"Un impedimento temporaneo personale, ammesso, non celato e provato dai fatti, non può e non deve essere tradotto in un attaccamento forzato alle poltrone da parte del Pd. Se il sindaco Samuele Lippi non è in grado di amministrare Cecina, ne prendiamo atto, ribadendogli umanamente il nostro augurio di ritrovare la propria serenità, ed un migliore stato di salute, attraverso il prendersi cura di se stesso, come egli stesso ha dichiarato.
Tutt'altro tema, che lascia senza parole, è piuttosto la volontà del suo partito di portare avanti un mandato che il Sindaco stesso ammette di essere impedito a garantire. Siamo costretti a ricordare al Partito Democratico che sono i cittadini a dover scegliere chi li rappresenta e che non è istituzionalmente corretto decidere al posto loro. Sarebbe potuto essere credibile il temporaneo impedimento se non fossimo a scadenza di mandato. Proprio in virtù della scadenza stessa invece, l'impedimento temporaneo crolla".
Lo scrivono in una nota il coordinatore regionale e deputato di Fratelli d'Italia Fabrizio Rossi e il deputato Francesco Michelotti.
“Stiamo assistendo in queste ore ad un esercizio di equilibrismo politico da parte del PD Toscano che sarebbe da definire paradossale, se non avesse con sé connotati di drammi umani nella persona del sindaco Lippi e di lesione di interessi ed aspettative dei cittadini di Cecina. - Interviene così il Presidente Provinciale di Fratelli d’Italia Giacomo Lensi - Abbiamo espresso, come era giusto farlo, vicinanza ad una persona che si è dimostrata umanamente debole, ma non possiamo dimostrare la stessa vicinanza al PD il cui unico interesse è solo quello di continuare a detenere, con tutti i mezzi, il potere politico. - conclude Lensi - Ho sempre pensato e sostenuto che la politica dovrebbe avere come unico scopo quello di pensare al benessere dei cittadini che amministra, a discapito di logiche di partito, ma quello che stiamo vedendo in queste ore a Cecina è l’esatto contrario. Arroganza, spirito di prevaricazione, interessi personali, sono solo alcuni dei mille volti di questo PD, che avrebbe dovuto soltanto chiedere scusa e lasciare al proprio sindaco il tempo di trovare la strada del recupero, senza imporre lui un termine a scadenza (tre mesi), il tutto solo per non andare incontro ad un commissariamento prefettizio che avrebbe di fatto limitato il potere di controllo del PD sugli affari e le questioni politiche in corso d’opera".
Dello stesso avviso anche la coordinatrice comunale di Cecina Mirta Merli la quale afferma: “Il PD ha scelto la strada dell’indifferenza Per paura che un commissariamento potesse essere un’arma troppo potente per le opposizioni quindi di non avere più voce politica. la giunta allora ha preferito l’attaccamento alle poltrone piuttosto che svolgere il compito istituzionale da lei dovuto che ricade inevitabilmente a cascata sul prestigio della comunità cecinese”
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