Se la strada fosse stata protetta con maggiore efficacia, Ivano Morotti avrebbe potuto salvarsi. È quanto affermato a conclusione del giudizio civile avviato dai familiari dell'83enne di Imola nei confronti della Metrocittà responsabile di custodia e manutenzione della Sp 610 Montanara/Imolese a Firenzuola.
A riportarlo è Il Tirreno. Il pensionato imolese è deceduto la sera del 2 gennaio 2020 quando uscì dalla carreggiata vicino a Coniale e finì nel fiume Santerno. Per quella morte la Metrocittà è stata condannata a risarcire i familiari di Morotti con 300mila euro (l'importo tiene conto del concorso di colpa della vittima stabilito al 50%).
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