"Una cerimonia per salutare i prof in pensione": la proposta di Empoli in Azione

In alcuni paesi europei, quando un maestro o un professoressa lascia il suo lavoro per andare in pensione, tale evento non è un “mero fatto burocratico” che riguarda solo la scuola dove lavora bensì coinvolge tutta la comunità.

Alla cerimonia di congedo dal lavoro, oltre ai dirigenti scolastici ed ai colleghi, sono presenti anche le massime autorità politiche locali per dimostrare l’affetto e il riconoscimento della figura dell’educatore in quella comunità.

Ognuno di noi ha dei ricordi di un maestro oppure di una professoressa che ci ha cambiato la vita o che ci ha aiutato anche con severità ad affrontare il futuro.

Sappiamo benissimo che, come amministrazione comunale, non possiamo aumentare gli stipendi ad una categoria che negli anni è stata bistratta, ma come comunità possiamo trasmettere il messaggio che l’istruzione è importante e chi tutti giorni tenacemente tra mille difficoltà ci crede, insegna e trasmette valori, vada rispettato, vada ricordato, vada ringraziato per il lavoro fatto.

Per questo motivo siamo a chiedere che già dall’inizio del prossimo anno scolastico, con cadenza annuale, nella nostra comunità si organizzi una festa pubblica in cui le massime autorità locali consegnino ai docenti andati in pensione un attestato di ringraziamento da parte della città ed a cui partecipino alunni, ex alunni, colleghi, cittadini, forze dell’ordine.

Lo spirito di questa cerimonia da tenersi non in ambienti scolastici deve essere quello del ringraziamento per l’opera svolta nella propria vita professionale, un grazie per quello che ogni maestro o professoressa ha fatto per migliorare l’educazione e l’istruzione di ognuno di noi e quindi della comunità.

Inoltre la realizzazione di questi eventi potrebbe diventare occasione di convivialità e festa; ritrovarsi tra ex alunni, regalare alla vecchia maestra o alla professoressa un libro di dediche di ringraziamento, costruire un album di foto di momenti scolastici passati insieme.

Come sistema paese stiamo attraversando un periodo difficile, sia a livello economico che di convivenza sociale; con la fine delle grandi narrazioni, con la fine dei partiti politici, l’unico luogo dove poter costruire un futuro, cercare di trovare le proprie aspirazioni, confrontarsi con gli altri è rimasta la scuola ed in questa opera titanica, ci sono rimasti loro: i docenti.
Dobbiamo far sentire loro la nostra gratitudine.

Fonte: Empoli in Azione

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