Elezioni Empoli, Campinoti si candida: "Lista senza simboli di partito. La mia libertà darà noia"

In campo per il sindaco di Empoli arriva il primo candidato ufficiale, manca solo la presentazione di rito con il nome della lista. Il capitano (d'impresa) è Simone Campinoti, imprenditore della Ceam Control Equipment, pronto a scendere in campo dopo l'avventura delle Regionali 2020. La presentazione vera e propria sarà fatta a novembre.

Il nume tutelare di questa operazione è Matteo Renzi, Campinoti non fa mistero infatti di essere ancora legato a Italia Viva. "Ma la mia lista non avrà simboli, sarà appoggiata da Iv e spero da molti altri", spiega Campinoti nella sede della sua azienda ai nostri microfoni.

Il leit motif di questa candidatura potrebbe sintetizzarsi in 'meno politica e più pratica'. Nel mirino infatti c'è il Pd, che in tempi non sospetti Campinoti ha anche appoggiato nella persona di Brenda Barnini (era sul palco del Cinema La Perla per la presentazione della ricandidatura al secondo mandato della sindaca).

"Voglio bene a Brenda e lei lo sa, se fosse ai vertici del Pd sarebbe un'altra storia. Non posso dire che non ha fatto cose buone ma ultimamente il partito è il centro della discussione, e non il territorio", spiega Campinoti, riferendosi anche alle vicende correntizie di Energia Popolare nata da Stefano Bonaccini, di cui Barnini è referente regionale.

"Ero sostenitore del Pd riformista con una visione del futuro. Mi diranno 'Hai tradito', potrei dire la stessa cosa. Io sono rimasto come sono: un liberale di centro con idee riformiste. Nel Pd vedo solo spaccature, hanno perso il senso delle cose. Vedo cose di sinistra in questo governo, d'altronde è naturale se il centrodestra lo guida una nata alla Garbatella mentre il Pd è guidato da Elly Schlein che paga le sedute dall'armocromista".

Perché lanciarsi in questa sfida?

"Non cerco una poltrona, le ho avute quando le ho cercate. E' stata una scelta sofferta, in casa non tutti mi hanno appoggiato. Ho 60 anni, ho avuto un cancro e due infarti. Eppure cerco sempre le sfide, come mi dico sempre 'la morte mi deve trovare vivo'. Però stavolta non lo faccio per adrenalina ma per senso civico, sono un cittadino libero, e questa libertà sento che darà noia".

E' vero che ha ricevuto contatti anche dal centrodestra? Eppure Pavese in una nostra intervista non ha avuto parole di miele.

"Mi hanno cercato in tanti. Con Pavese non porto rancore, la storia è finita con le regionali. Poi, certo, se attaccato rispondo".

E se l'appoggiasse il Pd?

"La mia lista sarà senza simboli, poi certo, mai dire mai, ma non voglio certamente un Pd alleato con il M5S e altra gente. Voglio provare ad arrivare a governare, non chi vuole salvarsi per infilarsi in qualche modo in comune. Nessuno ci metterà il cappello. Non snaturo il progetto".

Sa già qual è la squadra che la seguirà?

"Per ora mantengo il riserbo, ma è chiaro che c'è. Vorrei un azionariato popolare, con chi mi vede che si aggrega, un modo nuovo per governare la città. Non impongo la squadra al territorio. E già sto avendo riscontri ben oltre quel che mi aspettavo".

Cosa manca a Empoli?

"Empoli può diventare fortemente attrattiva per studenti e ingegneri. Non siamo però né Firenze né Pisa, andiamo male con le connessioni, sia stradali (Fi-Pi-Li) che in treno. Al momento il lavoro è il problema principale, se non riparte il commercio e gli acquisti, Empoli diventa Disneyland, solo lucine. E poi i prossimi anni saranno durissimi. L'eredità di Brenda è bella ma lascia tanti debiti, ossia le risorse da trovare. La politica è abituata a farsi mandare i fondi, ma ora si deve provare a fare differente".

Un sogno nel cassetto se dovesse diventare sindaco?

"Un esempio è sulla sanità. Nella mia azienda ho una copertura assicurativa per i dipendenti. La sanità pubblica è una grossa conquista, ma quando funziona male devi chiederti perché. Perché noi non possiamo fare come Comune una cosa cosi? La soluzione del futuro è da cercarsi nel passato, come con le mutue nel '900. Se mi impediscono di farla col Comune, lo faccio con le compagnie private. Facciamo massa critica e il volontariato poi gestirà le prestazioni".

Elia Billero

Notizie correlate



Tutte le notizie di Empoli

<< Indietro

torna a inizio pagina