Ha avuto un ruolo di primo piano nelle elezioni del 2019, mettendoci la faccia come candidato sindaco per il centrodestra e portando per la prima volta il centrosinistra a San Miniato al ballottaggio. Michele Altini, assicuratore, è iscritto a Forza Italia, è consigliere comunale di opposizione oltre ad avere numerosi ruoli in altre istituzioni: è socio della Fondazione CRSM, del Rotary di San Miniato e della Fondazione Dramma Popolare oltre che presidente dell'assemblea dei soci del Dramma. In questa intervista Altini traccia un bilancio di questi 4 anni di opposizione alla giunta Giglioli, non nega l'affiatamento tra centrodestra e CambiaMenti (anzi, in un passaggio apre a un governo condiviso) e si mette a disposizione per la partita del 2024, dove il centrodestra si presenterà con l'obiettivo di insediarsi all'ombra della Rocca, per la prima volta in oltre 70 anni di storia repubblicana.
Altini, domanda di rito: come stanno le cose all'interno di Forza Italia e nella coalizione di centrodestra?
Dopo la morte di Silvio Berlusconi ci stiamo riorganizzando, a livello regionale e provinciale. C'è stato il commissariamento per la provincia di Pisa, adesso il coordinatore è Lorenzo Paladini, prima Raffaella Bonsangue, attuale vice coordinatrice regionale, con la quale ho lavorato bene e infatti il ministro Tajani l'ha voluta con sé a Roma.
Forza Italia c'è, è viva ed è in crescita dei sondaggi. Siamo il partito moderato e riflessivo del centrodestra. Viviamo la politica da tanti anni e il partito è pronto a fare la sua parte. Nonostante la riorganizzazione non saremo impreparati al 2024.
E a livello locale?
A San Miniato c'era il coordinatore comunale, dubito che la carica verrà rinnovata. Siamo all'interno del centrodestra e ci rapportiamo con persone responsabili. Anche per la scelta del candidato, quando decideremo chi presenteremo, andremo a vedere la figura con più consensi.
Ferraro della Lega ha detto che il centrodestra è pieno di candidati, di chi si tratta?
Ci sono figure disponibili, in autunno inizieranno i colloqui. Sono imprenditori, persone non attive nel partito ma sicuramente in grado di ricoprire il ruolo.
Squicciarini di Italia Viva ha fatto il suo nome come il candidato sindaco.
Vorrei sapere da dove ha preso questa voce. Qualcuno avrà fatto il mio nome, il centrodestra non si è al momento espresso, io sono disponibile ma non sono il solo. Non è detto che il cdx converga sul mio nome.
Secondo lei il candidato del centrosinistra sarà ancora Simone Giglioli?
Beh, non farlo fare sarebbe l'ammissione di una sconfitta per il centrosinistra, il secondo mandato lo concedono a tutti. Le prime e ultime primarie che il Pd fece furono tra Gabbanini e Romagnoli, infatti non ricordo l'uso di questo 'grande strumento democratico' (ride, NdR).
Se ripensa alle elezioni del 2019, adesso a mente fredda, ritiene che avrebbe potuto fare qualcosa di meglio o di diverso per migliorare il risultato?
Il risultato del ballottaggio sotto alcuni punti di vista mi ha sorpreso positivamente. Rifarei tutto, in tre mesi ho dato tutto. Spesavo che al ballottaggio ci fosse stato anche chi voleva cambiare veramente. C'era una mancata conoscenza delle persone, dei pregiudizi nel centrodestra. Adesso questi presupposti sono venuti bene.
Avreste potuto vincere già nel 2019?
Il centrodestra ha dato la dimostrazione di avere le carte in regola per governare. Sarebbe meglio vincere al primo turno, ma abbiamo CambiaMenti che ha avuto un ottimo risultato.
C'è una convergenza forte con CambiaMenti?
Dopo 4 anni abbiamo lavorato bene all'opposizione anche con CambiaMenti, con loro a livello di programma gravi differenze non ce ne sono stati, tanti aspetti alla fine convergevano. Abbiamo condiviso molti argomenti e su tanti abbiamo una visione univoca. Ritengo che ci sia la maturità di queste forze per governare insieme.
Ma non ci sono differenze ideologiche, con una lista che Manola Guazzini ha definito con valori di sinistra?
A livello ideologico ci sono delle differenze ma sono poche, ci sono diverse anime anche nel Pd, non c'è il pensiero unico. Poi il confronto è sempre positivo.
Prima parlava di pregiudizio ideologico, come può fare il centrodestra a smontare questo pregiudizio?
Non dobbiamo tentare di convincere gli elettori, parlano i fatti. Purtroppo i Consigli comunali sono seguiti da pochi e la gente legge gli articoli di stampa di gonews.it e degli altri organi di stampa. Parlano però i fatti e come ci siamo posti in questi anni, basta vedere come ultima la questione della Rsa.
Sempre Squicciarini di Italia Viva l'ha definita come una persona con cui poter ragionare, corretta e onesta, ma che si fa prendere troppo la mano dal resto dell'opposizione, e che quindi poi non si possa parlare.
Io mi definisco una persona liberale e moderata. Quando dice che l'opposizione è a guida manoliana, Squicciarini usa un metodo poco ortodosso per screditare il lavoro. Come candidato sindaco, ho avuto la volontà di confrontarmi anche con chi non è come me. Si dice che si è sindaci di tutti, non di chi li ha votati e basta.
Con Italia Viva Forza Italia ha sempre avuto dei rapporti a livello nazionale, e a livello locale ci sono stati dei contatti?
Ho avuto relazioni non di natura politica, ma come con tutti gli esponenti politici. Non ci sono stati accordi, in questo senso.
Un giudizio sulla giunta Giglioli
Non sono abituato a dare giudizi. Però Simone ha vinto con la maggioranza relativa dopo il ballottaggio, glielo dissi quando mi andai a congratulare con lui, i numeri gli hanno dato un risultato diverso da quello delle tornate precedenti. Mi aspettavo più apertura verso le opposizioni, ma in pratica così non è stato. E' mancata la disponibilità nell'interesse dei cittadini. Se qualcuno propone un'idea migliore, bisogna farne tesoro.
Su quali temi farete campagna elettorale nel 2024?
Non li abbiamo ancora fissati, ma ritengo che l'economia sia uno degli aspetti fondamentali. La conceria, l'artigianato e tutto l'indotto, devono essere di primaria importanza.
Poi l'immagine del territorio è fondamentale: le manutenzioni, il degrado assoluto che vediamo, delle frazioni abbandonate come Ponte a Egola e altre ancora. San Miniato ha un grande patrimonio da valorizzare, il centro attira turisti ma dobbiamo ringraziare gli imprenditori che hanno investito. Lo vediamo con gli eventi di luglio e agosto, solo il 20% sono stati organizzati dall'amministrazione, sono stati altri che hanno tenuto vivo il centro. Se non investi ti affidi alla sorte.
Elia Billero
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