Un convegno per fare il punto e per rilanciare l'impegno ambientale di Unicoop Firenze per il futuro e per stimolare una riflessione sulle buone pratiche necessarie di fronte alle urgenze del cambiamento climatico. Il convegno si è tenuto questa mattina, al Palazzo degli Affari di Firenze e ha visto la partecipazione di Francesca Gatteschi, Direttrice soci Unicoop Firenze, di Stefano Ciafani, Presidente Legambiente, dello scienziato Stefano Mancuso e di Serena Giacomin, Presidente di Italian Climate Network. Un convegno che, anche alla luce dell'alluvione che ha colpito la Toscana nei giorni scorsi, rende particolarmente attuale il tema degli effetti del cambiamento climatico e chiama tutti ad azioni ancora più stringenti per arrestare la corsa del degrado ambientale.
Ad aprire il convegno, la consegna del Premio speciale il riciclo non va in vacanza consegnato da Coripet a Unicoop Firenze per i risultati di raccolta raggiunti dei sedici ecocompattatori installati nei Coop.fi dal 2022 ad oggi: in particolare, il Premio è stato assegnato per il numero di bottiglie raccolte nei tre mesi estivi del 2023 nei cinque ecocompattatori di Empoli (584mila), Poggibonsi (532mila), San Miniato (438mila), Cascina (423mila) e Sesto Fiorentino (382mila) che, con le quantità raggiunte, occupano le prime cinque posizioni della classifica nazionale, sugli 850 che Coripet ha al suo attivo in tutta Italia.
La mattinata è proseguita con il contributo degli ospiti sul tema del cambiamento climatico, sui suoi effetti sempre più dirompenti e sulle possibili azioni da intraprendere per fermare il degrado dell'ambiente. Tra i temi toccati, la recente alluvione che ha colpito la Toscana, come fenomeno collegato alla crisi climatica che vive il Pianeta.
«L'idea di questo convegno è nata molti mesi fa, ma oggi, alla luce della terribile alluvione che ha colpito il nostro territorio, ci sembra ancora più urgente una riflessione su cosa possiamo fare per fermare l'inarrestabile corsa del cambiamento climatico e per salvare il nostro Pianeta. E' un interrogativo che tocca ognuno di noi e ci riguarda come cooperativa di consumatori. I numeri presentati oggi ci dicono che la nostra organizzazione non è mai stata ferma e ha sempre mosso i passi in anticipo, facendo del tema ambientale un terreno di partecipazione collettiva: la giornata di oggi, con il prezioso contributo dei tanti esperti e scienziati che ci supportano, è l'occasione per rilanciare il nostro impegno puntando al coinvolgimento del grande pubblico di soci, clienti, cittadini e dei più giovani», ha dichiarato Francesca Gatteschi, Direttrice Soci Unicoop Firenze.
L'impegno ambientale di Unicoop Firenze
L'impegno della cooperativa sul fronte ambientale ha radici lontane nel tempo: dalle prima battaglie degli anni '80, per sensibilizzare sull'uso delle buste di plastica, sul buco nell'ozono o sull'abuso di pesticidi, ad oggi, è cambiata non solo la sensibilità diffusa sul tema, ma anche la cornice istituzionale e giuridica entro cui l'azione ambientale si sviluppa. Oggi l'impegno della cooperativa si inserisce in un contesto più consapevole e normato, come dimostra la sottoscrizione dell'Agenda 2030 nel 2015 da parte di 193 Paesi: un riferimento, quello dell'Agenda 2030, da cui la cooperativa ha tratto le linee e gli obiettivi della propria azione sul fronte ambientale. Proprio seguendo l'Agenda 2030, la cooperativa ha implementato azioni su una serie di punti chiave rispetto ai quali oggi è possibile fare un bilancio di risultati raggiunti.
Energia pulita e accessibile
La cooperativa ha investito fortemente in questo ambito, con investimenti strutturali e servizi a soci e clienti. Dal 2013, anno di installazione del primo impianto fotovoltaico nel Coop.fi di Ponte a Greve ad oggi, la cooperativa ha realizzato 50 impianti fotovoltaici in grado di produrre 13 milioni di kWh annui da fonti rinnovabili, pari al 10% del fabbisogno energetico della cooperativa. Grazie alla copertura fotovoltaica evita l'immissione annua di 6.000 tonnellate di CO2 che equivale al consumo di energia elettrica di 4.800 famiglie equivalenti.
Inoltre, dal 2014, la cooperativa ha realizzato una serie di azioni di risparmio energetico che hanno permesso il risparmio 7.000 kWh all'anno, pari al consumo annuo di 2.600 famiglie, il che ha evitato l'immissione di 2.200 tonnellate di CO2: tra gli interventi principali, l'installazione di illuminazione a led, la chiusura dei banchi frigo, l'alimentazione delle centrali frigo a CO2 con l'eliminazione dei gas florurati.
Sul fronte dei servizi a soci e clienti, negli ultimi anni la cooperativa ha installato 130 colonnine per la ricarica dei veicoli elettrici nei parcheggi di 43 strutture commerciali. Ad oggi si registrano 70mila ricariche all'anno, equivalenti a oltre 400mila km con alimentazione totalmente elettrica.
