Non usa mezzi termini, Manuele Vannucci. Il portavoce dell’Empolese-Valdelsa di Possibile scuote la locale sinistra in vista dell’appuntamento elettorale amministrativo del 2024 invitando Pd e Buongiorno Empoli ad un dialogo che lui reputa decisivo, specie ora che il contesto nazionale non è favorevole per le forze della sinistra.
"E la sensazione è che, da qui alle elezioni europee ed amministrative del 2024, rimarrà difficile – attacca - non credo che il centro-destra perderà il consenso che ha nonostante promesse che non ha potuto mantenere e che definirei fasulle".
Tipo?
Ad esempio si sono resi conto che i respingimenti sono illegali ed il blocco navale impossibile, cose che comunque già sapevano. Nonostante questo, uscite sempre più infelici e parenti messi in posti di comando, credo che non subiranno contraccolpi almeno da qui al 2024.
Ed a livello locale?
Il quadro è cambiato e non è semplice. Il Pd ha dimostrato di avere uno scollamento importante rispetto alla sua base. Nessuno dei vertici del locale Pd ha appoggiato la mozione Schlein che poi ha vinto a livello locale e nazionale.
Cosa significa?
Che la richiesta dell’elettorato non è più quella titubante o moderata. Questi elettori chiedono maggiore incisività rispetto alle precedenti gestioni del partito. E questa cosa deve far riflettere. Secondo me la strada migliore che il Pd ha per mantenere il governo della città è di modificarne l’assetto.
Ovvero?
Aprire il più possibile a sinistra, in particolare a Buongiorno Empoli.
Dall’altra parte pensi che ci potrebbe essere una risposta positiva?
Si, se l’apertura fosse reale con un cambio di passo, se si trovasse un terreno comune di confronto. E, su questo aspetto, noi daremmo volentieri il nostro contributo. E mi piacerebbe che la mozione Schlein facesse due cose: far capire al locale Pd che con quello scollamento che ha vissuto col suo elettorato ci deve quantomeno fare i conti e moderare fra il partito e chi sta alla sua sinistra. A Empoli, dopo la vittoria di Elly, pare non sia successo niente.
La Multiutility e la questione acqua in borsa non possono essere un ostacolo?
Tutt’altro. Potrebbe essere il terreno di confronto e, del resto, anche lo stesso Fossi si è espresso in merito. Potrebbe essere la prima pietra su cui poggiare un programma di governo diverso e nuovo. Qual è la prospettiva della città per i prossimi venti anni? Ne vogliamo parlare? Ora è il momento di creare insieme qualcosa di nuovo ed alternativo. Quattro anni fa Confindustria e Cgil fecero un documento comune mai visto prima dove chiedevano al Pd di fare la propria parte. La verità è che anche questo ha dimostrato la debolezza dell’offerta politica in zona, una debolezza strutturale.
Ti riferisci anche alle ultime vicende con Alia?
Certo, il gassificatore o anche lo stadio con gli assessori all’ambiente ed allo sport che non hanno detto una parola su queste vicende. Attenzione, non sto parlando di persone. Tutto questo è il frutto dell’accentramento della figura del sindaco che però è una debolezza strutturale che viene fuori quando c’è politica vera. Fino a che si tagliano i nastri va tutto bene, ma poi ci sono anche i problemi veri. Lo stesso discorso vale dalla parte di Alia. Non doveva essere l’amministratore delegato ad intervenire, ma la parte politica che, invece, quella famosa sera, seppur presente, restò in silenzio. Certo, qui ci sono anche questioni diverse in ballo, ma ancora una volta la politica ha mostrato la sua debolezza.
La soluzione c’è?
Creare una proposta politica forte che non sia basata sull’evento che, ci mancherebbe, va bene, ma su qualcosa di strutturale per la città. Serve il coraggio di fare una proposta che guardi avanti. Questa riflessione è stata fatta? Io non l’ho ancora vista.
