Rubano carte di credito per comprare sigarette, scoperti dalla polizia a Firenze

La scorsa notte la polizia di Firenze ha arrestato in via il Prato un cittadino tunisino di 34 anni ed uno algerino di 43, con l’accusa di indebito utilizzo di carte di credito e di pagamento in concorso.

Durante uno specifico servizio predisposto dal Questore della provincia di Firenze Maurizio Auriemma, finalizzato alla prevenzione ed al contrasto dei reati predatori, l’attenzione dei Falchi della Squadra Mobile della Questura, è stata attirata dai due uomini che, con fare sospetto, sostavano nei pressi di una tabaccheria della zona.

Secondo quanto ricostruito dagli agenti in borghese, mentre il più giovane, incappucciato, era intento ad armeggiare sul distributore automatico dell’esercizio commerciale, il presunto complice avrebbe assunto una posizione verosimilmente da “palo”.

Insospettiti dalla situazione, gli agenti hanno subito fermato i due uomini.

Non appena si sono avvicinati, il 34enne ha cercato, invano, di nascondere dentro i pantaloni alcune tessere, una delle quali velocemente sfilata dal distributore.

A seguito degli accertamenti, infatti, nelle tasche del cittadino tunisino è stato trovato un portafoglio vuoto di un noto brand italiano, alcuni documenti e carte di pagamento intestate ad una terza persona ed un paio di cuffie bluetooth.

Tra le gambe di quest’ultimo, inoltre, poggiata a terra, i poliziotti hanno notato anche una busta aperta e contenente una quindicina di pacchetti di sigarette.

Il 43enne, invece, durante i controlli è stato trovato in possesso di uno zaino dal quale sono saltati fuori un tablet, un PC portatile ed uno smartphone di dubbia provenienza furtiva, il tutto per un valore presumibile di circa 6000 euro.

Secondo quanto emerso, i due avrebbero utilizzato una delle carte di pagamento, risultata poi essere provento di furto, e avrebbero così effettuato, per acquistare i vari pacchetti di sigarette, 4 diverse operazioni tutte da 24 euro l’una, verosimilmente facendo attenzione a non superare la somma di 25 euro, oltre la quale, infatti, è richiesta la digitazione del PIN di sicurezza.

Dopo tutta una serie di verifiche, gli investigatori di via Zara hanno appurato che i vari beni trovati addosso ai due uomini poi finiti in manette, sarebbero stati il bottino di un precedente furto messo a segno su di un’autovettura parcheggiata in Piazza dell’Unità Italiana e ritrovata con il deflettore infranto.

Per i due malintenzionati, infatti, è scattata anche una denuncia per il reato di ricettazione in concorso, mentre il maltolto è subito stato restituito, con sua grande sorpresa, al legittimo proprietario.

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