"A volte l’amore non basta”, la Pesa diventa Teatro

“A volte l’amore non basta” ed è allora che trovano spazio l’arte, il teatro, la natura con il loro carico di mistero, di poesia e di magia. Atmosfere magiche e sognanti in cui il fiume e la rosa sono amici per lo stesso tramite della natura, sono quelle che annunciano il doppio spettacolo teatrale collettivo di venerdì 15 e sabato 16 a Ginestra Fiorentina, dal titolo “Il Fiume e la Rosa. A volte l’amore non basta”. E’ la seconda azione artistica collettiva di “Resistenze artistiche” - la prima del 13 luglio ha avuto per tema la passeggiata lungo la Pesa e l’inaugurazione dell’opera di Sona Baradaran - di cui il torrente Pesa è filo conduttore.

Il progetto partito nel luglio scorso presso Salone Arbus e Mi Chiamo Viscardo Lab a Ginestra, è ora al suo secondo appuntamento con uno spettacolo teatrale itinerante sul torrente Pesa che restituisce il lavoro e le suggestioni di un percorso laboratoriale iniziato nel maggio scorso. Lo spettacolo è curato dalle Associazioni Arbus, Teatro Come Differenza, Mi chiamo Viscardo e Spazio Ipotetico che hanno seguito anche il progetto “Resistenze artistiche” promosso grazie al contributo di Fondazione CR Firenze nell’ambito del Bando Arte - Attività artistiche e culturali 2023. “Resistenze artistiche” è patrocinato dal Comune di Lastra a Signa ed è svolto in collaborazione con la Salute Mentale zona empolese e fiorentina della Asl Toscana centro e il Contratto di Fiume del torrente Pesa.

Il lavoro laboratoriale dei mesi scorsi si è rivolto agli attori di Teatro come Differenza, utenti dei Servizi territoriali di salute mentale dell’area fiorentina ed empolese che da anni sono impegnati con Arbus e Teatro Come Differenza nei laboratori teatrali e nell’attività di formazione artistica. A questo gruppo nei mesi si sono aggiunti altri partecipanti tra cui cittadini di Firenze, Lastra a Signa e di Ginestra Fiorentina.

“Siamo circa 35 persone - spiega Francesca Sanità una delle registe di Teatro Come Differenza che in questi mesi ha condotto i gruppi teatrali di Arbus -  Sosteniamo questa modalità di lavoro in cui si uniscono persone con esperienze diverse, unione che è molto importante per tutti. Ci siamo lasciati suggestionare dalle idee di questo gruppo, dando struttura agli stimoli che via via ci arrivavano. Così sono nati anche i testi che prendendo spunto dal celebre aforisma di Eraclito “Tutto scorre”, s'ispirano al tema dell’acqua e del suo fluire”.

L’appuntamento del 15 e del 16 settembre prevede la partecipazione di due gruppi di spettatori di 50 persone, con due repliche al giorno (19.30 e 21.30). E’ necessario prenotare scrivendo a salonearbus@gmail.com, anche solo per avere informazioni. Il costo del biglietto è 10 Euro. Lo spettacolo prenderà il via dal Salone Arbus e Mi chiamo Viscardo Lab, in via Chiantigiana 1/c a Ginestra.

Attraverso un percorso notturno in mezzo alla natura, in cui la Pesa è presenza silenziosa ma dominante, gli spettatori a cui sarà data una torcia, saranno parte dell’azione artistica collettiva fino all’arrivo sul torrente. Lungo dieci stazioni di sosta incontreranno gli attori, in un crescendo di parole e performance fino all’undicesima e ultima stazione, quella sul torrente dove dalla balaustra, assisteranno alla coreografia finale. Il torrente e il suo letto non faranno solo da cornice ma diventeranno essi stessi elementi della coreografia. Il fiume sarà il teatro e arte e natura si uniranno in un connubio in cui sarà la natura a comandare. Accompagneranno il crescendo di suggestioni, alcune video proiezioni.

Sarà di nuovo proiettato sulla facciata dell’edificio delle Associazioni Arbus e Mi chiamo Viscardo Lab, il video mapping del fiume Pesa e sarà nuovamente possibile vedere anche il quadro dell’artista iraniana Sona Baradaran, inaugurati entrambi il 13 luglio, durante la prima tappa di Resistenze artistiche. Il percorso lungo il fiume è molto agevole ma si consigliano i partecipanti di indossare scarpe comode.

Fonte: Ufficio Stampa

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