Caso Kata, i quattro arrestati negano il presunto racket e non parlano della bambina

Interrogatori oggi riguardante il caso della piccola Kata. Quattro arrestati, incluso lo zio di Kata, sono accusati di gestire un presunto racket degli affitti. Durante l'interrogatorio di garanzia condotto dal giudice, i quattro hanno risposto alle domande senza menzionare la sparizione di Kata. L'avvocato difensore, Elisa Baldocci, ha dichiarato che i suoi assistiti hanno affrontato le domande del giudice evitando l'argomento.

Uno dei detenuti è Abel, zio di Kata. Durante l'interrogatorio, hanno presentato la loro versione degli eventi e spiegato le accuse di violenza e l'incidente con l'occupante caduto. La loro versione differisce da quella di un individuo ecuadoregno coinvolto nell'incidente. L'avvocato ha annunciato l'intenzione di chiedere una riduzione delle misure cautelari basandosi su nuove informazioni dall'interrogatorio.

C'è la possibilità di un ulteriore interrogatorio sulla sparizione di Kata con il pubblico ministero. L'avvocato Baldocci ha indicato che i detenuti potrebbero richiedere di essere ascoltati dal pubblico ministero per spiegare in dettaglio gli eventi del giorno. Lo zio di Kata è convinto della sua innocenza e continua a pensare a Kata, anche in questo momento.

La decisione sulla richiesta di attenuazione della misura per i quattro arrestati sarebbe attesa nei prossimi giorni.

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