Il Consiglio Comunale di Siena, durante la seduta di oggi, venerdì 10 novembre, ha approvato una mozione dei consiglieri dei gruppi Forza Italia- Udc-Nuovo PSI Lorenza Bondi, Marco Falorni, Le Biccherne Silvia Armini, Michele Cortonesi, Francesca Cesareo, Leonardo Pucci, per "il rispetto delle tradizioni, delle radici cristiane dell’Italia e dell’Europa e della festa del Natale". La mozione è stata approvata con ventuno voti favorevoli, due astenuti e tre voti contrari.
Il documento, presentato all’aula dal consigliere Marco Falorni (Forza Italia-Udc-Nuovo Psi), è stato emendato da Gianluca Marzucchi (Polis) nella parte in cui si considera che "duemila anni di radici giudaico-cristiane non si cancellano con una circolare". L’atto approvato impegna il Sindaco e la giunta comunale "a farsi garante della tradizione e delle radici cristiane del nostro Comune, esprimendo l'auspicio che le iniziative previste per il 25 dicembre presso l'Istituto Universitario Europeo di Firenze mantengano tutti i riferimenti al Natale".
Fra gli impegni anche quello di "vigilare affinché nella città di Siena, in particolare negli istituti scolastici e accademici, non vengano replicate iniziative antistoriche e offensive, ispirate alla 'cancel culture', che tendano a rinnegare i valori del Natale, del Presepio, del Crocifisso, tutti simboli di amore che non possono urtare la suscettibilità di nessuno, ma solo ispirare la fratellanza e la pace fra gli uomini e le donne di buona volontà".
La mozione parte dalle premesse secondo cui, fra le altre cose, "per ottemperare agli obblighi del 'Piano per l'uguaglianza etnica e razziale' le tradizionali iniziative (mercatino, spettacolo e scambio auguri finale) che, presso l'Istituto Universitario Europeo di Firenze, ruotano intorno alla festività del Natale, potrebbero venire rinominate così da eliminare ogni riferimento cristiano" e che "come rimarcato dal vicepresidente del Consiglio e Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale Antonio Tajani, tale decisione sarebbe sorprendente perché occorre essere fieri e rispettosi delle nostre radici cristiane. Infatti – si legge - l'Europa è basata su questo, e non è un caso che l'Italia avesse scelto la Badia Fiesolana come sede dell'Istituto".
I consiglieri che hanno presentato la mozione osservano che una decisione del genere, oggetto di valutazione e non ancora definitiva, "sarebbe stata formulata in base alle policy dell'Istituto stesso in tema di diversità e inclusività, e deriverebbe dalle diverse osservanze religiose e culturali che sono rappresentate all'Iue". Tuttavia, aggiungono "cambiare nome al Natale non significherebbe certo garantire diversità e inclusività, ma solo cancellare ogni riferimento alle nostre radici e alla nostra tradizione. Decisioni del genere, probabilmente frutto di un clima di 'cancel culture', non attendono al principio di laicità, ma di laicismo: una sana laicità prevede pluralismo e dialogo, non la cancellazione della storia e dell'identità".
Fonte: Comune di Siena - Ufficio stampa
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