“Oggi medici e infermieri hanno scioperato non solo per una rivendicazione di categoria ma per difendere il sistema sanitario nazionale e regionale. Al governo non era stato chiesto di risolvere tutti i problemi del sistema sanitario ma di dare un segnale di inversione di tendenza. E invece alla richiesta di più finanziamenti per il sistema pubblico la risposta è stata: 600 milioni per la sanità privata; alla richiesta di poter assumere, eliminare i vincoli all'assunzione del personale sanitario la risposta è stata l’incentivazione di straordinari. Avevamo chiesto di incentivare il personale e invece abbiamo un aumento insufficiente del contratto, di ben 10 punti sotto l'aumento dell'inflazione. Questi non sono segnali che vanno nella direzione di una sanità pubblica ma verso lo smantellamento del sistema sanitario nazionale. Per queste ragioni siamo al fianco dei medici e degli infermieri di questo paese che hanno scioperato per la tutela del sistema sanitario pubblico e universalistico”.
Lo dicono Enrico Sostegni, consigliere regionale Pd e presidente della commissione Sanità, e Vincenzo Ceccarelli, capogruppo Dem in Regione, a sostegno delle motivazioni dello sciopero di medici e operatori sanitari.
“Siamo di fronte ad un passaggio decisivo per il futuro della sanità in Italia e, per quanto ci riguarda, in Toscana. Nei prossimi giorni – concludono Sostegni e Ceccarelli - sapremo se davvero questo governo mette la salute dei cittadini come priorità o se, invece, intende favorire lo smantellamento del sistema sanitario pubblico, punendo quelle realtà, come la Toscana, dove questa scelta è stata fatta convintamente e ormai da molti anni”.
Fonte: Ufficio stampa
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