Si intreccia, per non dire si avvita su se stessa, la vicenda dell'omicidio-suicidio con due morti dello scorso 25 settembre in una sala biliardo in un capannone di Mezzana a Prato. Le indagini della procura e della squadra mobile finora ha accertato che la questione principale dietro alla sparatoria riguarda una questione di debiti. Il cinese che ha sparato era noto nel mondo della ristorazione anche tra italiani, ma da tempo aveva forti debiti e problemi economici. L'altro cinese, ucciso dal primo, viveva da molto tempo a Prato. I due erano in affari tempo fa.
Oltre queste certezze, che hanno un riscontro con le immagini delle telecamere di videosorveglianza, il muro di omertà dei testimoni è disarmante al momento.
Molti testimoni non parlano, dicono di non sapere o negano l'evidenza. La sala biliardo potrebbe nascondere una bisca per il gioco d'azzardo.
Una fonte di informazioni potrebbe essere la Range Rover dell'uomo armato, lasciata fuori in strada con i finestrini aperti. Era stata rubata a un italiano. Un'ora prima un mezzo identico aveva travolto uno scooter a Prato, perdendo la targa anteriore. Il mezzo trovato sulla scena degli omicidi è mancante proprio della targa anteriore.
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