In Toscana il primo progetto di economia circolare industriale d’Europa a impatto e scarto zero

La Toscana sarà la prima regione d'Europa ad ospitare un concreto esempio di economia circolare in grado di essere applicato a diversi settori industriali, dall'energia alla produzione di cibo. Un modello completamente eco-sostenibile, perfettamente in linea con le più recenti pratiche ESG.

E’ stato presentato oggi, all’ Auditorium della Cittadella di Loppiano, a Figline e Incisa Valdarno, davanti al Governatore della Regione Toscana Eugenio Giani, all’amministrazione comunale ed agli oltre 350 presenti, il primo progetto di economia circolare industriale avanzata d’Europa, che sarà realizzato proprio nel Comune di Figline e Incisa Valdarno, in provincia di Firenze, nello stabilimento della ex Bekaert, inattivo dal 2018.

“I temi della sostenibilità energetica ed ambientale e della circolarità produttiva sono centrali per la Toscana e siamo contenti che un pool di aziende ed investitori, toscane e non, abbiano deciso di investire su questi aspetti per dare un futuro all'area industriale generando nuova occupazione – ha dichiarato il presidente Giani - Il progetto H2 Era Green Valley consente di lenire la ferita economica, sociale e territoriale innescata dalla improvvida chiusura del sito produttivo da parte della Bekaert lasciando a piedi 318 lavoratori: Bekaert deve sapere che il danno rimane e che la Regione continuerà a vigilare sul rispetto degli impegni nell'interesse anche del nuovo progetto che prevede altre autorizzazioni già in divenire”.

“Con il progetto "H2 Era Green Valley” denominato “HgV" miriamo a definire il futuro economico in una circolarità industriale, eliminando gli sprechi e riducendo al minimo l’impatto sull’ambiente. Siamo determinati a creare un mondo in cui ogni risorsa sia utilizzata con saggezza e ogni scarto diventi una nuova opportunità” - dichiara Federico Parma, ideatore di tutto il progetto. “Un modello di economia circolare assolutamente innovativo, che ha riscontrato l’interesse di investitori e che pensiamo possa essere replicato in molti altri siti”, - afferma Rossella Lehnus, partner di Deloitte, advisor strategico e finanziario di HgV. HGV prevede infatti la realizzazione di un complesso industriale che integrerà una centrale fotovoltaica, un impianto di produzione di idrogeno verde, un impianto di power to gas, una vertical farm e una fish farm. La centrale fotovoltaica produrrà energia pulita, che sarà utilizzata per alimentare l'impianto di produzione di idrogeno.

L'idrogeno, a sua volta, sarà utilizzato per alimentare l'impianto di power to gas, che produrrà Bio Metano. Il calore di scarto dell’ elettrolizzatore climatizzerà la Vertical Farm, mentre l’ossigeno di scarto verrà utilizzato nella Fish Farm, insieme all’energia auto prodotta sarà tutto a impatto zero. “Questo progetto sfrutta la circolarità delle sue attività anche per rendere commerciale la produzione di gas rinnovabili di origine elettrica, come l’idrogeno e l’E-methane” - conferma Leonardo Senatori di Pietro Fiorentini SpA - “Grazie ai nuovi sistemi comunitari di spinta all’economia degli RFNBO (Renewable Fuel of not biological origin) come l’Hydrogen European Bank, questi gas verdi possono trovare anche la loro sostenibilità economica oltre che ambientale”.

“Il progetto illustrato rispecchia la visione che Beyfin ha della transizione energetica che si traduce nell’integrazione di diverse tecnologie energetiche e filiere.” - ha spiegato Beatrice Niccolai, ad del Gruppo Beyfin Spa - “Accanto al BioGpl investiamo sull’idrogeno per realizzare nuovi impianti ad hoc ed integrare le nostre 150 stazioni di servizio multi-energy presenti nel Nord e Centro Italia”. Il progetto “HGV”, è un passo importante verso la transizione dell'Italia a un'economia circolare, contribuirà a ridurre l'uso di risorse naturali, a migliorare l'efficienza energetica, a ridurre le emissioni di gas serra ed a coltivare il nostro futuro.

"I vantaggi dell’agricoltura verticale in termini di qualità del prodotto e di ridotto impatto ambientale, con un risparmio d’acqua di oltre 90% e un risparmio di suolo di 100 volte rispetto all’agricoltura tradizionale, sono reali e riconosciuti. L’idea di integrare la vertical farm in un ecosistema circolare come quello di HGV permette di risolvere i problemi legati ai consumi energetici” - commenta Daniele Modesto, Ceo di Zero Srl “I benefici del progetto sono molteplici” - conclude Federico Parma - “non ultimo, la creazione di nuovi posti di lavoro in diversi settori, tra cui l'energia, l'agricoltura e la produzione industriale, andando a migliorare processi che fino a questo momento sono stati penalizzati per motivi ambientali ed economici”.

Il modello HGV è scalabile ed è il primo, a livello industriale, che emette più ossigeno che Co2 nell’ambiente.

Giani: “Sostenibilità e circolarità produttiva centrali per la Toscana”

Soddisfazione e speranza per un futuro industriale veramente innovativo per l’ex stabilimento Bekaert di Figline e Incisa Valdarno grazie a H2 Era Green Valley, il progetto a impatto e scarto zero presentato oggi all’Auditorium della Cittadella di Loppiano. E’ quella espressa dal presidente della Regione, Eugenio Giani, intervenuto a Figline e Incisa Valdarno per lo ‘start’ pubblico del progetto denominato “HgV".

“I temi della sostenibilità energetica ed ambientale e della circolarità produttiva – ha dichiarato il presidente Giani - sono centrali per la Toscana e siamo contenti che un pool di aziende ed investitori, toscani e non, abbiano deciso di investire su questi aspetti per dare un futuro all'area industriale generando nuova occupazione. Il progetto H2 Era Green Valley consente di lenire la ferita economica, sociale e territoriale innescata dalla improvvida chiusura del sito produttivo da parte della Bekaert lasciando a piedi 318 lavoratori: Bekaert deve sapere che il danno rimane e che la Regione continuerà a vigilare sul rispetto degli impegni nell'interesse anche del nuovo progetto che prevede altre autorizzazioni già in divenire.

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