A partire dal 2010, nei centri commerciali sono stati installati 26 punti di raccolta che consentono di recuperare ogni anno 230 tonnellate di olio esausto: ne conseguono benefici ambientali in termini di riduzione dell'inquinamento delle falde acquifere, conversione dell'olio raccolto in biodiesel per produzione energetica e salvaguardia delle tubature e della rete fognaria.
Città e comunità sostenibili
L'impegno di Unicoop Firenze si è indirizzato anche sulla comunità, con il coinvolgimento di cittadini, scuole, sezioni soci e associazioni del territorio. Tra i principali progetti quello dei boschi didattici grazie al quale, nel triennio 2021 – 2023, sono stati realizzati 48 boschi didattici in 26 Comuni delle sette province in cui opera la cooperativa. In totale sono state piantate circa 1.500 piante pari a 1.200 mq di bosco piantato. Il progetto ha coinvolto oltre 280 classi delle scuole primarie coinvolte per un totale di circa 6mila bambine e bambini coinvolti.
Tra le attività di promozione della sensibilità ambientale, il progetto Liberi dai rifiuti organizzato, a partire dal 2019, in collaborazione con Legambiente e con le amministrazioni locali: nelle diverse edizioni il progetto ha coinvolto i cittadini con numerose tappe in aree urbane verdi per la raccolta di rifiuti abbandonati, L'edizione 2023 si è svolta con che hanno visto la partecipazione di trenta classi delle scuole secondarie di primo grado, per un totale di 750 alunni e 60 docenti coinvolti gli alunni in un’attività di raccolta di rifiuti abbandonati in alcune aree verdi, a cui è seguita un’analisi dei rifiuti raccolti e una riflessione sull’impatto dei rifiuti sull’ambiente.
Consumo e produzione responsabili
Sul fonte della sensibilizzazione a un consumo responsabile, dal 2021 ad oggi la cooperativa ha installato, in collaborazione con Coripet e le amministrazioni locali, 16 ecocompattatori nei parcheggi dei Coop.fi. Nel 2022 i primi 5 ecococompattatori installati nel 2022 hanno permesso di raccogliere 2 milioni e 630mila bottiglie, con un risparmio stimato di CO2 non immessa in atmosfera pari a circa 33 tonnellate.
Tra le azioni più rilevanti in termini di impatto ambientale, l'introduzione nel 2010, delle buste in mater-bi in sostituzione delle buste di plastica: grazie a questa scelta, nel corso di questi 13 anni, sono state risparmiate 25mila tonnellate di CO2, pari al gas serra emesso da più di 11mila automobili in un anno. A rinforzare questa scelta, dal 2018 nei reparti forneria, gastronomia, rosticceria e macelleria dei Coop,fi gli incarti sono costituiti da materiali completamente biodegrabili e compostabili, dotati di certificazione Ok compost di TUV e da differenziare nella carta. Anche nel reparto pasticceria è in corso la sostituzione della confezione in plastica con quella in carta, il che consentirà di eliminare 51 tonnellate di plastica all'anno.
Con la campagna “L'ambiente non è usa e getta”, nel 2019 Unicoop Firenze è stata la prima impresa a eliminare la plastica monouso dalla vendita, con 2 anni di anticipo rispetto alla normativa. In numeri, 220 milioni di pezzi in meno ogni anno, pari a 1.500 tonnellate di plastica a carico dell'ambiente.
Nel percorso verso un consumo più sostenibile, rientra anche lo sviluppo del prodotto a marchio, progettato e realizzato con l'obiettivo di minimizzare gli sprechi e l'emissione di sostanze dannose per l'ambiente. Coop nei suoi prodotti, adotta, schemi di certificazione e si impegna nella promozione di strategie di riduzione, riutilizzo, recupero e riciclo. Tra le linee dedicate, quella Vivi verde, costituita da prodotti provenienti da agricoltura biologica, progettati e realizzati da Coop tenendo conto del loro impatto ambientale.
Lotta contro il cambiamento climatico
Tra i progetti più recenti della cooperativa per contrastare il cambiamento climatico, il Bosco di Montopoli, realizzato in un’area precedentemente destinata ad allevamento: nella realizzazione del bosco Unicoop Firenze si è occupata della bonifica dell’area, monitorata e rendicontata da Legambiente, e che visto la rimozione e l’avvio al riciclo di 17mila tonnellate di rifiuti solidi, fra cemento, asfalto, calcestruzzo. Nell'area, su 6 ettari di terreno, sono stati piantati 3000 nuovi alberi che, secondo le stime, in 10 anni potranno assorbire 170 tonnellate di CO2 e una mole consistente di altri inquinanti (polveri fini, ossido di azoto, ecc), mentre, a 20 anni, il “risparmio” di CO2 sarà di 600 tonnellate e a 30 anni di 1400 tonnellate.
La vita sott'acqua e sulla Terra
Sul fronte dell'ecologia marina, nel 2018 Unicoop Firenze, in collaborazione con Regione Toscana e Legambiente, ha lanciato il progetto sperimentale Arcipelago pulito per consentire ai pescatori di riportare a terra e smaltire correttamente i rifiuti recuperati durante la quotidiana attività di pesca. Questa sperimentazione, nel maggio 2022, ha ispirato la Legge Salvamare.
Tra i progetti attivi, dal 2022 Unicoop Firenze sostiene la campagna di COSPE per difendere l'Amazzonia dal disboscamento e tutelare la sopravvivenza del popolo Karipuna.
Fonte: Unicoop Firenze
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