I dati preoccupanti segnalati per il turismo italiani non valgono per le campagne del Chianti fiorentino. Stando infatti ai numeri registrati dal Consorzio Colli Chianti Fiorentini i mesi estivi sono stati caratterizzati da un sostanziale “tutto esaurito” negli agriturismi che ha di fatto migliorato il risultato, peraltro ampiamente positivo, del 2022.
Tra le novità principali l’incremento di turisti nordeuropei, canadesi, australiani e britannici che hanno fatto registrare un incremento di presenze già dal mese di marzo (+10%) che ha toccato il picco ovviamente in estate (giugno +20%). Come sempre la maggioranza degli ospiti è stata costituita da statunitensi che ancora oggi rappresentano l’80% dei visitatori.
Molto bene anche sul fronte visite in cantina e degustazioni con aumenti significativi che hanno sfiorato il +15%.
“Gli agriturismi – ha detto la vicepresidente e assessora all’agroalimentare Stefania Saccardi - sono una grandissima risorsa per la Toscana e i dati che ci racconta l’estate del Consorzio Chianti Fiorentino ce lo confermano. Siamo soddisfatti di poter vedere che i sostegni dati al settore, anch’esso messo a dura prova dal periodo della pandemia, hanno sortito effetti più che positivi e gli agriturismi hanno ripreso molto rapidamente con un trend che questa stagione si è rivelato addirittura migliore del 2022 che già era andato molto bene. Gli agriturismi del Chianti offrono molteplici vantaggi, non solo la possibilità di stare all'aria aperta e avere prodotti di prima qualità e sani, ma essere circondati da un paesaggio unico al mondo, frutto senza dubbio della benevolenza della natura ma anche e soprattutto del lavoro sapiente dell’uomo. Una dimostrazione ulteriore della multifunzionalità dell’agriturismo, che offre una serie di beni e servizi altrimenti impossibili da ottenere, come la tutela del paesaggio, la trasmissione della cultura e delle tradizioni rurali. In una parola, l'agricoltura trova nell'agriturismo una modalità perfetta per continuare a presidiare il territorio”.
“Siamo molto soddisfatti – ha sottolineato Marco Ferretti, Presidente del Consorzio Chianti Colli Fiorentini -. Evidentemente, usando una frase che ci sta particolarmente a cuore, abbiamo seminato bene. È bello registrare un aumento di presenze, ma fa particolarmente piacere ottenere conferme da chi già ci conosce. La nostra offerta, unita alle straordinarie potenzialità del Chianti fiorentino, risulta vincente. Siamo già al lavoro per la prossima stagione”.
“Negli agriturismi toscani ci sono prenotazioni fino a ottobre. Nei luoghi in cui il turismo di provenienza è straniero c'è stato il sold out e questo vale per il Chianti, soprattutto senese, in particolar modo la Val d'Orcia. Con la bella stagione e le temperature sopra la media, ormai anche ottobre è un mese da pienone”.
A dirlo sono Fabiola Materozzi di Confagricoltura Toscana e Daniela Maccaferri di Agriturist Toscana commentando i dati sugli agriturismi diffusi oggi dalla Regione Toscana e dal Consorzio Colli Chianti Fiorentini.
“Le sensazioni per il Chianti, soprattutto senese e in particolare la Val d’Orcia, sono molto positive – aggiungono Materozzi e Maccaferri -. Noi siamo molto soddisfatti, anche se va detto che non c'è il sold out in tutta la Regione. Ci sono forti discrepanze tra aree interne e quelle della costa e questo è un dato da non sottovalutare. Tuttavia un ottobre così da record ci fa capire che l'era post Covid, col turismo in grande stile, è ufficialmente iniziata. A livello regionale i turisti Usa rappresentano la gran parte dei visitatori”.
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