Verso le elezioni 2024, il quadro di nomi e alleanze nell'Empolese Valdelsa

(foto gonews.it)

Siamo arrivati alla chiusura delle interviste con i partiti e i movimenti che saranno protagonisti delle prossime elezioni comunali nell'Empolese Valdelsa a maggio 2024. Abbiamo intervistato le realtà al momento più solide e con reali prospettive di presenza su tutti gli 11 comuni, nei quali 10 sindaci non potranno ricandidarsi (fa eccezione Montespertoli con Alessio Mugnaini al primo mandato). Le liste civiche seguono dinamiche più locali e quindi avranno spazi dedicati nei focus sui comuni.

Il piano che si delinea è abbastanza concreto per quanto riguarda almeno 3 schieramenti, che prevedibilmente avranno il grosso del bottino di voti. Il centrosinistra, con il Partito Democratico al centro e i futuri alleati su cui si sta ancora discutendo. Il centrodestra tradizionale, che forte dell'esperienza del governo Meloni sembra apparire compatto anche come schieramento unico. La sinistra-sinistra e il Movimento 5 Stelle, su cui le prove di dialogo sembrano aver imboccato una pista importante.

Andiamo con ordine.

Il Pd sta lavorando da tempo con impegno per riconfermare tutti gli 11 comuni, pur dovendo affrontare la sfida di un nuovo ciclo. Il partito vorrebbe spostarsi a sinistra con l'elettorato che ha preferito Elly Schlein, le segreterie regionali e territoriali stanno seguendo il nuovo corso (volenti o nolenti). Il dietrofront di ieri sulla quotazione in borsa è un timido segnale di inversione di rotta.

E a fianco del Pd? Come indicato da Nicola Ferraro, in campo c'è Sinistra Italiana che sembra essere l'alleato più solido a livello locale. E oltre? Ci ha provato Possibile a tendere la mano, ma oltre a quest'altra formazione c'è mistero. Azione ha affermato di voler dialogare con tutti e rivendica la propria indipendenza, Italia Viva invece guarda al Pd come a un partner di maggioranza su cui poter contare con più stabilità, nonostante l'opposto percorso a livello nazionale di Matteo Renzi. Nei comuni maggiori questo significherà una presenza di liste più corposa, con ognuno che potrà portare la propria idea di governo e i propri candidati. Nei comuni più piccoli, sotto i 15mila abitanti, ogni candidato sindaco avrà una sola lista, e in tal caso si dovrà fare della sintesi.

Per quanto riguarda i candidati, la strada è ancora lontana nonostante le voci che si rincorrono. E' buona prassi andare a individuare i membri delle giunte uscenti più 'attivi' o i vice come possibili candidati. Su Empoli, da fuori i nomi risultati più forti sono sempre gli stessi: Alessio Mantellassi e Fabio Barsottini, come espressione di continuità verso la giunta Barnini. Dentro al centrosinistra, non ci sono però certezze su un nome piuttosto che un altro. Lo spettro di candidature si allarga anche verso altri nomi, a nostro giudizio meno papabili, ma comunque esistenti nel 'listino': il segretario Pd Lorenzo Cei, in questi mesi impegnato nella costituzione dell'alleanza di centrosinistra, il consigliere regionale Enrico Sostegni, eletto con i voti dell'Empolese Valdelsa e quindi sempre attento al territorio, e poi altri nomi della giunta come Valentina Torrini (e fuori dal Pd anche Antonio Ponzo Pellegrini).

In altri comuni solo un nome è stato lanciato e annunciato: Emma Donnini per Fucecchio, assessore e vice sindaco uscente. I nomi più papabili (ma non sono esclusi altri 'assi' dal mazzo) nel resto dei comuni interessano principalmente membri uscenti delle giunte, che stanno guadagnando da tempo maggiore 'visibilità' anche nelle uscite pubbliche: il vice sindaco Simone Londi per Montelupo Fiorentino, l'assessore Francesca Giannì per Castelfiorentino, Sara Iallorenzi per Vinci o Daniele Vanni, ex assessore e segretario locale Pd, i vice Clara Conforti per Certaldo e Paolo Feri per Cerreto Guidi. A Capraia e Limite ipotizziamo il vice Paolo Giuntini o Rosanna Gallerini, ai tempi sfidante di Alessandro Giunti per le primarie 2014. Da valutare la possibilità di un terzo mandato per il sindaco Paolo Pomponi, causa il piccolo numero di abitanti di Montaione, e per l'omologo di Gambassi Terme Paolo Campinoti, appena sotto la soglia limite dei 5mila abitanti. Sono tutti nomi di persone che hanno 5 o 10 anni di esperienza alle spalle per la gestione della macchina amministrativa, e che hanno sostenuto più campagne elettorali sia per le comunali che per altre elezioni.

Sul centrodestra i tre partiti Fratelli d'Italia, Lega e Forza Italia rivendicano risultati positivi nelle ultime politiche e vogliono provare a sfidare la continuità. Dovremo vedere se la proposta che arriverà sarà convincente per i cittadini. Soprattutto, in questo caso il 'nemico' è più interno che esterno. Il programma elettorale potrà essere condiviso (anche se il Patto con gli empolesi del 2019 per il candidato Poggianti sembrava più l'elenco di Prodi con gli alleati nello sfortunato governo 2006), ma i nomi da candidare saranno il vero nodo da sciogliere. La ripartizione da 'manuale Cencelli' sui candidati negli 11 comuni porterà probabilmente a privilegiare Fratelli d'Italia come socio di maggioranza. Da qui l'occhio sempre aperto su candidati civici da parte della Lega che, oltre all'appeal per gli elettori che non vorrebbero un partito, potrerebbe a sciogliere eventuali tensioni sulle candidature. Ogni territorio avrà poi i suoi problemi su cui il centrodestra tenterà di puntare come tema principale per la campagna elettorale, per mettere in luce le falle di decenni di amministrazione a guida centrosinistra.

La sinistra-sinistra è costituita da Movimento 5 Stelle e la galassia di partiti che in vista del 2024 proveranno un cartello elettorale. Ci sarà dentro Rifondazione Comunista? Potere al Popolo? il Partito Comunista Italiano? il Partito Comunista? Non è chiaro, ma in questo caso i simboli con la falce e il martello hanno un appeal limitato rispetto a quello delle stelle di Grillo. Su queste pagine sono stati costruiti ponti tra Anna Baldi e Leonardo Masi (da notare la presenza di quest'ultimo al prossimo convegno M5S sulla questione Keu a Empoli), con un lavoro che sembra avviato e che comunque nega la possibilità del M5S di riallacciare i rapporti con il Pd. La somma aritmetica a Empoli darebbe quasi un 20% a questa coalizione, sui dati delle elezioni 2019. Ma in politica la matematica conta fino a un certo punto quando si parla di previsioni. Sarà da valutare se questa coalizione riuscirà ad attirare chi è stato sensibile ai temi di opinione che hanno creato vari movimenti (Trasparenza per Empoli, Per un altro raddoppio, ecc). Anche se questi temi poi verranno gestiti in maniera autonoma da tutti i partiti. Il centrosinistra difenderà le scelte di governo sul raddoppio ferroviario e ribadirà come le amministrazioni siano parte lesa nella vicenda Keu, il centrodestra attaccherà invece sul gassificatore così come la sinistra-sinistra. Vedremo quale proposta avrà più appeal agli occhi dell'elettore medio.

Elia Billero

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