È stato svelato stamani (domenica 5 novembre) il nuovo dispositivo semiautomatico per soccorrere le persone in arresto cardiaco; si tratta del primo passo del progetto "San Miniato - città cardioprotetta" voluto da Fondazione San Miniato Promozione e Comune di San Miniato nell'ottica di promuovere una cultura di prevenzione e consapevolezza per quanto riguarda le manovre da compiere in caso di malore.
Presenti - oltre al presidente di Fondazione SMP Marzio Gabbanini e alla direttrice operativa Gabriella Tessieri – il sindaco Simone Giglioli, il referente 118 Claudio Baglioni e il vescovo Giovanni Paccosi, che ha benedetto il DAE.
“E’ un primo passo – ha spiegato il presidente di Fondazione SMP Marzio Gabbanini – di un progetto molto importante per la sicurezza di chi vive e frequenta la nostra città, non solo nel caso di grandi eventi come la Mostra del tartufo”.
“E’ un presidio importante per tutti – ha sottolineato il sindaco Simone Giglioli – e non solo per la Mostra Mercato del tartufo che sta per iniziare. Ovviamente si spera sempre che non ce ne sia bisogno ma all’occorrenza questi dispositivi possono salvare la vita”.
Soddisfazione anche da parte del vescovo di San Miniato Giovanni Paccosi, che ha benedetto il DAE: “Per esperienza personale ho visto un paio di volte utilizzare questo defibrillatore, che ha permesso di salvare delle vite. Per cui iniziativa lodevole e da estendere a tutte le piazze della città nel tempo”.
In rappresentanza del personale sanitario c’era il medico 118 Claudio Baglioni, che ha brevemente spiegato come funziona il defibrillatore semiautomatico e quanto sia importante sin dalla giovane età far conoscere come si utlizzano questi dispositivi per diffondere una cultura di primo soccorso fondamentale.
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