Sulla vicenda della mancata intitolazione a Lucca di una via a Sandro Pertini e sulle esaltazioni del Duce da parte dell’assessora Pisano interviene il consigliere regionale Pd Mario Puppa.
Lo fa presentando un’interrogazione al presidente della Regione Eugenio Giani.
«La Toscana – spiega Puppa – ha nel suo Dna i valori dell’antifascismo, della libertà e della Resistenza e lo abbiamo sancito poco più di un anno scrivendolo nel nostro Statuto. Sono i valori di Sandro Pertini e l’esatto opposto di quelli di Mussolini. Le questioni che ho posto nell’interrogazione vanno al di là della polemica politica, perché non parliamo di “opinioni” che tra l’altro anche per la legge costituiscono un reato, come nel caso dell’esaltazione del Duce, ma di una serie di episodi che rischiano di danneggiare seriamente l’immagine in Italia e nel mondo di una città democratica qual è Lucca, anche e soprattutto rispetto alla candidatura a Capitale della cultura 2026».
Nel testo dell’interrogazione, in particolare, Puppa chiede al presidente Giani “se non ritenga opportuno manifestare una posizione di ferma condanna nei confronti dell’amministrazione comunale di Lucca, e in particolare nei confronti dell’assessore alla cultura, in merito alle notizie apprese a mezzo stampa relative alle intollerabili esaltazioni nei confronti della figura di Benito Mussolini, oltre al recente respingimento della mozione, presentata in Consiglio comunale, concernente la richiesta di intitolazione di una strada o piazza all’ex Presidente della Repubblica Sandro Pertini, al fine di tutelare l’immagine e l’onorabilità della Regione Toscana in Italia e nel mondo, nel rispetto di quanto previsto dall’articolo 3 dello Statuto regionale in relazione alla promozione e alla difesa dell’antifascismo come valore fondante dell’ordinamento regionale, e in considerazione del potenziale danno d’immagine per la candidatura del comune di Lucca a Capitale italiana della cultura 2026”.
Fonte: Consiglio regionale della Toscana, gruppo PD - ufficio stampa
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