Ex Lorbac, l'opposizione: "No capitali privati, no party"

Se a Castelfranco di Sotto vuoi vedere un progetto che arriva a compimento devi sperare che a proporlo e a realizzarlo sia un privato, perchè i progetti pubblici non è che stiano regalando grosse soddisfazioni (i lavori al campanile sono fermi, quelli alla piscina pure, il cantiere di Via Usciana va a rilento e il progetto presentato per ottenere un finanziamento da 2,5 milioni di euro per realizzare la ciclopista e i giardini tematici a ridosso del cimitero non è neppure entrato, a ragione, in graduatoria).

I nostri amministratori, però, sono bravissimi ad appropriarsi di meriti che non hanno, visto che le aree e i capitali investiti nell'area ex Lorbac sono privati. Neppure sulla pianificazione urbanistica hanno fatto qualcosa di particolarmente eclatante, considerato che la destinazione naturale di quella zona non poteva che essere commerciale o residenziale (anche se noi, anziché un supermercato che toglierà ancora di più il respiro ai pochi commercianti che eroicamente stanno resistendo nel centro storico, avremmo preferito che vi fosse realizzato, magari, un nuovo e più funzionale edificio che accogliesse in un unico plesso l'asilo e la scuola elementare).

Già in primavera si affrettarono a mettere il cappello sul nuovo supermercato realizzato in via Quarterona, davanti a quello scempio frutto dell'edificazione “facile” che in passato ha fatto felici le casse del comune ma che fu gestita in malo modo da chi non si preoccupò dello sviluppo armonico del territorio e delle reali esigenze del mercato immobiliare, con il risultato che oggi dobbiamo sorbirci edifici incompiuti in preda al degrado (come, per esempio, il palazzone in via Usciana e l’Isola Felice) nell’indifferenza delle amministrazioni (tutte dello stesso colore) che si sono susseguite nel tempo.

Oggi i nostri amministratori fanno il bis con l'inizio dei lavori di realizzazione della nuova sede della Coop, con l’unico merito di aver chiesto a Unicoop di prevedere un ampliamento rispetto al progetto originario proprio per trasferirci la farmacia comunale, la cui sede attuale dista pochi metri e si trova all’interno di locali di proprietà del comune (chissà se, al momento di commissionare l'opera a Unicoop, ci si è preoccupati di concordare anche il canone di locazione che il comune dovrà sborsare negli anni a venire).

Insomma, a Castelfranco di Sotto i nostri amministratori sono arrivati al punto che se “no capitali privati, no party” e anche l'ordinaria manutenzione del territorio è diventata un'utopia.

Chissà, magari con un colpo di fortuna riusciranno almeno a sistemare Via Fratelli Rosselli in tempo utile per accogliere al circolo Arci chi vorrà mangiare una bistecca alla loro festa della chianina.

Monica Ghiribelli, Nicola Sgueo, Alba Colombini - Centrodestra per Castelfranco

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