fornaciari, a nome di tutta l'amministrazione, esprime oggi (6 dicembre) il suo sentito cordoglio per la morte del professor Massimo Toschi.
“Massimo, il fondatore della scuola per la pace, è nato a Porcari. Ha speso la sua vita per combattere a fianco delle persone con disabilità, dei dimenticati nelle varie zone del mondo e dei bambini, soprattutto nelle zone di guerra. Uomo di pace, non ha mai avuto timore o ritrosie a visitare i luoghi dove le armi parlavano e dove spesso i nostri militari italiani erano in missione di pace e interposizione”.
“Massimo era un mite, un pacifico – continua Fornaciari – ma su certi temi la sua energia esplodeva incontenibile, in particolare quando parlava dei bambini in aree di guerra. Tutte le volte che l'ho incontrato, anche pochi giorni fa, mi parlava con amore di Porcari e della sua infanzia. Ha incontrato i potenti del mondo e ha parlato loro di pace senza averne mai timore o abbassando lo sguardo. Una voce autorevole che mancherà. A Massimo la comunità di Porcari dice grazie per l'esempio di vita che ha lasciato”.
Pardini: "Lascia un vuoto incolmabile"
Mario Pardini, sindaco di Lucca, ha aggiunto: "Ho appreso con dolore la notizia della scomparsa del professor Massimo Toschi, una figura di primo piano nel mondo della cultura, della politica e dell'impegno civile a livello nazionale. Toschi ha saputo unire la sua profonda vocazione cristiana allo studio approfondito dei grandi temi proposti dalla fede con un senso straordinario di restituzione e di impegno verso gli altri espresso in una vita dedita all'insegnamento, nell'aiuto ai più deboli, per la cooperazione internazionale e la fratellanza fra i popoli contro l'orrore e le ingiustizie delle guerre nel mondo. Le sue parole profonde e forti mi hanno colpito già dai tempi del liceo, quando il professor Toschi, vice preside dell’istituto, parlava con noi studenti con una profondità ed una saggezza rara. La sua morte lascia un vuoto incolmabile nella nostra comunità. Desidero pertanto esprimere le mie più sincere condoglianze alla famiglia, ai parenti ed agli amici".
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