Nas nelle palestre non in regola, 30mila euro di multa. Segnalati anche medici non qualificati per i certificati di idonetià

I carabinieri dei 12 NAS dell’Italia centrale – nel corso di un servizio coordinato disposto nella seconda metà di settembre dal Gruppo Carabinieri per la Tutela della Salute di Roma – hanno effettuato mirati controlli presso centri e associazioni sportive, palestre, piscine e ambulatori per garantire il rispetto della normativa vigente in merito al rilascio di certificati medici per lo svolgimento di attività sportiva.

Nel corso delle numerose ispezioni, finalizzate alla tutela della salute e della sicurezza degli atleti e degli sportivi in generale, è stato verificato il possesso e la regolarità dei certificati di idoneità degli iscritti e frequentatori degli impianti sportivi, accertando:
- l’adeguatezza generale delle strutture e l’eventuale presenza di locali adibiti a studio medico in assenza delle previste comunicazioni alle Autorità competenti;
- la presenza, regolare manutenzione e revisione del “DAE” (Defibrillatore Automatico Esterno);
- l’adozione di misure protettive e preventive connesse ai rischi per la presenza del batterio della “legionella”.

Nelle province di Firenze, Siena, Prato e Pistoia, sono stati ispezionati 37 impianti tra palestre e centri sportivi, segnalando alle competenti Autorità Amministrative e Sanitarie (rispettivi Comuni e ASL) i responsabili legali di 26 strutture, di cui:
- 16, per aver tesserato soggetti sprovvisti di documentazione sanitaria attestante l’idoneità allo svolgimento dell’attività sportiva, in alcuni casi risultata non valida perché rilasciata da medici prescrittori non autorizzati;
- 3, per l’omessa dotazione dei dispositivi salvavita, a seguito di cui i militari operanti hanno avanzato richiesta di sospensione dell’attività;
- 2, per aver detenuto il defibrillatore senza aver adempiuto alla verifica di funzionalità tecnica;
- 3, per non aver rispettato l’obbligo di garantire la presenza di personale qualificato all’uso dei dispositivi salvavita durante lo svolgimento delle attività sportive e motorie;
- 2, per aver rilevato diffuse carenze igienico sanitarie e strutturali.

Complessivamente 11 i casi di medici segnalati alle competenti Autorità Sanitarie e Amministrative per aver rilasciato certificazione per l’idoneità all’attività sportiva non agonistica, senza rivestire la qualifica di medici prescrittori autorizzati (quali sono il medico di medicina generale, il medico specialista in medicina dello sport o appartenente alla Federazione sportiva italiana-CONI). Comminate sanzioni amministrative per un totale di 30.000 €.

Nell’ambito del territorio del Comando Provinciale di Firenze, sono state segnalate:
- sette strutture (tra palestre e centri sportivi), per aver accettato certificati medici per l’attività non agonistica, rilasciati senza l’indicazione degli accertamenti diagnostici eseguiti o da
specialisti diversi da quelli autorizzati della specifica normativa;
- una palestra (per cui è stata avanzata richiesta di “sospensione dell’attività”), per aver avviato l’attività in assenza del dispositivo DAE;
- un centro sportivo, per aver accettato certificati medici per l’attività non agonistica, rilasciati senza l’indicazione degli accertamenti diagnostici eseguiti o da specialisti diversi da quelli
autorizzati della specifica normativa e per non aver previsto la presenza in struttura, durante l’orario di apertura, di un operatore abilitato BLS-D;
- una palestra, al cui interno sono state rilevate delle carenze strutturali;
- sei medici per aver rilasciato certificazione sanitaria allo svolgimento dell’attività non agonistica, senza rivestire la qualifica di medico di medicina generale, medico specialista in
medicina dello sport o medico della federazione sportiva italiana – Coni.

Nell’ambito del territorio del Comando Provinciale di Arezzo, sono state segnalate:
- una palestra, per aver accettato certificati medici per l’attività non agonistica, rilasciati senza l’indicazione degli accertamenti diagnostici eseguiti o da specialisti diversi da quelli autorizzati della specifica normativa;
- una palestra, per aver ammesso alla pratica sportiva non agonistica persone sprovviste della relativa certificazione medica.
Nell’ambito del territorio del Comando Provinciale di Prato, sono state segnalate alle Autorità Amministrative:
- una palestra, per aver accettato certificati medici per l’attività non agonistica, rilasciati senza l’indicazione degli accertamenti diagnostici eseguiti o da specialisti diversi da quelli
autorizzati della specifica normativa;
- una palestra, al cui interno sono state rilevate delle carenze strutturali;
- due medici per aver rilasciato certificazione sanitaria allo svolgimento dell’attività non agonistica, senza rivestire la qualifica di medico di medicina generale, medico specialista in
medicina dello sport o medico della federazione sportiva italiana – Coni.
Nell’ambito del territorio del Comando Provinciale di Pistoia, sono state segnalate alle Autorità Amministrative:
- una palestra, per aver accettato certificati medici per l’attività non agonistica, rilasciati senza l’indicazione degli accertamenti diagnostici eseguiti o da specialisti diversi da quelli
autorizzati della specifica normativa;
- due palestre (per cui è stata avanzata richiesta di “sospensione dell’attività”), per aver avviato l’attività in assenza del dispositivo DAE;
- una palestra, per aver ammesso alla pratica sportiva non agonistica persone sprovviste della relativa certificazione medica e per non aver previsto la presenza in struttura, durante
l’orario di apertura, di un operatore abilitato BLS-D;
- un centro sportivo, per non aver previsto la presenza in struttura, durante l’orario di apertura, di un operatore abilitato BLS-D.

Nell’ambito del territorio del Comando Provinciale di Siena, sono state segnalate:
- cinque strutture (tra palestre e centri sportivi), per aver accettato certificati medici per l’attività non agonistica, rilasciati senza l’indicazione degli accertamenti diagnostici eseguiti
o da specialisti diversi da quelli autorizzati della specifica normativa;
- una palestra, per aver ammesso alla pratica sportiva non agonistica persone sprovviste della relativa certificazione medica e per non aver ottemperato nei termini alle verifiche circa il
corretto funzionamento del dispositivo DAE;
- tre medici per aver rilasciato certificazione sanitaria allo svolgimento dell’attività non agonistica, senza rivestire la qualifica di medico di medicina generale, medico specialista in
medicina dello sport o medico della federazione sportiva italiana – Coni.

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