L'intitolazione a Grosseto di una via a Giorgio Almirante, fondatore del Movimento Sociale Italiano, è tornata in Consiglio comunale dove il 31 luglio è stata respinta la mozione della minoranza (Pd, Grosseto Città Aperta e Movimento 5 Stelle) che si opponeva alla sua realizzazione. La questione dell'intitolazione, a fianco di un'altra via dedicata a Enrico Berlinguer che secondo le scelte dell'amministrazione dovrebbero creare la "via della Pacificazione Nazionale" è riportata da mesi sulle cronache, non senza provocare contestazioni.
Dopo la mozione respinta, che apre la strada al progetto, si è espresso anche il consigliere regionale Pd Iacopo Melio: "Il Comune di Grosseto ha intitolato una strada a Giorgio Almirante, forse dimenticando un fatto tanto tragico quanto indegno accaduto proprio in quel territorio. Ma rinfreschiamo pure la memoria a quel burlone del Sindaco Antonfrancesco Vivarelli Colonna… Il 22 marzo 1944 - prosegue Melio - a Maiano Lavacchio, piccola località nelle campagne tra Grosseto e Magliano, la Guardia Nazionale Repubblicana, insieme ad alcuni squadristi e gerarchi del fascio locale, rastrellò, processò sommariamente e fucilò undici ragazzi "disertori" per non aver accolto la chiamata alle armi della RSI. E sapete chi firmò quel comunicato? Esatto, proprio Giorgio Almirante. Quel futuro Senatore che oggi Giorgia Meloni insiste a definire "grande uomo". Vergogna!".
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