Un bambino e un pallone da calcio bucato, sembra l'inizio di una tra tante storie. Ma quella che riguarda il casentinese Dante Tassini è una storia decisamente particolare. Il suo pallone bucato, infatti, attraversa 66 anni e arriva dal 1957 fino ad oggi.
Dante aveva solo 7 anni quando la Fiorentina di Fulvio Bernardini si allenava a Camaldoli in Casentino. Un giorno i giocatori viola presero un pallone al nipote del proprietario del ristorante e, giocando a calcio, lo bucarono. Dante era il bambino proprietario di quel pallone e certo non reagì bene quando vide la sua palla squarciata. Iniziò chiaramente a piangere e la società viola, per scusarsi dell’accaduto, gli promise che avrebbe ricevuto in dono un pallone tutto nuovo. L'oggetto però non arrivò mai e così, due anni dopo l'accaduto, il nonno del ragazzino, nonché proprietario del ristornate, decise che non avrebbe mia più tifato Fiorentina preferendo a questa la Lazio, all’epoca ultima in classifica nel campionato.
Cosa c’entra allora la Fiorentina e quel pallone mai tornato indietro al legittimo proprietario?
L’incredibile storia di Dante, iniziata nel 1957, si conclude infatti qualche settimana fa quando una signora, moglie di un membro dello staff viola è entrata nel locale di Tassini ed è rimasta sospesa di vedere, in un’attività di Camaldoli, così tante sciarpe biancocelesti e bandiere della Lazio.
Dante le ha raccontato la storia che avrebbe convertito tutta la famiglia da tifosi viola a tifosi laziali. Colpita dal racconto la donna ha voluto onorare la promessa fatta a quel ragazzino 66anni fa e, qualche giorno dopo, è tornata nel locale di Tassini per consegnarli un pallone con i nomi dei giocatori della Fiorentina del 1957 ponendo così fine alla diatriba.
Ciò non è bastato a riconvertire Dante in tifoso viola. "Ma non torneremo a tifare Fiorentina - ha detto Tassini - restiamo fedeli alla Lazio ma siamo felici".
Notizie correlate
Tutte le notizie di Casentino
<< Indietro