Il vitto della cena non piace e in carcere scoppia una rivolta. È accaduto alla Dogaia a Prato nel pomeriggio di giovedì 31 agosto, stando a quanto riporta il sindacato autonomo di polizia penitenziaria.
A ricostruire il tutto è Francesco Oliviero, segretario toscano del Sappe. I fatti sarebbero avvenuti nella seconda sezione del penitenziario: qui i detenuti si sarebbero muniti di spranghe di legno e avrebbero usato come armi delle caffettiere messe nei calzini. Avrebbero minacciato il personale di polizia.
"I detenuti hanno saccheggiato la sezione, rompendo qualunque cosa gli capitasse a portata di mano come telecamere, finestre e le varie suppellettili in dotazione alla sezione. Nessuno si è fatto male, ma non si può andare avanti così”, afferma in una nota Oliviero.
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