Torniamo alle elezioni 2024. Voi di Possibile che ruolo volete e potete giocare?
Mi piacerebbe provare a vedere se riusciamo a far parlare Pd e Buongiorno Empoli. Il nodo è questo anche se siamo un po’ in difficoltà.
Perché?
La Schlein ha impostato tutta la sua campagna sui temi di Possibile sui quali ha lavorato da sempre, senza annacquarli per diventare segretaria. Ed in questo momento, a livello locale, questi temi li rappresenta più Beatrice Cioni che non il Pd. E’ per questo che, ripeto, la mozione a livello regionale dovrebbe fare da mediazione e noi potremmo essere il collante. Si badi bene, nessuno di Possibile ha alcun interesse personale in questa cosa, non cerchiamo poltrone. Solo che ci pare che sia decisiva e vogliamo dare il nostro contributo anche per un altro motivo.
Quale?
Avere qualcosa da votare. Molti di noi, alle ultime regionali, hanno fatto fatica e questa fatica vorremmo non ci fosse a Empoli. Col contesto nazionale che c’è ora, da sola la proposta di Buongiorno Empoli non basterebbe per fare qualcosa di incisivo. Se si andrà separati non cambierà niente.
Questa ipotetica operazione di cui parli non rischia di far perdere voti moderati?
Secondo me no. Il grande campo moderato, alla prova dei fatti, si è sempre schierato. Vado anche più avanti
Fino a dove?
Se il percorso politico cui accennavo prima lo sposa anche il centro, se anche loro si siedono almeno ad un tavolo allargato, ne sarei contento. Se anche Confindustria e sindacati hanno una visione comune per lo sviluppo del territorio, significa che il territorio ha bisogno di una risposta politica ampia e vera.
Pensi addirittura ad un candidato unico?
Non è importante l’accordo fra le persone ma fra i partiti, col Pd che fa una scelta di campo coerente con la linea nazionale e con le prossime europee. La Schlein resterà sui suoi temi sui quali è ferma da sempre ed a livello locale non la seguiranno? Continueranno a fare come se niente fosse successo nel frattempo?
Realisticamente credi che l’operazione possa essere fatta?
Se la cosa è seria, se l’apertura è concreta almeno ci si può provare. Io chiedo al Pd questo tentativo perché, se non fa il cambio di passo, i motivi dell’attuale separazione restano.
Il segretario empolese Lorenzo Cei ci sta provando
A me pare l’unica persona del Pd, forse anche per il suo ruolo, che ha provato a fare politica e questo mi fa ben sperare.
E i comitati?
Trasparenza per Empoli ha fatto un’opposizione da manuale, anche se certe cose non le ho condivise tipo la proposta del comitato dei cittadini che mi è parsa un po’ populista. Comunque alla fine ha ottenuto dei risultati importanti.
Non hai dipinto un quadro lusinghiero della politica dell’empolese
E’ un discorso generale, figlio anche della legge elettorale. C’è una debolezza strutturale della politica. Il sindaco deve essere un esecutore dell’indirizzo politico e non di una linea che decide da solo. La bravura di chi arriverà il prossimo anno sarà nella sua capacità di delegare il proprio ruolo ed i propri poteri, ma con deleghe vere. Se non lo sono, la prima volta che c’è un ostacolo importante, finisce come si è visto con la vicenda gassificatore. A proposito di debolezza, vogliamo affrontare il tema del sistema socio-sanitario da quando non c’è più la Asl 11? Prima, se un sindaco bussava alla porta della direzione sanitaria, non solo gli aprivano ma lo ascoltavano. Ora gli dicono ripassi. Siamo ormai la periferia ed anche questo dimostra una volta ancora la debolezza dei sindaci. Prendere coscienza di tutto questo è il primo passo per venirne fuori. E noi siamo pronti a fare la nostra parte senza alcun secondo fine se non l’interesse generale.
Marco Mainardi
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