Riportiamo la nota dell'Amministrazione comunale di Santa Maria a Monte in risposta alle accuse del gruppo 'Fare Insieme' in merito alle procedure di approvazione del Regolamento delle Commissioni Consiliari Permanenti:
Nella seduta del Consiglio Comunale del 26/07/2023 è stato discusso il punto all’ordine del giorno relativo all’approvazione del Regolamento delle Commissioni Consiliari Permanenti.
A differenza delle passate amministrazioni, grazie al lavoro del nuovo Segretario Comunale, Dott. Andrea Meo, il Comune ha adottato il regolamento per l’istituzione e il funzionamento delle Commissioni Permanenti secondo l’art. 38 comma 6 del Testo Unico degli Enti Locali. L’Ente, con tale strumento istituisce in seno al Consiglio Comunale, le Commissioni consiliari, che per legge, debbono essere formate da soli consiglieri comunali, proprio per la funzione, che esplica tale istituto giuridico, cioè quella di predisporre, istruire gli argomenti, che verranno trattanti dal Consiglio Comunale.
Tale punto, nell’ottica della collaborazione e trasparenza è stato portato all’ordine del giorno dei capigruppo consiliari, convocati ben 6 giorni prima del Consiglio Comunale, e cioè il 20/07/2023, proprio, per rendere edotti i capigruppo delle materie di cui all’ordine del giorno del successivo consiglio comunale e per avere il tempo necessario per valutarli. La Capogruppo del Gruppo Consiliare Fare Insieme Patrizia Faraoni, presente alla riunione, in quella sede, non ha prodotto rilievi o chiesto chiarimenti circa l’istituto delle Commissioni Consiliari ai sensi del Testo Unico degli Enti locali.
Anzi, il gruppo consiliare Fare Insieme, si è presentato al Consiglio Comunale, con un documento già predisposto di cui ha dato lettura, dove all’ultimo punto “dichiarava di abbandonare l’aula”. Pertanto, il tentativo di mediazione, di cui il gruppo consiliare, parla sulla stampa, non è mai stato espletato, poichè la volontà di abbandonare l’aula era già scritta nel documento portato in Consiglio e depositato in atti, allegato alla delibera.
La volontà di cambiare e di portare a conoscenza gli atti amministrativi, in modo trasparente è stata dimostrata dalla nuova Giunta Comunale fin dal suo insediamento, si rileva invece solo una chiusura totale e un atteggiamento non collaborativo da parte del Gruppo Fare insieme. L’abbandonare il confronto e lasciare gli scranni comunali, in seduta consiliare, significa venir meno ai doveri istituzionali.
Il Sindaco Manuela Del Grande, intervenuto piu’ volte sul punto, ha sottolineato che, questo strumento che l’Ente adotta, non andrà a togliere gli altri istituti partecipativi previsti dallo Statuto e dalla Legge, in base ai quali ci sarà la partecipazione della cittadinanza, ma che avverrà nelle forme e con gli strumenti indicati dalla Legge. La presenza di commissari esterni, non è prevista dalla Legge, il Gruppo fare insieme strumentalizza questa polemica, e “accusa l’amministrazione di far partecipare nelle Commissioni solo gli eletti”, ma questo è disposto dalla norma del Testo Unico. Le Commissioni costituite andranno ad operare al fine di rendere più celere e veloci i lavori del Consiglio Comunale. Altri organismi invece renderanno partecipi i cittadini e anche quei soggetti che candidati nelle liste non sono risultati eletti,ma che potranno apportare il loro contributo, nelle forme previste.
Le sei commissioni consiliari andranno a riguardare tutte le materie e competenze dell’Ente, e la materia del sociale, che al Gruppo Fare Insieme non sembra essere presa in considerazione va a ricomprendere tutte le aree che per competenza sono attribuite al sociale.
Si fa presente, inoltre, al gruppo consiliare Fare Insieme, che anche i comuni limitrofi al nostro territorio comunale, sono dotati di tali commissioni, con le funzioni previste dalla Legge.
L’atteggiamento del Gruppo Fare insieme è contradditorio e irrispettoso, poiché, l’amministrazione, con l’adozione di tali Commissioni va ad accogliere la richiesta del Gruppo, mettendo a disposizione uno strumento, che possa programmare i lavori del consiglio in modo snello e celere e istruire gli atti con la partecipazione della minoranza, partecipazione richiesta e voluta da anni.
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