"Il Santo Padre ha accolto la richiesta del reverendo. Gli ha concesso l'esonero dagli obblighi connessi con il ministero sacerdotale".
Con questa nota, il vescovo di Prato comunica la fine del ministero di Francesco Spagnesi, quarantenne coinvolto in una storia di droga e sesso.
La vicenda è cominciata nel settembre del 2021, quando Spagnesi è stato arrestato per spaccio, coinvolto in un'indagine della polizia su feste dove sarebbero entrate cocaina e GBI, o "droga dello stupro".
A quest'accusa, se ne era aggiunta un'altra, cioè tentate lesioni gravissime (caduta però alla fine del 2021): non avrebbe fatto menzione della sua sieropositività ai partecipanti delle feste, composte, secondo quanto da lui stesso dichiarato alla polizia, da una trentina di persone.
Nel dicembre del 2021, Spagnesi ha patteggiato la condanna a 3 anni e 8 mesi.
All'ex prelato, la diocesi di Prato ha anche fatto causa all'inizio del 2023, reclamando i 123 mila euro che Spagnesi avrebbe sottratto dalle offerte per destinarli alle sue attività.
Oggi la comunicazione dalla Santa Sede.
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