Pnrr: rilancio o procurate difficoltà agli enti locali? A chiederselo è Luca Giorgi, segretario Pd Fucecchio.
"A proposito del tagli al PNRR, giova ricordare, anche se il termine è un po' astruso (Piano Nazionale Resistenza e Resilienza) che questa è una misura di rilancio dell’economia varata post-covid da attuarsi attraverso finanziamenti di progetti individuati nei settori ammessi a beneficio.
La misura prevedeva erogazioni di somme in gran parte a fondo perduto ed in minor parte a prestito. Per accedere ai fondi è stata stilata la road ma con gli step e le tempistiche a cui strettamente attenersi per accedere ai finanziamenti. Pare chiaro, e quanto mai opportunamente, che le amministrazioni si siano impegnate con uno straordinario sforzo nella produzione di progetti che andassero ad innovare, sotto il profilo dei servizi, economico e infrastrutturale i propri territori in favore dei cittadini.
È chiara inoltre, ragionando con appena un po' di cognizione di causa, la ricaduta economica sui territori in termini immediati. Imprese e professionisti che lavorano e producono ricchezza (ricchezza e quindi anche PIL) creando occupazione per la realizzazione delle opere, ma anche dei sistemi e delle reti. Saranno portate a medio termine, ed a regime, ricadute positive sotto gli aspetti occupazionali grazie all’interazione di quanto messo a punto. Pare chiaro che intere filiere di settore potranno ottenere vantaggi e competitività dalla messa a terra degli interventi. La messa in sicurezza del territorio e l’implementazione ed ammodernamento del sistema sanitario, la migliore offerta educativa, il recupero di quartieri per la loro rigenerazione tesa al miglioramento socio economico, e quindi in definitiva alla migliore vivibilità delle nostre città, sono al centro di queste azioni.
Progetti fatti, lavori appaltati ed anche in corso di esecuzione, vengono messi a rischio dal taglio di 16 miliardi al PNRR annunciato dal governo. Una situazione stridente che allarma : costi per progettazione, per parti di lavori eseguiti che subirebbero uno stop, appalti conclusi i cui lavori non saranno avviati. Ci saranno proliferazione di contenziosi, perché giustamente le imprese rivendicheranno i lori contratti, lavoratori che non avranno certezza del posto di lavoro perché venute meno le commesse, professionisti tecnici impegnati nelle opere anch’essi da rifondere. L’analisi sarebbe ancora lunga, ma non voglio dilungarmi oltre.
Ciò che avvilisce, ma non meraviglia, è la capacità liquidatoria, da parte di locali esponenti di destra che riassumono il cataclisma confezionato dal loro governo con slogan del tipo: 'dovranno fare qualche comunicato e qualche inaugurazione in meno' con esplicito riferimento alla nostra amministrazione comunale.
Bene, queste parole denotano l’incapacità di analisi dei bisogni di una collettività, l’incapacità di comprendere i danni che saranno causati dall’iniziativa di taglio annunciata da governo e la spregiudicatezza di una campagna elettorale da consumarsi sulla pelle dei cittadini, perché di questo si tratta.
Non importa a loro se avremo centri con lavori ammezzati, non importa loro se avremo quartieri non riqualificati, non importa loro se non avremo efficienza energetica, non a importa loro se non avremo miglioramenti dell’offerta educativa e scolastica, non importa a loro se i cittadini (già i cittadini) si dovranno sobbarcare i costi dei contenziosi. Forse sarebbe opportuno che gli esponenti della destra locale dessero qualche spiegazione in più ai cittadini in merito alle scelte scellerate perpetrate dal loro governo e facessero qualche slogan in meno. Voglio chiudere qui per ricordare che un Sindaco deve essere, ed è, in prima linea per gli interessi della propria comunità. Ogni inaugurazione, ogni taglio di nastro, arricchisce la comunità stessa, se soprattutto ciò avviene mediante la capacità ed il merito di avere attratto i finanziamenti e fondi disponibili.
Se non si capisce questo, ma lo si biasima, ecco che diventa difficile comprendere come chi denigra possa avere le qualità, anche per solamente ambire a competere, alla conduzione di una comunità".
Fonte: Ufficio Stampa
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