Sostegno malati oncologici, Pubblica Assistenza Fucecchio guida progetto innovativo

La Pubblica Assistenza di Fucecchio promuove un progetto di sostegno ai malati oncologici in fase avanzata, grazie a un finanziamento regionale e alla collaborazione con Avo – volontari ospedalieri, Generazione Salute APS e cooperativa sociale Seriana 2000. Il progetto prevede l’assistenza domiciliare dei pazienti oncologici, grazie a una equipe della Pubblica Assistenza: il tutto nell’ottica di agevolare i pazienti nella loro quotidianità e alleggerire il carico di impegni dei familiari che li assistono, senza compromettere il livello di qualità delle cure e la gestione della malattia. Il servizio assistenziale permette di assistere al domicilio con assistenza qualificata e con un impatto psicologico positivo sul paziente, che si sente accudito e al sicuro a casa propria in un momento di forte difficoltà; questo perché il servizio in questione si rivolge alle persone con tumore solido avanzato.

Le visite sono programmate con cadenza giornaliera o settimanale e prevedono: l’esame obiettivo dei bisogni del paziente e della famiglia; la cura dell’igiene personale; il supporto all’assistito, per dare un minimo sollievo ai familiari.

Non è semplicemente un servizio che porta l’assistenza socio-sanitaria e psicologica a casa, ma rappresenta un nuovo modo di prendersi cura del paziente oncologico: la persona viene seguita direttamente nella propria abitazione – evitando viaggi in ospedale e case di cura – e questo ne agevola e migliora la vita di tutti i giorni. E’ – in poche parole – una forma di assistenza oncologica territoriale.  Il servizio di cure domiciliari offerto da Pubblica Assistenza di Fucecchio insieme ad Avo Fucecchio, Generazione Salute Aps e in collaborazione con cooperativa sociale Seriana 2000, viene garantito nei Comuni di Fucecchio e Cerreto Guidi e comprende:

- interventi socio-assistenziali programmati nei giorni feriali;

- reperibilità/disponibilità telefonica tramite numero dedicato ed intervento programmato dell’operatore socio-assistenziale dalle 8 alle 19 in tutti i giorni feriali;

- supporto e assistenza durante tutta la malattia, sia relazionale sia nei bisogni pratici e burocratici, dentro e fuori casa, da parte di volontari e operatori formati;

- sostegno psicologico alla persona malattia e al suo nucleo familiare, attraverso un dialogo costante col caregiver, che prosegue anche nella fase di lutto;

- fornitura e trasporto di ausili e supporti alla mobilità, oltre che di farmaci e materiale sanitario.

Assistere un malato in casa significa prendersi carico di tutte le sue esigenze quotidiane, che possono essere di vario tipo, più o meno impegnative, in base ad una serie di fattori familiari, sanitari e caratteriali di chi assiste e di chi viene assistito. La figura di riferimento che si occupa della gestione della persona malata in casa è definita caregiver: è spesso un familiare, ma può essere anche un amico o un badante. Non deve possedere competenze specifiche pregresse, quanto piuttosto la capacità e la volontà di stare accanto a chi soffre, essergli di aiuto nei piccoli gesti quotidiani e interfacciarsi con il personale sanitario. È evidente tuttavia che assistere a domicilio un proprio caro malato richiede un impegno fisico e psicologico importante, determinato dal senso di responsabilità, dalla preoccupazione per la salute del malato e dal legame affettivo che li unisce.

Il funzionamento. L’equipe della Pubblica Assistenza si occupa anche della formazione e dell’assistenza ai caregiver, fornendo loro tutti gli strumenti e le competenze necessarie per prendersi cura della persona malata. Sono tanti i gesti quotidiani che un caregiver deve essere in grado di svolgere in maniera autonoma.  L’assistenza a domicilio di Pubblica Assistenza Fucecchio è garantita dal proprio personale e si affida al personale qualificato della cooperativa Sociale Seriana 2000 come previsto dall’ art. 7 del bando) in stretta sinergia con le equipe multidisciplinari del SSN, oltre che dal supporto indispensabile di volontari selezionati e formati. Nelle cure palliative, infatti, il concetto di squadra è fondamentale: medici, psicologi, infermieri, assistenti sociali, operatori sociosanitari, fisioterapisti, terapisti occupazionali, logopedisti, educatori e volontari, fanno la loro parte per assistere al meglio le persone malate di cui ci prendiamo cura.

