"Gli Ortolani Coraggiosi non sono falliti, ma soprattutto non hanno fallito". Così inizia la lettera a firma di Marino Lupi, presidente di Autismo Toscana e tra i promotori della realtà nel territorio di Fucecchio. Già nel mese di ottobre dagli Ortolani Coraggiosi, della Cooperativa Sinergica dove persone con difficoltà producevano ortaggi, verdura e tanto altro, avevano comunicato il temporaneo stop delle attività. "Cari amici ci siamo dovuti fermare. Le difficoltà hanno avuto il sopravvento e così abbiamo fermato la produzione invernale. Stiamo lavorando per ripartire da gennaio con rinnovato entusiasmo cercando di porre rimedio a ciò che ora ci ha fermato".
La comunicazione si concluse con la promessa di nuove notizie, arrivate oggi da parte di Lupi che ha ripercorso il periodo ottobre 2013-ottobre 2023, "dieci anni di attività di studio, di passione, di ricerca. Dieci anni in cui ci siamo inventati un percorso che permettesse a persone fragili, disabili, con disabilità grave, di avere un’occupazione, un posto di lavoro, degli amici con cui condividere le giornate e con cui provare ad immaginare, per poi realizzare, una casa dove vivere".
Un lungo periodo dove "abbiamo dimostrato che è possibile, che si può fare. Che non è vero che i nostri figli non possono lavorare. Non è vero che vanno solo "badati", messi in un recinto. Si può fare - prosegue il presidente - possono lavorare, possono essere produttivi, possono dare il loro contributo. Certamente secondo le proprie possibilità, un po’ come tutti noi, con l’aiuto necessario. Ma soprattutto sempre pronti ad insegnarci, tutti i giorni, come si affrontano le difficoltà, come si prova a superare limiti apparentemente invalicabili. E come si fa a farlo sorridendo. Tutti i giorni. Nonostante tutto e tutti".
Dieci anni in cui "ci siamo inventati più professionalità: imprenditori, agricoltori, educatori e molto altro. Abbiamo avuto la responsabilità di un’azienda con bilanci e dipendenti, abbiamo avuto la responsabilità di un percorso educativo abilitante, senza esempi a cui ispirarsi nella nostra zona e anche molto oltre. Abbiamo rigettato con forza scorciatoie istituzionalizzanti. Abbiamo studiato e lavorato tanto. Un manipolo di persone pronte a scommettere sulla bontà di un progetto che è cresciuto negli anni fino a punte di notevole successo: 20 persone con disabilità varie inserite con noi e fino a 200 cassette da 5 kg di ortaggi vendute ogni settimana. Orgogliosamente autosufficienti".
E ancora Marino Lupi prosegue: "Ci siamo occupati di tutto e tutto è stato finanziato con il lavoro: il lavoro agricolo e l’educativa. Nel gruppo degli Ortolani Coraggiosi ci sono sempre stati agricoltori, educatori, psicologi, tutti dipendenti della Cooperativa Sinergica, la Cooperativa degli Ortolani Coraggiosi. I contributi oltre i ricavi dalle vendite, necessari a raggiungere il pareggio di bilancio, sono arrivati dalle associazioni, Autismo Toscana su tutte, dai cittadini e dalla loro partecipazione a nostre iniziative pubbliche, cene e feste. Da fondi avuti grazie alla nostra partecipazione a bandi pubblici e crowdfunding e, non ultimo, dai soci del Calzaturificio Freeland con Claudio Tiezzi".
Ma dalla pandemia, l'improvviso cambiamento. "Le vendite sono crollate (abbiamo potuto constatare che ciò che si dice è vero: dopo il covid le abitudini delle persone sono cambiate), gli stipendi da pagare sono rimasti gli stessi. Ecco nel 2022 le prime gravi difficoltà per arrivare ad oggi, quando siamo stati costretti a fermarci. A fermarci non a chiudere. Noi non siamo falliti e soprattutto non abbiamo fallito. Quello che abbiamo fatto in questi 10 anni, è dimostrato, è dimostrabile ed è sotto gli occhi di tutti. Documentato e dimostrato. Ora stiamo parlando con la Società della Salute, con il Dipartimento di Salute Mentale. Per ripartire a pieno regime in collaborazione con la parte pubblica che si occuperà del socio-sanitario e del sanitario, puntando ad una forma nuova di partenariato, cercando così una nuova collaborazione virtuosa per investire insieme sulla scelta dell’inclusione.
In attesa della ripartenza, strenne natalizie e ortaggi su prenotazione
Oggi. "Ci stiamo occupando di realizzare strenne natalizie bellissime che speriamo possano essere acquistate da tutte quelle persone che in questi anni, fino a questi giorni, con le loro incessanti domande sul nostro futuro, non ci hanno mai fatto mancare il loro sostegno. Stiamo vendendo ortaggi presso la nostra casetta. Non abbiamo le forze per consegnare, ma chi vuole può trovare i nostri ortaggi, prenotandoli, venendo direttamente a trovarci. Ripartiremo, il 2024 vedrà un nuovo inizio, una nuova vita degli Ortolani Coraggiosi. In primavera vedremo nuovamente girare per le strade il nostro furgone blu. E nuovamente potremo dire, conclude Marino Lupi: "Guarda, quelli sono gli Ortolani Coraggiosi, coltivano ortaggi freschi e buoni, si occupano di inclusione. Sono nostri amici".
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