Recuperata opera dadaista sparita nel 2007: ora è stata restituita a Montecatini

Un importante bassorilievo in bronzo, eseguito negli anni ’50 dal maestro Hans Jean Arp, raffigurante “Crocefissione”, tiratura 3/3, cm. 54 x 44, trafugato nel febbraio 2007 dall’Accademia d’Arte Dino Scalabrino di Montecatini Terme, è stato restituito dal comandante del Nucleo Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale (TPC) di Firenze, Magg. Claudio Mauti, al presidente e legale rappresentante della Fondazione Vivalbanca Alessandro Pucci , attuale proprietaria dei beni che erano dell’Accademia Scalabrino.

Le indagini finalizzate al recupero dell’opera, coordinate dalla Procura della Repubblica di Pistoia, partirono dopo la denuncia di Scalabrino stesso nel 2007 per molte numerose opere d'arte trafugate. Alcuni beni non furono mai recuperati, ma l'opera del maestro dadaista sì. Era in vendita presso una casa d’aste di Genova. Immediata la comunicazione all’autorità giudiziaria di Pistoia che ne ha disposto il sequestro. Il mandante a vendere è stato identificato in un 84enne, residente nel pistoiese, ritenuto estraneo all’illecito.

Il Museo dell'Accademia d'Arte “Scalabrino” di Montecatini nacque nel 1963.

Le opere venivano donate da artisti, galleristi e visitatori e soprattutto eredi degli artisti che parteciparono all'originale iniziativa di creare un museo per la città con il loro generoso contributo, tra le quali si menziona il grande pannello di Galileo Chini 'Primavera Classica' che, realizzato per la biennale veneziana del 1914, è una delle più apprezzate testimonianze italiane dello stile Liberty.

Hans Peter Wilhelm "Jean" Arp (Strasburgo 16 settembre 1886 – Basilea, 07 giugno 1966) è stato un pittore, scultore e poeta francese, conosciuto come dadaista e pittore astratto. Il risultato di oggi è un esempio concreto della tenacia e perseveranza che tutti i militari del Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale quotidianamente pongono nello svolgimento dei loro compiti, con la finalità di addivenire al rinvenimento di tutte le opere trafugate, nonché dell’importanza dell’inventariazione dei beni da parte dei vari Enti. Tale operazione di catalogazione e informatizzazione dei dati risulta indispensabile perrecuperare, anche a distanza di decenni, opere di cui si erano perse ormai le tracce, restituendole alla comunità



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