L’assistenza psicologica. L’assistenza alle cure dei pazienti oncologici è adata in gran parte ai caregivers (chi, a livello familiare o professionale, presta assistenza a un malato, specialmente terminale) che affrontano l’esperienza della malattia sperimentando tassi signicativamente più elevati di carico assistenziale. Si evidenzia quindi la necessità di interventi psicologici mirati a promuovere il benessere del paziente e del caregiver. Diventano luogo privilegiato per la condivisione dei diversi ruoli e le funzioni e responsabilità annesse, la condivisione dei punti di vista, l'elaborazione delle situazioni di lutto, dopo la morte di un paziente, l'ottimizzazione dell'offerta delle cure, portando nel gruppo i bisogni del malato, discutendo sulle strategie utili a sostenerlo sia sul profilo etico che pratico (Linee Guida della Società Italiana di Psico Oncologia). Il progetto –  che gode di un cofindanziamento regionale e che è stato presentato nella sala consiliare del Comune di Fucecchio - sarà illustrato nelle prossime settimane proprio ai medici di famiglia di Fucecchio e Cerreto Guidi.

I criteri di attivazione del servizio: Il medico di medicina generale consegna il numero ai pazienti che necessitano di questo servizio aggiuntivo; il paziente attiva il servizio telefonando al numero dedicato (indicato dal medico di famiglia) o inviando un messaggio dalle 8 alle 10 (lunedì-venerdì); confronto col medico di famiglia e infermiere territoriale per pianificare al meglio, in modo adeguato e integrato, l’intervento; incontro coi familiari per rilevare i bisogni e pianificare l’attività. 

LE DICHIARAZIONI

Alessio Spinelli (sindaco di Fucecchio): “Il socio sanitario ha un grande valore per le amministrazioni locali. E il volontariato è una merce rara oggi come oggi, la Pubblica Assistenza va ringraziata quotidianamente per quello che fa: svolge una serie di attività per la cittadinanza, nonostante le difficoltà”.

Simona Rossetti (sindaca di Cerreto Guidi): “Questa  è una priorità assoluta per gli enti e i territori: il paziente oncologico vive un’emergenza sua e dei familiari, che ha bisogno di risposte anche a domicilio. E per questo serve sostegno. Questo progetto unisce la disponibilità alle competenze e spero che possa avere continuità in futuro”.

Luigi Checchi (presidente PA Fucecchio): “Entrando nelle case delle persone ci siamo accorti di questi bisogni e abbiamo deciso da dare una mano ai pazienti con tumore in stadio avanzato e alle loro famiglie, entrando in punta di piedi nelle case delle persone e affidandoci a professionisti che possono dare un sostegno fondamentale”.

Andrea Lavecchia (consigliere PA Fucecchio): “Progetto innovativo, ci siamo documentati e non abbiamo trovato molti altri esempi in Toscana. Ognuno metterà in campo delle azioni sulla base delle proprie competenze, in aiuto al paziente e alla sua famiglia. Felici del co-finanziamento regionale, speriamo che da progetto pilota diventi un modello da seguire”.

Chiara Del Barna (Generazione Salute APS): “E’ un inizio, abbiamo spazio per fare tanto. Prestare assistenza psicologica in sostegno a malati e familiari è un’esperienza complessa che si può affrontare appoggiandosi a una rete di professionisti”.

Laura Pacella (direttrice filiale Seriana 2000 Centro-Sud): “Con la Pubblica Assistenza c’è una collaborazione proficua da tempo: la domiciliarità dell’assistenza  è molto importante, raccoglie un bisogno condiviso ed essenziale. Spero che diventi qualcosa di strutturato e duraturo”.

Fonte: Comune di Fucecchio - Ufficio Stampa

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