L’intervento del reparto della polizia municipale di Rifredi ieri ha messo fine alle scorribande del piromane
Aveva seminato scompiglio e paura in varie zone della città dando fuoco ad alcuni cassonetti dei rifiuti urbani. Ma ieri mattina la Polizia Municipale ha messo fine alle sue scorribande. Si tratta del piromane seriale, un 50enne italiano già noto alle forze dell’ordine, per il quale si sono aperte le porte di Sollicciano.
Il primo episodio risale al 6 novembre quando una pattuglia del Reparto Rifredi aveva sorpreso l’uomo accanto ad un cassonetto che stava bruciando (poi spento dai vigili del fuoco) davanti all'ospedale di Torregalli. Si trattava però solo dell’epilogo di una serie di malefatte: prima, infatti, l’uomo aveva rubato attrezzature di soccorso dentro un’ambulanza intenta ad accompagnare un paziente; poi aveva dato in escandescenze all'interno del Pronto Soccorso mostrando i genitali al personale sanitario. Per questo era stato denunciato per atti osceni in luogo pubblico, danneggiamento e furto aggravato. Ma questo non l’ha fermato. La notte della domenica successiva è stato denunciato dalla Polfer di Santa Maria Novella per furto aggravato.
E ancora ieri quando alle 8.15 ha pensato bene di iniziare la giornata dando fuoco ad un altro cassonetto in via Baracca, dove è stato trovato da una pattuglia del Reparto di Rifredi e da una squadra dei Vigili del Fuoco. L’uomo è stato accompagnato presso gli uffici del Reparto ma gli agenti, in assenza di testimoni che lo avessero visto dare fuoco al cassonetto, lo hanno denunciato per danneggiamento e invitato ad allontanarsi. Una denuncia che non l’ha scoraggiato, anzi. Poco dopo, intorno alle 11.45 ha replicato dando fuoco a due cassonetti, uno in viale Corsica e l'altro in via del Massaio. Grazie all’intervento dei Vigili del Fuoco gli incendi sono stati domati con un lavoro che è andato avanti per diverso tempo visto il pericolo che le fiamme potessero interessare le abitazioni e i veicoli vicini. Per sua sfortuna, questa volta è stato immortalato da una telecamera di un negozio proprio mentre dava fuoco al cassonetto di via del Massaio e visto da due testimoni per quello di viale Corsica. Sono quindi intervenute le pattuglie del Reparto Rifredi che hanno bloccato l'uomo che era ancora nei paraggi. A questo punto grazie alle testimonianze e ai video l’uomo è stato accusato del reato di incendio doloso, fattispecie che prevede l'arresto in flagranza. Il pubblico ministero di turno, anche alla luce dei suoi precedenti e del fatto che era in libertà vigilata a seguito di carcerazione, ha disposto che fosse portato direttamente nel carcere di Sollicciano in attesa delle valutazioni e della convalida dell'arresto. Gli agenti hanno infine informato Alia SpA dell’accaduto e l’azienda, dopo aver valutato i danni subiti ai cassonetti di cui due di ultimo modello e particolarmente costosi perché dotati di chiave elettronica, ha deciso di sporgere querela che sarà poi inviata all'autorità giudiziaria per un aggravamento della posizione del piromane.
"Ringrazio la Polizia Municipale per questa attività di indagine su un problema come questo che aveva portato a preoccupazione a numerosi cittadini e danni per la collettività" ha detto l'assessora Benedetta Albanese.
Fonte: Comune di Firenze - Ufficio stampa
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