Armato di coltello ha aggredito un'assistente sociale e una collega in servizio nella casa di salute di Rosignano, dopo averle minacciate di morte. Fermato e arrestato un uomo di 70 anni, per tentato omicidio e denunciato anche per minaccia a pubblico ufficiale, danneggiamento aggravato, interruzione di pubblico servizio e porto abusivo di armi o oggetti atti ad offendere.
È successo ieri quando dalla casa della salute di Rosignano Solvay è partita la chiamata al numero di emergenza. Sul posto è intervenuta la polizia che ha fatto irruzione in una stanza dove si trovava l'uomo, bloccato intanto dal personale sanitario che a fatica riusciva a tenere la porta chiusa dall'esterno, violentemente colpita dal 70enne. Immobilizzato dagli agenti, è stato disarmato del coltello da cucina che aveva con sé. Secondo quanto ricostruito l'uomo poco prima aveva avuto un colloquio in merito alla figlia affetta da problemi di salute, seguita dai servizi sociali e affidata ad un amministratore di sostegno. Contrariato sulla decisione del trasferimento in un'altra struttura, ritenuta più idonea, prima si sarebbe allontanato miniacciando di morte le assistenti sociali poi sarebbe tornato nella stanza e armato di coltello si sarebbe scagliato contro una delle due, che è riuscita ad schivarlo. L'uomo, arrestato, è stato condotto presso il carcere Le Sughere di Livorno.
Ordine degli assistenti sociali: "Piena solidarietà e vicinanza alle colleghe"
"Convinta e piena solidarietà e viva vicinanza alle due colleghe aggredite da un uomo armato di coltello che ha tentato di uccidere una di loro all’interno della Casa della Salute di Rosignano Solvay (Livorno). Si tratta di un episodio gravissimo che senza la rapida e decisa reazione delle colleghe, delle altre persone rapidamente intervenute, oltre che delle Forze dell’Ordine, avrebbe potuto avere ben altre – tragiche – conseguenze". Così Rosa Barone, Presidente del Consiglio regionale della Toscana dell’Ordine degli Assistenti sociali sul tentativo di accoltellamento di due colleghe.
"Preoccupa – dice ancora Barone - oltre che l’aumento del numero di aggressioni l’escalation della gravità degli ultimi episodi, dalla tentata violenza sessuale al tentato omicidio. Purtroppo l’allarme da noi lanciato solo qualche giorno fa si sta confermando in tutta la sua drammaticità. Non vogliamo semplificare la lettura di un fenomeno complesso – dice ancora - ma sappiamo che tra i fattori che incidono portando a situazioni come quella odierna vi sono sicuramente la denigrazione del lavoro degli assistenti sociali e lo scollamento tra le aspettative dei cittadini e la capacità dei Servizi sociali di dare risposte adeguate".
"Siamo preoccupati se alle tensioni si aggiungono nuove tensioni ed il riferimento è alla vicenda della sospensione della erogazione del reddito di cittadinanza; non posso quindi che rinnovare l’appello di queste settimane affinchè vada definito un piano di azione che non ci veda rassegnati ad eventi come quello odierno", conclude la presidente degli assistenti sociali della Toscana.
Spinelli: "Piena solidarietà della Regione. Preoccupa il susseguirsi di casi di violenza"
"Esprimo piena solidarietà alle assistenti sociali coinvolte in questo nuovo, grave episodio di violenza". Si apre così una dichiarazione dell’assessora regionale alle politiche sociali Serena Spinelli a seguito dell’episodio avvenuto oggi a nella casa della salute di Rosignano (Livorno) dove, secondo quanto riportano le cronache, due assistenti sociali sono state aggredite e minacciate da un uomo che è poi stato fermato.
"Quello che preoccupa – ha evidenziato Serena Spinelli - è il susseguirsi in questi ultimi giorni di episodi di violenza ai danni delle assistenti sociali; anche se all’origine di questi casi ci sono motivazioni che appaiono diverse, non si tratta di situazioni sporadiche, ma di segnali evidenti di una tensione sociale che sta crescendo in maniera preoccupante. E’ necessario un immediato approfondimento: le assistenti sociali sono in prima linea nel fronteggiare le richieste dei cittadini in condizioni economiche e sociali di fragilità, e quanto accade è spia di una situazione che evidentemente si sta aggravando".
"Come anticipato ieri promuoverò quanto prima un incontro tra la Presidente dell’Ordine degli Assistenti Sociali e le direttrici dei servizi sociali delle tre Asl per avviare un monitoraggio sulle condizioni di lavoro delle assistenti sociali, professione nevralgica del nostro sistema".
Asl: "Solidarietà"
La direzione dell’Azienda USL Toscana nord ovest esprime solidarietà agli operatori che ieri, 3 agosto, si sono trovati a far fronte all’ennesima azione violenta nei confronti di sanitari.
“Il problema della violenza fisica e verbale verso gli operatori sanitari – sottolinea la direttrice generale Asl Maria Letizia Casani - che quasi giornalmente si verifica all’interno delle strutture sanitarie è un fenomeno che dobbiamo contrastare con tutti gli strumenti a disposizione. Nella nostra Azienda da anni opera un gruppo di lavoro multidisciplinare che monitora e individua le azioni di miglioramento da mettere in atto nei settori più esposti, ci siamo dotati anche di un sistema standardizzato di segnalazione degli eventi aggressivi e nei settori più a rischio abbiamo aumentato la presenza di guardie giurate e di sistemi di telecamere”. “I dati ci confermano che i settori maggiormente a rischio sono le strutture di pronto soccorso, i reparti di psichiatria, le sedi continuità assistenziale, alle quali si aggiungono i servizi sociali, sempre più sotto pressione anche a causa dell’aumento del disagio sociale”.
“L’aggressione che si è verificata a Rosignano - afferma la direttrice dei servizi sociali dell’Azienda USL Toscana nord ovest Laura Guerrini - ci ha messo in ulteriore allarme per la gravità dell’aggressione. Innanzitutto voglio esprimere la massima solidarietà e vicinanza alle colleghe che si sono trovate a dover fronteggiare una tale violenza gratuita mentre stavano svolgendo il loro lavoro con professionalità e impegno. Con il servizio di prevenzione e protezione dai rischi e la rete salute e sicurezza sul lavoro negli ultimi mesi stiamo inoltre portando avanti un lavoro di miglioramento delle misure di sicurezza nelle nostre sedi più a rischio e in questo ambito è prevista anche a Rosignano la presenza di una guardia giurata”.
In questo momento difficile, si evidenzia l’impegno professionale della direttrice della Società della Salute Valli Etrusche Laura Brizzi, che sta seguendo la questione con attenzione e sensibilità, facendo rete e rapportandosi quindi, quotidianamente, con gli operatori, con gli enti locali e con le associazioni del territorio.
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