La promozione del territorio è una delle principali missioni della Pro Loco di Vinci. L'olio - insieme al vino - è parte integrante del territorio e con esso ne va diffusa la conoscenza e la cultura.
È per questo che anche quest'anno viene organizzata la Cena all'Olio, nella quale sette aziende agricole del territorio, prettamente vinciane, si contenderanno l'Oliva d'Oro 2023, un riconoscimento simbolico al proprio olio, conferito dai commensali.
Il regolamento è molto semplice: gli oli verranno proposti in maniera anonima, ognuno numerato. Tutti gli ospiti della cena potranno assaggiare gli oli e dare un voto al numero, che abbinato al proprio olio ne determinerà il punteggio. L'olio che totalizzerà più punti si aggiudicherà l'Oliva d'Oro 2023.
Le Colline di Vinci, Azienda Agricola Carlo Bianchi, Luggiano, Lupi Barano, Dianella I, Terre di Leonardo e Tenuta Santini sono le sette aziende agricole che proporranno i propri prodotti che hanno contribuito a rendere possibile questa simpatica sfida.
Tutto è previsto per sabato 2 dicembre, con appuntamento alle 19 al Casale di Valle, in Via del Torrino 51 a Vinci, quando Luca Melani, segretario della Pro Loco di Vinci, presenterà "Intrecciare il territorio", la propria tesi sulla costruzione dei manufatti con erbe intrecciate.
A seguire la cena, con l'assaggio dell'olio novo e l'assegnazione dell'Oliva d'Oro per il miglior olio nuovo de "I Tesori di Vinci".
Il costo della cena è di 35 euro per gli adulti, 15 euro per i bambini da 6 a 14 anni e gratis per quelli da 0 a 6 anni.
Il dettaglio del menu si può vedere su prolocovinci.com.
Occorre prenotare su info@prolocovinci.com o chiamando il 3498338263 o 3387614972.
La Pro Loco vinciana ringrazia per la collaborazione la Pasticceria Milani di Sovigliana e La Fioreria di Simona Baldacci di Larciano.
Intrecciare il territorio
È il titolo della tesi di ricerca con cui Luca Melani, specializzato in Beni Demoetnoantropologici all'Università di Perugia, ha tentato di raccogliere le trame di patrimonio locale lasciate nel tempo e legarle insieme. Il lavoro di ricerca si è basato sulla pratica dell'intreccio delle erbe palustri per la costruzione di manufatti che nello scorso secolo e oltre hanno rappresentato l'emblema di una economia sociale, domestica e di genere che ha connotato distintamente il nostro territorio. Unitamente alla raccolta di fonti su questa pratica, Melani ha approfondito i concetti e le forme della musealizzazione e dei processi di valorizzazione legati ai beni immateriali, mettendo in connessione e "intrecciando" il saper fare con la messa a valore con l'obiettivo di trovare quella che viene in gergo definita una restituzione patrimoniale per la comunità. Il lavoro di Luca Melani parla dunque di storia locale, di persone, di luoghi e di futuro.
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