Sono danni di rilievo alla struttura ma per fortuna con nessuna conseguenza sull’operatività e quindi sui servizi ai clienti quelli riportati da Timenet nella sede di via Lucchese a Empoli a seguito dell’imponente incendio divampato questa mattina nella contigua officina Pas nel deposito pneumatici in località Marcignana. Il rogo, domato dai vigili del fuoco solo nel primo pomeriggio, si è esteso nella parte destra dell’edificio che ospita l’azienda empolese specializzata in servizi di connettività internet e voce per professionisti e imprese.
“I nostri clienti non risentiranno minimamente delle conseguenze dell’incendio – precisa il Presidente e Amministratore di Timenet S.p.A, Franco Iorio – perché i nostri sistemi sono ridondati e replicati geograficamente, per cui se accade qualcosa ad una sede vengono subito attivati i sistemi di disaster recovery su una delle due altre sedi remote. I nostri servizi restano quindi intatti e non c’è stata perdita di dati restando fruibili per le consuete attività. Si tratta solo di riorganizzare le nostre modalità operative ricorrendo in prima istanza allo smart working, in misura più estesa come già sperimentato con la pandemia Covid”.
Nella sede di via Lucchese lavorano una quarantina di persone. L’incendio ha distrutto le scorte hardware in magazzino ed alcuni apparati core che dovevano essere configurati nelle prossime settimane per essere messi in produzione, oltre alla parte di immobile adibita a ufficio commerciale, ma la sede resta comunque inaccessibile in quanto dichiarata inagibile dai Vigili del fuoco e lo sarà anche in seguito per gli interventi di ripristino dei locali con le dotazioni necessarie a garantire l’operatività di tutti i dipendenti.
“I danni ammontano a diverse centinaia di migliaia di euro, è presto per poter fare una stima precisa – continua Iorio – quello che conta è che al momento dell’incendio non vi fosse personale nella nostra sedee che i dati dei clienti e i dati dei nostri CRM non siano stati compromessi in quanto sincronizzati con la sede di Terrafino e di Padova. L’impatto sulla nostra clientela quindi è pari a zero perché non sono stati interessati né le infrastrutture sensibili come ad esempio i servizi cloud, né i data center. Abbiamo tempestivamente creato un gruppo di una decina di persone con i responsabili di funzione e le figure chiave dell’azienda per coordinare e adottare le contromisure necessarie a far fronte principalmente alla gestione dell’operatività”.
A seguito di una riunione del gruppo di coordinamento che si è tenuta nel pomeriggio di oggi è stato deciso che una decina di persone lavoreranno nella seconda sede aziendale empolese, quella in via Di Vittorio, al Terrafino, mentre le altre in telelavoro da casa, essendo tutti dotati dei dispositivi e delle connettività necessarie.
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