L'inizio di una nuova settimana a Stabbia coincide con la pulizia totale delle strade dall'acqua, ma non la fine del fango dalle cantine e dai seminterrati.
La frazione cerretese fino in tarda serata ha visto il lavoro dei residenti che con tanta buona lena hanno cercato di riportare le proprie case e le proprie attività a una parvenza di normalità.
Tutti armati di stivali, tute sporche di fango, pale e materiale per la pulizia. Le strade principali sono libere e se non fosse per i cumuli dei rifiuti nessuno direbbe che è succede qualcosa. Basta inoltrarsi nelle vie secondarie, le traverse della via Francesca, e si può notare ancora molto impegno e traffico umano.
Tonnellate di rifiuti giacciono in strada. I residenti ancora lavorano per i garage e i sottoscala invasi dal fango. Per le strade odore di disinfettante usato per pulire i locali. Nei volti l'amarezza di tanto lavoro per sistemare la propria abitazione invasa dall'onda di acqua e fango. Ma anche qualche sorriso: perché mai darsi per vinti. E lo sanno bene gli stabbiesi che a meno di 10 anni dal downburst del 2014 si trovano ancora a sistemare, a pulire, a rimettere a posto. A loro va il plauso, come a tutti i volontari di Campo Bisenzio, Montemurlo, Quarrata, Prato, Montale e tutti gli altri territori piegati (ma non spezzati) dall'alluvione.
Notizie correlate
Tutte le notizie di Cerreto Guidi
<< Indietro