Giani e Manetti a Baker Hughes: "Esperienze concrete per un ruolo effettivo nella società"

Bandite le dichiarazioni retoriche e perfino superata l’espressione ‘parità di genere’; via libera al confronto su misure per rendere effettivo il ruolo delle donne nella società toscana. Il Festival della Toscana delle donne sceglie Baker Hughes (Nuovo Pignone) per parlare di “Empowerment femminile e welfare aziendale”, che Eugenio Giani traduce così: “Oggi si parla di misure per rendere effettivo il ruolo delle donne nella società toscana, siamo concentrati sull’economia e sulla valorizzazione di esperienze fatte da grandi imprese per mettere donne al vertice e nelle posizioni fondamentali nelle proprie aziende. Non a caso siamo alla Baker Hughes, nel Learnig Center che nel tempo è divenuto un centro di tecnologia, una vera e propria cittadella in cui lavorano 4mila persone, con la rigorosa politica di parità di genere e all’interno di una straordinaria impresa privata con le caratteristiche di modernità necessaria per dare energie a forza al potere della donna”. Giani ringrazia il vicepresidente di Baker Hughes, Paolo Ruggeri e ricorda che all’appuntamento intervengono “le grandi imprese che in Toscana hanno attuato politiche all’altezza della prospettiva del ruolo nella donna nella società”.

“Siamo orgogliosi di ospitare questo evento e di farci promotori di un momento di confronto su un tema così importante – dichiara Paolo Ruggeri, vicepresidente Baker Huges, Nuovo Pignone  - Come Baker Hughes ci impegniamo costantemente a valorizzare le competenze e il talento delle nostre persone, perché per noi sono il motore della nostra innovazione. Siamo convinti che le diverse prospettive, competenze ed esperienze che uomini e donne portano con sé possono portare un impatto positivo nelle organizzazioni, migliorando la competitività e la performance. Per questo in Baker Hughes riconosciamo il valore della diversità di genere e lavoriamo costantemente per promuoverla all'interno della nostra azienda. Agire in questo ambito significa per noi supportare una cultura di lavoro inclusiva sia all’interno che all’esterno dell’azienda, sensibilizzando partner, clienti e le comunità dove operiamo. Il confronto e la collaborazione tra pubblico e privato sono essenziali per promuovere un cambiamento culturale reale e duraturo in questo senso. Ringraziamo le Istituzioni, in particolare Regione Toscana e il Comune di Firenze per il costante dialogo sul tema e per il contributo fornito tramite iniziative di valore come quella di oggi in grado di apportare benefici tangibili al territorio e alla comunità”.

Cristina Manetti, capo di Gabinetto di Giani e ideatrice del Festival delle donne, chiarisce che si tratta di un appuntamento utile per “Parlare di empowerment femminile, di walfare aziendale che possa aiutare le donne a essere più partecipi nel mondo del lavoro e più libere di raggiungere ruoli apicali là dove sia meritato: penso sia  molto importante. Le Nazioni Unite hanno l’Agenda 2030 che, fra gli obiettivi principali, pone proprio questo: l’empowemwnr femminile, la parità di genere, l’uguaglianza dei diritti a tutti i livelli di partecipazione. Oggi abbiamo un confronto sincero tra tante esperienze, quella di Baker Hughes e molte altre presenti, perché è questo un argomento che, oltre a essere entrato nella società, è entrato nelle aziende. Le cose stanno cambiando, la strada è ancora molta da fare ma siamo nella direzione giusta”.

“La parità di genere non è solo un tema di equità e democrazia, ma anche di crescita economica. Se vogliamo raggiungerla davvero dobbiamo partire dal mercato del lavoro, dalla distribuzione dei redditi e dalla ripartizione delle competenze” - sottolinea il presidente di Confindustria Toscana Maurizio Bigazzi - Su questo sarà fondamentale una maggior presenza femminile nelle discipline Stem e nel digitale, la distanza da queste materie di studio dipende spesso da un fattore culturale diffuso che le considera ‘materie fredde’, non adatte alle ragazze, quindi lo sforzo che dobbiamo compiere va nella direzione di creare una cultura delle scienze, di modificare la percezione di questo mondo, rimuovere degli stereotipi sbagliati e far capire che le discipline Stem sono già oggi le più richieste dalla nostra industria: non solo in Toscana non trova ingegneri informatici e elettronici e anche matematici e fisici. E’ un fronte su cui Confindustria Toscana si impegna moltissimo, sensibilizzando i policy maker e moltiplicando ogni anno iniziative di orientamento nelle scuole per aumentare la consapevolezza dei giovani sui percorsi di maggiore occupabilità”.

Sono intervenuti:Laura Burdese, Global Vice President marketing e comunicazione di Bulgari, gruppo LVMHManuela Schumann, Associate Vice President - HR & Site Services Italy Hub Actions, Lilly Diana Diaconu, Business Development Country Manager, UPS Massimo Antonio Galeazzi - HR Director Italy & Western Europe Coordinator, gruppo Menarini Maria Sferruzza, Executive Director Engineering, Construction & Solutions di Snam Rete GasDonatella Pugliese, Head of People Care Diversity and Inclusion, Enel Italia Laura Lembi, HR Country Head Italy, Vitesco Technologies ItalyGeorges Madessis, Country Manager INEOS Inovyn Produzione Italia Donatella Cinelli Colombini, Casato Prime Donne Montalcino, Fattoria del Colle TrequandaBenedetta Manetti, Baker Hughes Climate Technology Solution Regional Sales Manager and Womens’ Network Italy hub Leader

Fonte: Regione Toscana

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