Una visita sperimentale ai bottini da parte di persone cieche o ipovedenti. E’ quella che il Comune ha organizzato questa mattina, martedì 14 novembre, in collaborazione con l’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti (Uici) di Siena e con il supporto dell’associazione La Diana, con l’obiettivo di valutare la possibilità di aprire stabilmente alle persone cieche o ipovedenti le visite all’interno dell’antico acquedotto sotterraneo senese.
Al sopralluogo di questa mattina erano presenti l’assessore a servizi sociali e volontariato Micaela Papi, i tecnici del Comune, i volontari dell’associazione La Diana, due persone non vedenti con accompagnatore e una persona ipovedente che, invece, è stata guidata nel percorso da un volontario de La Diana. Il riscontro è stato più che positivo: il poter percepire l’acqua, gli odori e i suoni del peculiare ambiente dei bottini, grazie anche alle accurate descrizioni delle guide, ha restituito un’esperienza sensoriale straordinaria ai visitatori. Per questo, a breve l’assessore incontrerà gli uffici competenti per stabilire se e con che modalità l’accesso di ciechi e ipovedenti ai bottini potrà essere ripetuto, anche in maniera sistematica.
“Con l’esperimento di oggi – afferma l’assessore Micaela Papi – facciamo un altro, importante, passo in avanti nel percorso di abbattimento delle barriere architettoniche di Siena e delle sue bellezze storiche. La possibilità di aprire le visite ai bottini per le persone cieche e ipovedenti, dopo questo riuscitissimo test, può rappresentare qualcosa di concreto. Faremo tutto il possibile per permettere ad altre persone di vivere questa emozionante esperienza”.
Attualmente le visite ai bottini sono possibili nel tratto che dalla Biblioteca Comunale degli Intronati arriva fino a Fonte Gaia (lungo circa 320 metri).
Fonte: Comune di Siena - Ufficio Stampa
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