Una ricerca dell’European Regional Obesity Report 2022 dell'Oms ha evidenziato che circa 1 bambino in età scolare su 3 in Europa convive con l'obesità o il sovrappeso.
Nel panorama europeo, l'Italia ancora una volta è tra i primi posti per incidenza di quella che è ormai ampiamente riconosciuta come una patologia. Secondo l'ultimo Report infatti, l'Italia presenta la percentuale più elevata (pari al 42%) di bimbi in sovrappeso o obesi nella fascia di età 5-9 anni, mentre si colloca al 4° posto nella classe di età 10-19 anni.
Un’alimentazione scorretta e un approccio al peso legato più all’estetica che alla salute sono elementi che hanno un’elevata incidenza in questo scenario e occorre ripartire dalle fondamenta per agire in modo efficace.
Da qui appare evidente il ruolo centrale che riveste l’educazione a una corretta alimentazione.
Molto spesso la proposta della mensa scolastica viene criticata: troppe verdure, troppi legumi. Ma è necessario abituare i bambini e i ragazzi ad un’alimentazione variata.
Negli ultimi anni il Comune di Montelupo si è speso molto in questo senso.
In primo luogo con la scelta degli alimenti: in prevalenza biologici e di filiera corta. Tanto per fare un esempio per quanto riguarda la carne viene scelto l’animale e seguito in tutto il processo dall’allevamento alla tavola.
O ancora il progetto educativo realizzato in collaborazione con l’associazione “Grani Antichi” grazie alla quale sono organizzati durante l’anno pranzi a scuola a base di fettunta con pane ai grani antichi di Montespertoli tagliato a mano.
Da alcuni anni l’ufficio scuola sta poi lavorando assieme all’ASL e a una nutrizionista appositamente incaricata alla stesura del nuovo menù.
Una prima versione è stata presentata nell’anno scolastico 2021/2022, poi sottoposta a verifica di gradimento con un questionario inviato alle famiglie.
Il questionario è uno strumento importante perché ci permette di conoscere meglio i bisogni dei bambini e soprattutto ci consente di acquisire informazioni essenziali per poter effettuare modifiche anche sulla base dei cibi che vengono apprezzati e di quelli che invece vengono graditi di meno.
Sono state quindi apportate alcune modifiche, come per esempio la sostituzione della pasta allo sgombro con pasta al tonno o della pasta ai carciofi con il risotto allo zafferano.
Il questionario sottoposto alle famiglie un anno fa è stato un valido strumento per la conoscenza dei bisogni ma anche per informare i genitori.
I risultati ci dicono infatti che il 40% delle famiglie non era conoscenza per esempio del fatto che il 100% di frutta, ortaggi, legumi, riso, olio extravergine, uova, yogurt e dei succhi di frutta che vengono somministrati agli alunni è bio.
E il 50% delle famiglie non era a conoscenza che la pasta e la carne bovina che vengono somministrate alla mensa proviene da "chilometro zero".
«Siamo convinti dell’importanza dell’educazione a una approccio sano e corretto nei confronti dell’alimentazione che non demonizzi alcun alimento ma che abitui i ragazzi alla varietà.
La mensa scolastica ha un ruolo centrale in questo processo ed è per questa ragione che come amministrazione abbiamo investito e continuiamo a investire in questa direzione.
A partire dalla scelta fatta qualche tempo fa e mai messa in discussione di non esternalizzare il servizio, di realizzare un centro cottura e di fare anche recentemente gare in cui si richiede ai fornitori prodotti biologici e di filiera corta. Per quanto riguarda la composizione del menù abbiamo volutamente agito in più fasi proprio per testare, non dare nulla per scontato e raggiungere un equilibrio fra una dieta sana e il gradimento dei piatti», afferma l’assessore alla scuola Simone Londi.
Fonte: Comune di Montelupo Fiorentino - Ufficio stampa
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