"La sentenza di primo grado del Tribunale di Grosseto su una pedagogista non iscritta al nostro albo per esercizio abusivo della professione è un importante passo verso la stella polare che è la difesa e la tutela del nostro lavoro".
Lo ha dichiarato la presidente dell'Ordine degli psicologi della Toscana Maria Antonietta Gulino in relazione alla sentenza di primo grado a carico di una professionista, segnalata alla Procura dall'Ordine degli Psicologi della Toscana e condannata a 9 mesi (e ad un risarcimento).
La sentenza, secondo Gulino, “rafforza il valore della nostra campagna 'Mettiti in buone mani', promossa per sensibilizzare i cittadini a rivolgersi a uno psicologo iscritto all'albo e per dire 'no' all'abusivismo professionale. Per noi il benessere psicologico dei singoli cittadini continua a essere la priorità, che va assolutamente garantita”.
"La tutela della professione di psicologo è uno degli obiettivi principali su cui ci siamo battuti in questa consiliatura – ha aggiunto Gulino -. Tra gli atti portati a termine segnalo il protocollo tra l'Ordine e le scuole di specializzazione in psicoterapia dove è stata inserita una specifica norma che impedisce alle scuole che formano counselor di partecipare al protocollo stesso. Abbiamo poi inserito nelle convenzioni per il tirocinio con le Università la clausola che consente l’accreditamento solo per le strutture che garantiscono l’assenza nell'organico di counselor o riconoscimento di tale professione. Voglio ricordare anche la commissione tutela che ha lavorato molto in questi anni per presentare denunce su sospetti abusi della professione".
Fonte: Ordine degli Psicologi della Toscana
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