Il presidente della Regione Eugenio Giani ha ricevuto oggi a Palazzo Strozzi Sacrati il generale di divisione Massimo Panizzi che aggiunge oggi, alle funzioni di Comandante dell'Area Territoriale delle Forze operative terrestri, anche il comando dell'Istituto Geografico Militare di Firenze.
"E' stato un colloquio cordiale e profondo - ha detto il presidente Giani al termine dell'incontro - al generale Panizzi ho fatto di cuore gli auguri di buon lavoro per il compito importante che l'aspetta con il suo nuovo incarico. La presenza dell'Istituto geografico militare è per la Toscana e per Firenze motivo di orgoglio e ha un grande significato per il ruolo che questa istituzione ha svolto e svolge sul piano della tecnica cartografica e geografica e, più in generale, nella storia e nella cultura, un ruolo di assoluto significato nazionale e internazionale. Qui ci sono tutti i riferimenti che hanno portato, nel tempo, alla definizione sia storica che attuale della rappresentazione cartografica del territorio dello Stato Italiano e delle caratteristiche delle sue regioni. Insieme al generale abbiamo concordato di sviluppare iniziative che possano promuvere e valorizzare l'istituto, inserendolo nel contesto prestigioso che fa di Firenze e della Toscana un punto di riferimento unico a livello mondiale, peraltro dal 2014 l'IGM assorbe anche l'importante funzione di Comando Territoriale dell'Esercito per la la Regione Toscana".
Il presidente Giani ha ricordato che l'Istituto geografico militare è nato nel 1865, l'anno di Firenze capitale e che il suo ordinamento, ancora vigente, risale al 1872. "Lo scorso anno - ha ricordato - abbiamo conferito il Pegaso d'Oro della Regione Toscana all'Igm, in occasione dei suoi 170 anni".
Il generale Panizzi si è detto onorato di aver incontrato il presidente della Regione, ringraziandolo il riconoscimento, "segno tangibile - ha detto - del ruolo determinante ricoperto dall'istituto in più di 150 anni di storia nazionale". "La sinergia fra Regione Toscana e IGM è stata e sarà un punto di forza per gli sviluppi futuri delle scienze geografiche nell'era delle sfide epocali che stiamo vivendo: la tecnologia e la ricerca scientifica richiedono infatti eccellenza nella predisposizione delle carte per le missioni dell'Esercito italiano in Italia e all'estero sui circa 1900 chilometri di confine nazionale da salvaguardare e per la tutela del patrimonio toponomastico nazionale".
Fonte: Regione Toscana
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